Sono oramai mesi che tra gli investitori si dibatte sull’opportunità o meno di comprare i super-scontati titoli tech. Tutti sono concordi sul fatto che le azioni del settore tecnologico abbiamo subito un tracollo nell’ultimo anno (anche perchè sono i numeri a affermare questa sacrosanta verità). Le divisioni sorgono a proposito della strategia che conviene implementare: meglio acquistare adesso oppure è bene lasciar scorrere ancora del sangue sotto ai ponti (ossia il ribasso delle quotazioni dei tech è destinato a calare)?
Iniziamo la nostra riflessione proprio dai numeri. Come orizzonte temporale adottiamo gli ultimi 5 anni. Ebbene le azioni Meta oggi sono in ribasso di quasi il 35 per cento rispetto al 2017 mentre rispetto ai minimi del 2020 il calo è del 25 per cento e da gennaio 2022 ad oggi la flessione è del 60 per cento. Se non è un bagno di sangue questo…
E che dire delle azioni Netflix che dal 2018 a giugno 2022 hanno registrato un calo del 15 per cento per poi recuperare i minimi di marzo 2020 e segnare da inizio anno ad oggi una flessione del 50 per cento. Anche con le azioni Netflix siamo messi decisamente male.
E le azioni Amazon? Il colosso dell’e-commerce dal 2018 ad oggi segna un rialzo del 44 per cento mentre rispetto ai minimi del 2020 si è apprezzato del 15 per cento. Poi arrivano i dati dolorosi: da inizio 2022 ad oggi Amazon ha segnato un calo del 42 per cento.
Ci sono poi le azioni Cisco che negli ultimi 5 anni hanno avuto una performance positiva del 25 per cento mentre dai minimi del 2020 il rialzo è stato del 45 per cento. Purtroppo anche per le azioni Cisco il 2022 è stato doloroso avendo il titolo segnato un calo del 20 per cento.
Insomma, senza stare a citare altri esempi, nella migliore delle ipotesi, le azioni del settore tech hanno subito un calo limitato solo all’anno in corso.
Solitamente quando si fa riferimento a numeri come questi, si tende ad abbracciare sempre la medesima strategia: allora conviene approfittare dei prezzi bassi e quindi comprare a sconto?
Non c’è da meravigliarsi se molti ragionano in questo modo per il semplice fatto che oggi molte azioni possono essere addirittura comprate senza commissioni. A prevedere questa possibilità sono broker autorizzati come ad esempio eToro (deposito minimo iniziale di soli 5 dollari).
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Ma torniamo al posizionamento. Non c’è alcuna certezza sul fatto che siamo il momento giusto per acquistare. Fondamentale è decidere che tipo investimento di breve medio o anche lungo termine si intende costruire, ma fondamentali sono anche il contesto macroeconomico, il sentiment e le valutazioni delle aziende (anche in relazione ai concorrenti e al settore di riferimento).
Attualmente gli indici di borsa sembrerebbero essere riusciti a trovare un catalizzatore positivo nella pubblicazione verbali dell’ultima riunione della FED che hanno confermato la possibilità che possa esserci un rallentamento del rialzo dei tassi nella riunione di dicembre.
Spostandoci dall’America all’Eurozona, uno spunto interessante è arrivato dal responsabile delle politiche della BCE, Robert Holzmann il quale non ha escluso un aumento di 75 punti base considerando che l’inflazione è oramai stabilmente sopra il 10 per cento mentre il PMI negativo è il segnale dell’arrivo di una recessione. De Guindos ha anche affermato che l’impegno della BCE è quello di tenere sotto controllo l’inflazione a sostegno della stabilità. Leggendo i verbali della BCE si legge che i futuri tassi nell’area Euro saranno basati sull’evoluzione delle prospettive inflazionistiche ed economiche. Nella minute BCE viene lasciato una spiraglio ad una possibile una pausa nel caso in cui ci dovesse essere una recessione profonda (anche se le aspettative sono per una recessione più di tipo tecnico).
Attenzione perchè oltre alle mosse delle banche centrali sono da monitorare anche le notizie in arrivo dalla Cina dopo il covid è tornato a fare molta paura (aumento dei casi e proteste).
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