Il rialzo messo a segno dalla borsa di Wall Street nella seduta di venerdì non è stato causale ma, al contrario, è stato generato da un catalizzatore ben preciso: la promessa di Powell sul taglio dei tassi di interesse da parte della FED. E’ stato proprio grazie alla parole del governatore della Federal Reserve, se la borsa Usa ha chiuso l’ultima di Ottava con gli indici in splendida forma.
I numeri dicono tutto: Dow Jones avanti dell’1,14 per cento a quota 41.175 punti; S&P500 in rialzo dell’1,15 per cento a 5.635 punti e Nasdaq avanti dell’1,47 per cento a quota 17.878 punti). A livello di singole quotate, quelle più massacrate dalle vendite nelle ultime sedute sono riuscite a rialzare la testa. Ad esempio il rimbalzo è arrivato per le azioni Intel che hanno registrato un balzo del 4,55 per cento dopo i recenti crolli.
Cosa ha detto Powell sul taglio dei tassi FED e perchè è “rassicurante”
Nel corso del mese di agosto non ci sono riunioni di politica monetaria da parte delle banche centrali e non ci sono neppure occasioni istituzionali in cui possono intervenire i banchieri centrali. C’è però un grande appuntamento che, in modo informale, traccia quella che potrebbero essere le successive mosse delle banche centrali. Si tratta del consueto simposio annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole. Durante questo evento, il numero uno della FED Powell ha detto chiaramente che è arrivato il momento di tagliare i tassi di interesse.
Per il governatore della banca centrale Usa, l’economia degli Stati Uniti è riuscita a raggiungere un livello sufficientemente alto di solidità ma soprattutto sembra essere resistente all’inflazione. Per Powell il verdetto è chiaro: ci sono le condizioni per iniziare a tagliare i tassi di riferimento FED che da mesi sono fermi su livelli record. Il banchiere centrale ha comunque ammesso che la preoccupazione per il livello di occupazione negli Stati Uniti resta alta perchè se l’economia dovesse continuare a crescere in modo solido, allora la preoccupazione per un possibile peggioramento del quadro potrebbe arrivare solo dal mercato del lavoro.
Ad ogni modo non ci sono dubbi sul fatto che il momento per avviare l’aggiustamento della politica monetaria sia oramai alle porte. Calendario alla mano, lo scenario che a questo punto diventa più probabile è quello di una prima riduzione del costo del denaro nel meeting FED in programma a settembre. Il prossimo mese, quindi, dopo un lungo attendismo, avrà inizio il nuovo corso della politica monetaria Usa. La promessa di Powell nel corso del simposio di Jackson Hole conferma le previsioni che oramai da mesi circolano sul possibile avvio del taglio del costo del denaro proprio dopo l’estate. Per esperti di Citi, ad esempio, è fuori discussione il cambio di passo nel FOMC di settembre mentre il vero enigma riguarda l’entità del ribasso dei tassi.
Ricordiamo che la Federal Reserve a differenza della Banca Centrale Europea non ha ancora tagliato i tassi.
Gli investitori, dopo la pausa estiva, dovrebbero orientare le loro strategie trading a questo nuovo scenario. Asset come le azioni o il cambio Euro Dollaro potrebbero essere condizionati dal cambio di politica monetaria. Chi volesse investire su Forex e indici di borsa da una sola piattaforma può operare con broker come eToro o con banche come Fineco.
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