Anche i meno social-addicted conoscono TikTok, l’app per social media che consente di pubblicare e condividere video arricchiti di sottofondi musicali e filtri e, in alcuni casi, di guadagnare in base alla propria popolarità. Se l’utilizzo di questo strumento è estremamente semplice, le vicende relative alla sua IPO negli Stati Uniti da parte della società che ha acquisito TikTok Global (il nome all’epoca era Musical.ly) nel 2018, ByteDance, sono un po’ più complesse. A rendere l’obiettivo ancora più arduo negli USA c’è stato il recente divieto, da parte dello Stato del Montana, di installare l’app sui dispositivi governativi.
Il motivo che sta dietro al divieto stabilito dallo Stato repubblicano è in realtà più politico che economico e fa riferimento al rischio che l’app rappresenti uno strumento di propaganda cinese. In ogni caso, si tratta di un ulteriore ostacolo all’Initial Public Offering che, già dal 2020, sembra più complessa di quanto ci si potesse aspettare. Il ban da parte del Montana entrerà in vigore nel 2024 ma nel frattempo ByteDance è già ricorsa alle vie legali, per presunta violazione del 1° emendamento della costituzione degli USA.
Quali sono però i veri ostacoli che impediscono a TikTok di accedere al mercato pubblico degli investimenti?
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Il ruolo della politica sulle IPO
Quella dell’IPO di TikTok è una delle vicende più seguite da parte di trader e media. Investire nelle IPO è una delle operazioni che suscitano più interesse nel mondo della finanza, per una serie di motivi facilmente intuibili. Il primo tra tutti è la possibilità di concorrere per primi e assicurarsi una fetta dei guadagni derivanti dall’entrata di una società nell’arena degli investimenti pubblici. Di regola si tratta di società emergenti come TikTok Global, la quale ha raggiunto nel solo 2020 un tasso di crescita del 35%.
Dietro a questa considerazione sui profitti, ci sono elementi sia di marketing che strettamente finanziari. Riguardo questi ultimi, basti pensare alla lunga procedura e agli accurati controlli che la società deve superare da parte delle autorità americane, come la SEC. La documentazione più importante in tal caso è rappresentata dalla Dichiarazione S-1 per la registrazione, che prevede il coinvolgimento di avvocati, rappresentanti della società stessa, esperti contabili e membri della SEC.
Se l’effetto dell’IPO è la possibilità per gli investitori di acquistare azioni della società listata, è lo Stato che deve garantire la presenza dei requisiti minimi soprattutto in mercati, come quello americano, in cui le IPO incidono profondamente come possiamo rilevare dal grafico.
Questo però non sembra essere il vero problema di TikTok Global né della società madre, ByteDance. Dati alla mano, la società ha registrato dal 2018 al 2022 una crescita di utenti che da 133 milioni è salita a 1,5 miliardi, mentre i download sono aumentati da 200 milioni a 3,3 miliardi. Anche il valore della società ha subito un rialzo incredibile, passando da 18,8 a 65,7 miliardi di dollari USA.
Lo scoglio fondamentale di TikTok rimane quello della privacy, o meglio, dell’assenza di privacy, in base alle valutazioni del governo americano e anche delle autorità europee. Ad essere incriminato, più nello specifico, è il modello di business dell’app social, che prevede l’utilizzo dell’IA che elabora i dati degli utenti al fine di ottenere dei risultati di marketing più calibrati sui feed degli utenti. Ad essere stato etichettato come poco chiaro è il modo in cui queste informazioni vengono elaborate e, soprattutto, condivise con soggetti terzi.
C’è dell’altro però, perché in base a quanto riportato, ByteDance che ha la propria sede legale in Cina, avrebbe seguito il trend in crescita nella Repubblica Popolare Cinese consentendo allo Stato un controllo abbastanza invasivo su una delle sue società sussidiarie. Poca trasparenza quindi e un’ingerenza del governo di Pechino nelle società private che piace poco alle autorità occidentali.
Secondo Maxim Manturov, Head of Investment Advice presso Freedom Finance Europe: “Un’IPO era già stata pianificata dal 2020. L’unico problema da superare è l’approvazione per l’operatività del servizio negli Stati Uniti. TikTok ha affrontato una serie di sfide negli ultimi anni, comprese le preoccupazioni sulla privacy dei dati, la sicurezza degli utenti e potenziali divieti in alcuni Paesi. Nel 2020, l’amministrazione Trump ha cercato di vietare l’app negli Stati Uniti, adducendo problemi di sicurezza nazionale. Tuttavia, il divieto è stato successivamente bloccato da un giudice federale e l’amministrazione Biden ha adottato un approccio diverso per affrontare le preoccupazioni sollevate dai critici di TikTok.
Nonostante le tante sfide, TikTok rimane una piattaforma di social media estremamente popolare con un’enorme base di utenti e alti livelli di coinvolgimento. La società sta inoltre esplorando varie fonti di entrate, tra cui la pubblicità e l’eCommerce, che potrebbero renderla un’interessante opportunità di investimento per gli investitori pubblici“.
L’effetto di questo delicato equilibrio di un gigante come TikTok si avverte a cascata anche sull’andamento di altre società di app social media come Meta, Snapchat e Instagram, le quali hanno subìto un rialzo alla notizia delle dichiarazioni del CEO di TikTok al Congresso americano, valutate come poco chiare.
Quale futuro quindi per l’IPO dell’app più amata dalla generazione Z? Difficile dirlo. Alcuni esperti propendono per una maggiore trasparenza da parte della società che porterà all’apertura sul mercato pubblico. Secondo altri, l’unica soluzione sarebbe l’acquisizione di TikTok Global da parte di un’altra società tech già quotata. I più pessimisti invece sentenziano un “mai” alla domanda su quando avverrà l’IPO. Un dato però è certo: nonostante i divieti, sarà molto difficile arginare un fenomeno come quello degli oltre 3 miliardi di TikToker in tutto il mondo.
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Disclaimer: Gli investimenti in titoli e altri strumenti finanziari comportano sempre il rischio di perdita del capitale. Le previsioni e le performance passate non sono indicatori affidabili dei risultati futuri. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è essenziale compiere una propria analisi. Se necessario, ricercare con cura una consulenza d’investimento indipendente da parte di un professionista certificato. L’acquisto di azioni ai prezzi di IPO può comportare ulteriori restrizioni.
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