Cosa succederà all’S&P 500 da qui a fine anno? Le previsioni sull’ultimo trimestre 2024 sono orientate al rialzo anche grazie al grande catalizzatore delle prossime settimane: le elezioni presidenziali americane di novembre. Proprio il fatto che l’appuntamento elettorale sia oramai prossimo è alla base del nuovo rally messo a segno dal paniere americano a settembre. Lo scorso mese si è infatti chiuso con l’S&P 500 avanti di circa il 2 per cento.
Come si può vedere dal grafico in basso, grazie a questo verde l’indice di Wall Street ha portato il rialzo su base annua al 22 per cento. Ed eccolo qui il primo primato: per la borsa americana il 2024 è fin qui stato l’anno elettorale migliore degli ultimi 90 anni. C’è poi un secondo primato che riguarda proprio il mese che si è appena chiuso: di solito settembre è un periodo dominato dalle vendite e invece, come visto in precedenza, l’S&P 500 ha chiuso in verde. A determinare la prestazione positiva è stata anche la decisione della FED di abbassare i tassi di riferimento di mezzo punto percentuale (oltre, ovviamente, al clima di attesa per le elezioni di novembre).
Il 2024 è il miglior anno elettorale dal lontano 1936
Le serie statistiche non lasciano spazio a dubbi: il 2024 è fin qui stato l’anno elettorale migliore per le azioni americane. Con l’espressione “anno elettorale” ci si riferisce ovviamente all’anno in cui sono previste le elezioni presidenziali. Sempre la statistica dice anche che di solito gli anni elettorali sono soliti portare con loro un aumento della volatilità. Si tratta di un comportamento più che normale visto che i mercati devono affrontare l’incertezza collegata ai potenziali cambi di leadership. Ebbene in questo contesto il 2024 si è fin qui caratterizzato come un anno anomalo anche perchè ha potuto fare leva sull’avvio di una nuova fase monetaria da parte delle banche centrali. Diciamo quindi che l’incertezza che le elezioni americane tendono a portare con loro, è stata trasformata in risorsa grazie all’avvio del taglio dei tassi FED.
Ed ecco quindi spiegato questo risultato da guinness: grazie ad una progressione del 22 per cento, il 2024 a fine settembre si impone come l’anno elettorale con il miglior rendimento dal lontano 1936.
Una buona notizia per i trader che hanno deciso di mantenere aperte le posizioni al rialzo su questo indice anche grazie alla possibilità di operare con strumenti derivati come i CFD che non richiedono il possesso del sottostante reale.
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Non tutto è rose e fiori
Limitando l’analisi al solo dato complessivo dell’S&P 500 c’è il rischio di farsi sfuggire le varie sfumature che pure sono presenti. Coglierle significa, tra l’altro, farsi un’idea sulle azioni americane da preferire nella composizione dei portafogli.
L’economia Usa oramai è a doppia faccia con i servizi che sono in rapida e continua crescita e l’industria della manifattura in forte difficoltà.
Attualmente i servizi pesano oramai per l’80 per cento sul PIL americano. Un risultato da record a cui si è arrivati grazie a ben 20 rialzi di fila del PIL. Le prospettive dei servizi continueranno ad essere rosee perchè come detto da S&P Global, i nuovi ordini cresceranno grazie alla costante domanda dei consumatori e alla flessione dei tassi di interesse, elementi che hanno di fatto reso più accessibili i prestiti tanto alle famiglie quanto alle imprese. L’altra faccia della medaglia è invece il settore della manifattura che alla fine del terzo trimestre 2024 è entrato in una fase di contrattazione.
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Previsioni S&P 500 per fine anno: cosa accadrà?
Pur in un contesto caratterizzato da molte incertezze (tra l’altro negli Stati Uniti siamo oramai in piena stagione degli uragani e ciò è destinato a pesare anche sui risultati di molte società), il quadro resta improntato all’ottimismo anche perchè si stanno avvicinando anche le festività natalizie e ciò significa aumento dei consumi.
Molto incoraggianti sono le indicazioni arrivate da alcune quotate: Adobe, ad esempio, prevede di conseguire un fatturato record pari a 240,8 miliardi di dollari per le vacanze online registrando un rialzo di ben l’8,4 per cento rispetto al 2023. Il comparto dell’elettronica e quello dell’abbigliamento, grazie anche agli sconti che verranno applicati, saranno le categorie con la maggiore crescita. Se alle prospettive positive delle vendite in vista del periodo natalizio, si aggiunge anche l’impatto positivo derivante dal ribasso dei tassi da parte della Federal Reserve (è certo che ci saranno altri tagli ai tassi nei prossimi board) ci sono sufficienti motivazioni per avere una view bullish sull’S&P 500 Index da qui a fine anno.
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Cosa fare con l’S&P 500
Come da definizione, l’indice azionario S&P 500 è un punto di riferimento a livello globale (diciamo che è il paniere più in grado di condizionare l’andamento delle altre borse di tutto il mondo). Ponderato per la capitalizzazione di mercato, include i prezzi di 500 azioni ordinarie di società statunitensi. Grazie a queste caratteristiche è in grado di riflettere perfettamente l’andamento dei consumi americani.
Detto questo, per investire sull’S&P 500 nel suo insieme ci sono fondamentalmente due strade a disposizione: o si opera con ETF che replicano questo paniere oppure con i CFD. I contratti per differenza, in particolare, sono molto apprezzati perchè consentono di speculare sia al rialzo che al ribasso (long e short trading) con il vantaggio di operare a leva. I CFD sull’S&P 500 sono disponibili sia su piattaforme di broker come eToro e IQ Option che su quelle di banche come Fineco:
- eToro: consente di fare trading CFD su tanti indici di borsa di tutto il mondo (compreso l’S&P 500) speculando sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading) grazie anche alla possibilità di operare a leva. Strumento esclusivo di eToro è copy trading per copiare le strategie dei trader più bravi.
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