Siamo entrati nel mese di dicembre e l’attenzione degli investitori è rivolta a quello che viene ritenuto l’evento clou di quest’ultimo periodo dell’anno: il rally di Natale. Definito da molti analisti come l’ultima corsa al rialzo del mercato azionario prima della pausa natalizia, il rally di Natale quest’anno si è caricato di aspettative ancora maggiori alla luce del forte ribasso che le borse di tutto il mondo hanno messo a segno nel corso dell’anno. Sotto questo punto di vista, quindi, il rally di Natale 2022 si potrebbe configurare come un’occasione di riscatto soprattutto per quei trader a cui, fino ad ora, non è andata bene.
In fasi che sono caratterizzate da forte incertezza economica e da un’andamento debole dei mercati, restare sintonizzati sulle tendenze storiche diventa quindi fondamentale.
Nella parte finale dell’anno la stagione delle vendite pre-festive che inizia con il Black Friday e
poi si evolve parallelamente al rally natalizio delle borse, è proprio una di quelle tendenze che non possono essere ignorate. I grafici storici dei rendimenti confermano che novembre è il mese di maggior successo per l’S&P 500. Negli ultimi 11 anni, l’importante indice della borsa Usa ha registrato un guadagno medio del 2,6 per cento nel penultimo mese dell’anno. Dicembre, dal canto suo, resta un mese positivo, ma è brillante come novembre. Il guadagno medio di dicembre rispetto al mese precedente si attesta su un contenuto +0,8 per cento.
Anche la somma delle performance dei due mesi (novembre + dicembre) è in grado di fornire indicazioni tendenziali che si possono rivelare molto preziose. Infatti a prescindere da quello che possono lasciar intendere le statistiche sui rendimenti, è difficile che il mercato possa crescere di oltre il 3 per cento negli ultimi 3 mesi dell’anno.
Questo in linea generale. Nel caso specifico, se si intende isolare le tendenze attuali (quindi quelle relative al 2022) diventa necessario analizzare i fondamentali ossia i market mover. E’ questa l’opinione di Timur Turlov, CEO of the Freedom Finance Europe che proprio al rally di Natale ha dedicato un lungo report di approfondimento finalizzato ad individuare i migliori asset su cui speculare per cavalcare la tendenza storica del rally.
Ricordiamo che Freedom Finance è il solo broker europeo quotato sul Nasdaq e che la piattaforma Freedom24 è accessibile senza commissioni per i primi 30 giorni dall’apertura del conto.
Vendite al dettaglio e rally di Natale
Prima dato macro da tenere in considerazione è quello relativo alle vendite al dettaglio Usa che è stato diffuso lo scorso 16 novembre. Rispetto a ottobre c’è stato un aumento nettamente superiore a quelle che erano le aspettative del consensus. Le vendite al dettaglio sono infatti cresciute dell’1,3 per cento su base mensile contro il +0,9 per cento atteso dagli analisti. L’aumento maggiore delle stime è sintomatico di una maggiore resilienza della domanda dei consumatori di fronte ad una inflazione che resta molto alta. L’incremento delle vendite al dettaglio Usa registrato il mese mese scorso è stato sostenuto dall’ottima performance dei carburanti le cui vendite sono aumentate del 4,1 per cento su base mensile. Parallelamente le vendite di auto sono aumentate di appena l’1,5 per cento mentre le consegne dei produttori in termini di volume hanno segnato un aumento del 9,8 per cento lasciando intendere un forte andamento dei consumi reali.
Scorporando ancora di più il dato si può evidenziare come le vendite al dettaglio, con esclusione di autoveicoli, gas, materiali da costruzione e alimentari, siano aumentate dello 0,7 per cento dal +0,6 per cento (dato rivisto) di settembre. Vero è che si è registrato un leggero decremento degli acquisti nel segmento delle merci in generale, tuttavia esso è stato più che compensato da un aumento delle vendite di beni per la casa e dall’incremento dei volumi di vendita nei negozi al dettaglio.
Grazie alla buona performance di ottobre (contabilizzata a novembre) non da escludere che possa ora esserci una del tasso di consumo reale nel quarto trimestre fino al 3 per cento su base annua rispetto all’1,4 per cento del terzo trimestre.
Secondo la Adobe Digital, le vendite online per il periodo prefestivo dovrebbero essere pari a circa 209,7 miliardi di dollari, con un rallentamento della crescita dall’8,6 per cento dell’anno scorso ad un contenuto +2,5 per cento. Si tratterebbe della performance più bassa dal 2015. Questa decelerazione può essere considerata un effetto del calo dell’indice dei prezzi online avvenuto nel mese di ottobre. L’anno scorso anno circa il 3-3,5 per cento del totale delle vendite online è stato trainato dall’incremento dei prezzi mentre il 4,9-5,4 per cento è da imputare all’incremento dei consumi
Quest’anno, però, le vendite online faranno i conti con l’inflazione che pesa per il 6,3 per cento. Se si considera il peso di questo dato, non è da escludere che possa esserci una flessione del volume reale delle vendite online.
Rally di Natale 2022 le previsioni
A causa delle stime non brillanti, FedEx (FDX) ha già reso noto che procederà ad una riduzione del trasporto aereo. La società è inoltre pronta a varare un piano anticrisi il cui obiettivo è quello di mantenere la redditività operativa. Tra l’altro alcuni degli autisti che lavorano per FedEx saranno messi in congedo non retribuito a partire proprio da dicembre.
Il caso di FedEx è isolato oppure anche i competitors si preparano a fare altrettanto? La United Parcel Service (UPS) non ha ancora fatto un annuncio simile ma anzi prevede di assumere
fino a 100.000 dipendenti stagionali rafforzando in questo modo la sua competitività. Va però precisato che UPS ha registrato un calo dei volumi di spedizione dall’inizio dell’anno.
Le intenzioni della FedEx e di UPS sembrano essere diametralmente opposte eppure il settore di riferimento è praticamente identico. E allora, se queste sono le premesse, come investire? Siamo sicuri che scegliere singole azioni sia i miglior modo per sfruttare il rally di Natale?
Come fare trading online sul rally di Natale
Bisogna essere onesti: la situazione dell’economia in generale e del commercio al dettaglio in particolare è fortemente ambigua e quando c’è ambiguità il profilo di rischio sale. In questo contesto la soluzione migliore per un investitore potrebbe non essere l’acquisto di azioni di singoli di grandi operatori al dettaglio comeTarget (TGT), Walmart (WMT), Costco (COST), Amazon (AMZN) ma piuttosto investire in fondi come Consumer Staples Select Sector SPDR Fund (XLP) e/o Consumer Discretionary Select Sector SPDR Fund (XLY).
Questi fondi si possono trovare sulla piattaforma Freedom24 sulla quale è possibile investire senza commissioni per 30 giorni.
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Dal punto di vista dell’analisi fondamentale, le azioni UPS sembrano proprio essere più attraenti in ottica investimento rispetto alle azioni FDX. Tuttavia, dopo la pubblicazione degli ultimi dati sull’inflazione, è meglio cercare titoli tecnologici ad alto beta rettificato o titoli che potrebbero trarre beneficio dal rally di Natale.
Chi è Freedom24
Freedom Finance Europe è una filiale con sede nell’UE di Freedom Holding quotata al NASDAQ
Corp. (fondata nel 2008), regolata ad BaFin e CySEC nell’UE e da SEC negli Stati Uniti.
Scelto da più di 300.000 clienti, il broker è pienamente conforme alle regole MiFID II, garantendo il massimo livello di protezione possibile degli investitori.
I servizi di intermediazione sono forniti tramite la piattaforma di investimento online Freedom24, che offre un’ampia offerta varietà di azioni, ETF e opzioni su azioni di borse statunitensi, europee e asiatiche.
Oltre ai classici strumenti di trading, i vantaggi esclusivi di Freedom Finance per il clienti europei sono:
- L’esclusiva opportunità di acquistare nuove azioni al loro prezzo IPO (iniziale) con le azioni in crescita media del 53 per cento nei primi 3 anni.
- Il prezzo più basso in Europa sulle opzioni su azioni statunitensi ($ 0,65 per contratto)
- Conto di risparmio in USD (conto D) con reddito annuo del 3 per cento e rateo di interessi giornalieri
Inoltre attualmente i nuovi clienti di Freedom Finance beneficiano dell’offerta promozionale: 30 giorni di zero-negoziazione di commissioni, che è una buona opportunità per costruire un portafoglio di investimenti a lungo termine senza commissioni di intermediazione nel primo mese sulla piattaforma Freedom24.
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