In questo momento quali sono gli indici azionari migliori tra quelli Usa (Wall Street), quelli europei e quelli cinesi? Rispondere a questa domanda può essere molto utile per orientare le proprie scelte di investimento. In questo articolo cercheremo di farlo prendendo come riferimento le performance registrate da questi mercati durante la scorsa settimana.
Prima di scendere nel dettaglio, una precisazione: chi vuole investire in borsa oggi speculando sull’andamento di più indici (anche geograficamente distanti tra loro) non deve più usare tanti account differenti. Grazie al broker eToro (ne abbiamo parlato in questa recensione) oggi si può fare trading su tantissimi indici di borsa (ma anche su tanti altri asset) usando una sola piattaforma. In più eToro offre anche la demo gratuita per imparare a fare CFD trading senza correre il rischio di perdere soldi veri.
Indici azionari: chi ha guadagnato di più la scorsa settimana
Premesso che le performance passate non sono mai garanzia di quelle future, a brillare la scorsa settimana sono stati gli indici della borsa di Wall Street. Più nel dettaglio, il Nasdaq ha registrato una progressione del 7,5 per cento mentre l’S&P 500 ha recuperato il 6 per cento.
Il primato stabilito dal paniere dei titoli tech non deve stupire visto che proprio il Nasdaq era stato l’indice di Wall Street maggiormente esposto alle vendite nei mesi precedenti (l’indice dei tecnologici era il solo ad essere tecnicamente finito in bear market). Vediamo adesso più nel dettaglio facendo anche riferimento alle prospettive per le prossime sedute.
Indice Nasdaq
La notizia buona della scorsa settimana è che il Nasdaq, dopo essersi pericolosamente avvicinato ai supporti di luglio 2020, ha recuperato il 7,5 per cento. Questo rimbalzo potrebbe essere il trampolino di lancio per un consolidamento nell’area 12250/12000 punti. Lo scenario evolutivo più plausibile è quello che vede un ribasso (e infatti la sessione di ieri del Nasdaq si è chiusa in rosso).
Rispetto ai massimi di gennaio, il Nasdaq è arretrato del 28 per cento rompendo la trend line che si era creata dal massimo di aprile 2022. La rottura di questa linea di tendenza si può considerare come il punto di passaggio dal trend negativo ad una inversione.
Sicuramente il Nasdaq resterà molto volatile anche nella settimana iniziata ieri e ciò significa occasioni per fare CFD Trading. Per sfruttare tali movimenti si può operare con un broker specializzato in Contratti per Differenza come ad esempio Plus500 (demo gratis da 50 mila euro subito disponibile).
Indice S&P 500
Anche la performance settimanale registrata dall’S&P 500 è da apprezzare. Il recupero del 6 per cento non sembra essere destinato però a durare ed è probabile che questa settimana (come già emerso nella seduta di ieri) possa essere caratterizzata dal rosso. L’S&P 500 potrebbe scendere nell’area compresa tra 3854 dollari e 3800 dollari.
I volumi non sono particolarmente brillanti e inoltre l’indice VIX (CBOE Volatility Index) continua ad ondeggiare sopra i 20 punti. Esperienza insegna che su questo livello le azioni tendono ad essere volatili anticipando performance non proprio brillanti.
Indice Stoxx 600
Dagli Stati Uniti passiamo all’Europa dove lo Stoxx 600 ha chiuso la scorsa settimana in rialzo del 2,7 per cento. Questa settimana il paniere potrebbe attestarsi in area 412 euro – 417 punti anche se non è da escludere che si possa anche verificare una fiammata fino a 430 punti.
Da gennaio ad oggi l’Euro Stoxx ha registrato un ribasso del 16,4 per cento riportandosi sui massimi di gennaio 2021, movimento che sancì il recupero definitivo dal crollo di marzo 2020. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, se i prezzi non dovessero riuscire a mantenere il supporto a 400 punti si scenderebbe vero un’area compresa tra i 390 e i 380 punti.
Insomma anche l’indice Stoxx 600 ha tutte le caratteristiche per restare al centro di una buona volatilità nella settimana corrente. Una buona indicazione per chi è solito investire su questo paniere con i CFD usando broker avanzati come ad esempio eToro (qui il sito ufficiale).
Indice Hang Seng
Spostiamoci adesso in Cina. Nel mese di marzo 2022 il paniere Hang Seng è precipitato al livello più basso dal lontano febbraio 2016 (quota 18235). Successivamente è poi avvenuto un discreto recupero supportato dalla media 50 periodi. Da gennaio l’indice cinese ha registrato un calo del 6.2 per cento. Una flessione contenuta ma solo grazie al cambio di trend avvenuto a marzo 2022 (da allora c’è stato un recupero del 19,5 per cento). Notizia positiva: i volumi di acquisto sull’Hang Seng sono in rialzo.
Questo il quadro sull’andamento dei principali indici di borsa mondiale la scorsa settimana. E tu su quale hai intenzione di prendere posizione?
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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