auto elettrica in ricarica e grafico di borsa
L'accordo con Volkswagen è un'ancora di salvezza per Rivian - BorsaInside

Prezzi in rialzo di ben il 50 per cento nel corso dell’after hours di Wall Street. E’ stato un vero e proprio record quello messo a segno dalle azioni Rivian. La società di riferimento è il noto produttore di auto elettriche statunitense che, ad onor di cronaca, fino ad ora, aveva fatto parlare ben poco di sé sul mercato azionario Usa. Come si può vedere dal grafico in basso, le azioni Rivian da inizio anno hanno registrato un progressivo deprezzamento passando dai 21 dollari di inizio gennaio agli appena 11 dollari di metà giugno.

Un trend in discesa ben fotografato dalla performance 2024 che ad oggi evidenzia un ribasso del 30 per cento. Un rosso che fino a pochi giorni fa era sicuramente più consistente ma che è ridotto proprio ieri quando i prezzi sono schizzati dai 11,96 dollari dell’apertura a oltre 18 dollari per poi attestarsi sugli attuali 14,7 dollari.

Cosa è successo alle azioni Rivian? Come mai, all’improvviso, c’è stata una vera e propria corsa a comprare un titolo che, come evidenziato in precedenza, da inizio anno non ha lanciato alcun segnale interessante? Ovviamente quando si è dinanzi a rialzi improvvisi di simile entità il discorso tecnico arriva un certo punto. Di certo le azioni Rivian era penalizzate da inizio anno e in borsa le posizioni bullish tendono sempre ad indirizzarsi sui titoli più sottotono. Tuttavia per far esplodere in questo modo i prezzi è sempre necessario un catalizzatore potentissimo. Nel caso del rally di Rivian questo catalyst è stato rappresentato dalla notizia dell’accordo con il colosso automobilistico tedesco Volkswagen. La quotata Usa dell’auto elettrica e la nota casa automobilistica daranno vita a una joint venture che sta già facendo impazzire i trader come dimostrato dal boom in borsa delle azioni Rivian.

Accordo tra Rivian e Volkswagen: di cosa si tratta

Rivian e Volkswagen hanno siglato un accordo del valore di 5 miliardi di dollari per la costruzione di una joint venture paritetica 50/50 tra le due società. In base ai termini dell’intesa, i tedeschi, investiranno subito subito 1 miliardo di dollari in una “note” che poi verrà convertita in azioni il primo dicembre 2024 e 1 miliardo nel quarto trimestre 2024 quando nascerà la joint-venture. A seguire nel 2025 Volkswagen investirà un altro miliardo di euro in azioni Rivian. L’ultimo miliardo verrà investito dalla casa automobilistica tedesca nel 2026 in affiancamento ad un prestito pari ad un altro miliardo.

Complessivamente Volkswagen investirà 5 miliardi nella joint venture con Rivian solo che l’operazione non sarà effettuata tutta assieme ma verrà spalmata nell’arco di un quinquennio.

Al di là della reazione emotiva che ha portato al rally di Rivian (dovuta anche al fatto che le azioni del produttore di auto elettriche Usa fossero deprezzate), quali sono le implicazioni dell’intesa?

Cosa guadagnano Rivian e Volkswagen dalla nascita della joint venture?

Questo approfondimento è dedicato al produttore Usa di auto elettriche e quindi dai suoi “vantaggi” partiamo. Tanto per iniziare c’è la situazione di partenza.

Due gli ambiti: il mercato generale dell’auto elettrica e la posizione specifica di Rivian. Per quello che riguarda il primo fronte non è un mistero che smaltita l’euforia di un anno fa, il settore dell’auto elettrica sia sulla graticola. La domanda è calata praticamente ovunque è questo è avvenuto anche a causa dei tassi di interesse alti e della riduzione della liquidità. Parallelamente al ridimensionamento del comparto dell’auto elettrica, le case automobilistiche tradizionali si stanno dando da fare per contrastare la leadership di Tesla e quella dei produttori low cost cinesi. Per quello che riguarda invece il secondo punto, i numeri dicono che Rivian non se la sta passando per niente bene. Il primo trimestre 2024 della quotata si è chiuso con un perdita monstre pari a 1,4 miliardi di dollari. Una situazione drammatica se si pensa che quando Rivian nel 2021 era sbarcata in borsa, la sua market cap aveva presto superato quella di Volkswagen. Era quello il periodo di sbornia dell’auto elettrica e infatti il reale valore della quotata si è visto alla lunga con i suoi corsi ribassati del 90 per cento.

In un contesto simile, Rivian non può che gioire dalla boccata d’ossigeno rappresentata dall’accordo con i tedeschi. Le risorse di VV permetteranno a Riviano di sviluppare i modelli SUV R2 che sono meno costosi e più piccoli ma anche i crossover R3. Non solo ma grazie agli investimenti di Volkswagen, Rivian potrà anche aumentare le forniture di componenti riuscendo così a tagliare i costi operativi che, allo stato attuale dei fatti, sono molto gravosi.

E per quello che riguarda i vantaggi di Volkswagen? Ovviamente anche i tedeschi hanno il loro interesse a partire dalla possibilità di riuscire finalmente a superare i problemi legati al software per lo sviluppo di auto elettriche con cui hanno dovuto sempre fare i conti. Grazie all’intesa VV avrà accesso alla licenza di proprietà intellettuale della JV di Rivian per i suoi modelli. Ovviamente se Volkswagen investe in Rivian, investe nell’auto elettrica e quindi mostra di avere fiducia nelle prospettive del settore. Non è un casa che dalla Germania sia arrivata la conferma dell’impegno a lanciare 25 modelli a batteria in Nord America entro il 2030.

Le azioni Rivian restano da vendere?

Non ci sono dubbi sul fatto che la notizia dell’accordo con Volkswagen sia un toccasana per Rivian. Di questo ne sono consapevoli tutti quegli investitori che negli ultimi mesi hanno avuto solo grattacapi dall’esposizione al gruppo dell’auto elettrica e anche gli analisti. Non usa mezzi termini Scott Sherwood, fondatore del SSO Report, quando afferma che l’accordo con i tedeschi, è un un’ancora di salvezza per Rivian e dà la possibilità a Volkswagen di avere un punto di appoggio in un segmento EV più premium negli Usa (e forse anche in Europa) dinanzi all’arrivo dei veicoli elettrici cinesi a basso costo.

Premesso questo, però, le prospettive del titolo Rivian non sono diventati brillanti come per magia a seguito dell’intesa con VV. Secondo CFRA Rivian resta da vendere (rating sell) e questo a causa del preoccupante tasso di consumo di cassa. Con o senza l’intesa, Rivian resta in difficoltà fino al punto di poter compromettere anche la sua continuità aziendale in futuro. Ma allora se il quadro è così negativo perchè Volkswagen investirà ben 5 miliardi? La risposta, dicono dalla casa di analisi, ha un nome solo: i software dei veicoli di Rivian a cui ora, grazie alla joint venture, i tedeschi avranno accesso.

Come investire sulle azioni Rivian e Volkswagen dopo l’accordo

Come già mostrato dalla reazione a caldo dei trader, è altamente probabile che le azioni Rivian, almeno nel breve termine, possano sfruttare a loro vantaggio l’intesa con la Volkswagen. Del resto i prezzi della quotata sono scesi troppo per non cavalcare questo assist. Più sul lungo termine, però, le prospettive non sono altrettanto stimolanti. Per quanto riguarda invece la controparte, Volkswagen, la reazione alla notizia dell’accordo con gli americani è stata negativa.

Il titolo non è particolarmente brillante in borsa. Nell’ultimo mese ha perso il 13 per cento e da inizio anno il 10 per cento. Nel breve termine l’intesa non dovrebbe portare grandi nel trend delle azioni tedesche ma il discorso cambia nel lungo termine. Quando gli impegni di investimento assunti in sede di contratto saranno resi esecutivi, allora si potrebbero aprire spazi per il titolo grazie ad un ritrovato appeal presso gli investitori.

Operativamente parlando la possibile volatilità che caratterizza e può continuare a caratterizzare sia le azioni Rivian che quelle di Volkswagen può essere sfruttata operando con i CFD. Questi strumenti derivati sono oramai disponibili sia sulle piattaforme delle banche come Fineco che su quelle dei classici broker come eToro.

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