I mercati azionari sono rimbalzati martedì grazie all’intervento degli acquirenti sui ribassi, mentre il dollaro ha guadagnato terreno in seguito alle rinnovate preoccupazioni sulle tariffe. Ora gli investitori si preparano a 48 ore cruciali, con l’attenzione rivolta alla decisione della Fed e ai risultati finanziari dei ‘Magnifici 7’.
Situazione attuale
Secondo Michael Brown Senior Research Strategist di Pepperstone, il sentiment di mercato si è stabilizzato rispetto al panico di lunedì, quando il timore di un impatto significativo di DeepSeek sull’intelligenza artificiale aveva scosso gli investitori. Tuttavia, la tensione resta alta in vista delle importanti decisioni in arrivo.
Nonostante un inizio incerto, il recupero dei mercati azionari si è rafforzato nel corso della giornata, con i rialzisti che hanno progressivamente guadagnato terreno. La forza della ripresa ha sorpreso molti, considerando i rischi imminenti nei prossimi due giorni.
Il calendario economico è denso di appuntamenti: la prima decisione della Fed dell’anno e i bilanci di quattro dei ‘Magnifici 7’. È possibile che oggi si assista a una riduzione dell’esposizione al rischio, in attesa del discorso di Powell a Washington, che potrebbe riservare sorprese ai mercati.
Il ruolo delle tariffe
Curiosamente, i mercati azionari hanno in gran parte ignorato i nuovi titoli sui dazi, nonostante le incertezze commerciali persistano. Si avvicina la scadenza per l’imposizione di tariffe del 25% sulle importazioni canadesi e messicane negli Stati Uniti, prevista per sabato. Inoltre, il Segretario del Tesoro Bessent sembra favorevole a tariffe universali iniziali del 2,5%, con aumenti progressivi, mentre il Presidente Trump punta a misure ancora più aggressive.
Questa incertezza politica rende difficile mantenere posizioni corte sul dollaro, finché la minaccia tariffaria incombe sui mercati. Sebbene gli investitori azionari abbiano relegato il tema a rumore di fondo, rimane un fattore chiave nel mercato valutario.
Non sorprende quindi che il dollaro abbia guadagnato terreno, con l’indice DXY risalito verso quota 108. Al di là della questione tariffaria, il dollaro continua a beneficiare della forza dell’economia statunitense e dell’approccio più restrittivo della Fed rispetto agli altri membri del G10.
Prospettive future
Le prossime 48 ore saranno cruciali per i mercati. L’attenzione odierna è rivolta alla decisione della Fed, che probabilmente manterrà il tasso di riferimento stabile tra il 4,25% e il 4,50%. La vera domanda è se questa pausa si trasformerà in una sospensione più lunga del ciclo di allentamento, a causa della resilienza del mercato del lavoro e del rallentamento del processo disinflazionistico. Powell probabilmente eviterà dichiarazioni definitive, mantenendo un approccio basato sui dati, valutando gli effetti delle politiche del 2023 e le prime mosse dell’amministrazione Trump.
Oltre alla Fed, oggi sono attesi tagli di 25 punti base da parte della Riksbank e della Banca del Canada, con i mercati che analizzeranno attentamente eventuali segnali sulla fine dei rispettivi cicli di allentamento monetario.
Dopo la decisione della Fed, l’attenzione si sposterà sugli utili aziendali. Tesla, Meta e Microsoft pubblicheranno i loro risultati, e sebbene le recenti turbolenze legate a DeepSeek non dovrebbero aver ancora influenzato i bilanci, potrebbero sollevare interrogativi durante le call sugli utili. Se i ‘Magnifici 7’ dovessero riportare risultati solidi, il mercato potrebbe ricevere il segnale necessario per un recupero più deciso degli asset di rischio.
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