Quando le azioni ARM sbarcarono a Wall Street nel settembre 2023 il loro prezzo era pari a 51 dollari. Come si può vedere dal grafico in basso, l’attuale quotazione di ARM è di 120 dollari con un picco di quasi 150 dollari raggiunto nella seduta dello scorso 12 febbraio. Se è vero che nelle ultimissime sedute il prezzo delle azioni ARM ha subito un profondo ritracciamento (nell’odierno pre-market le quotazioni sono in ribasso del 19 per cento) è innegabile che da settembre a febbraio, quindi un un arco temporale di appena 5 mesi, sia quasi triplicato.
Un grande successo per il noto produttore di microprocessori ma soprattutto una grande soddisfazione per tutti quei traders che già dal momento dello sbarco in borsa della quotata decisero di dare fiducia alla matricola comprando azioni che allora prezzavano a circa un terzo del valore attuale.
Inutile dire che, anche per una questione di tipo statistico, quando un titolo di apprezza troppo c’è sempre il rischio che il trend possa invertirsi. Il crollo che le azioni ARM registrano nel pre-market di oggi sembra più che altro essere frutto di realizzi fisiologici a seguito del grande exploit registrato dal titolo tech nella seduta di lunedì 12 febbraio chiusa a quasi 149 dollari contro i 115 dollari di venerdì. Tuttavia non si può escludere al 100 per cento che il ribasso in atto possa invece invece essere un primo segnale di un cambio di rotta. Di certo c’è che il titolo ha un grande appeal ed è destinato ad averlo anche nelle prossime settimane.
E allora la vera domanda da porsi riguarda il prezzo obiettivo della quotata. Quale è il valore reale delle azioni ARM è quello che si chiedono molti traders dopo le forti oscillazioni registrate dal titolo a seguito della pubblicazione dei conti trimestrali migliori delle attese. Proprio i risultati dell’ultimo trimestre assieme ad un outlook migliore delle attese sono stati alla base della zampata con cui ARM è arrivata vicinissima ai 150 dollari lo scorso lunedì prima di ritracciare.
Per ARM conti e guidance migliori delle attese: il dettaglio
ARM ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 824 milioni di dollari, in rialzo del 14 per cento rispetto all’anno precedente ma soprattutto migliori dell’8 per cento rispetto ai 761 milioni di dollari previsti dagli analisti.
Come già accennato non solo la trimestrale ha battuto le stime ma anche la guidance è stata migliore delle attese.
In particolare il management punta a conseguire un fatturato compreso tra 850 e 900 milioni di dollari tra gennaio e marzo con un utile per azione EPS pari a 30 centesimi. La stima dell’utile per azione è nettamente sopra a quella formulata da vari analisti nei mesi scorsi e pari a 20 centesimi di dollaro.
Ciò non fa altro che alimentare ancora di più le aspettative di crescita delle azioni ARM.
Ecco il valore reale delle azioni ARM
Con conti così forti, una guidance talmente ottimistica da battere le stesse attese già positive formulate dagli esperti e un rialzo che ha portato i prezzi delle azioni a 3 volte quelli dello sbarco in borsa nel giro di appena 3 mesi, quale diventa il giusto valore da assegnare al titolo?
Secondo gli analisti il titolo attualmente ha una valutazione decisamente più alta di quello che è il suo valore reale scontando ancora l’euforia per lo sbarco in borsa. Duole per i traders rialzisti ma, stando a quello che afferma la stragrande maggioranza degli esperti, le azioni di Arm sono sopravvalutate. In poche parole l’attuale market cap di oltre 153 miliardi di dollari, raggiunta proprio grazie al boom registrato dal titolo in questi mesi, è eccessiva.
Ben 28 esperti interpellati da Investing.com hanno affermato che il target price di ARM è al massimo di 90,06 dollari vale a dire oltre il 39 per cento in meno rispetto agli attuali valori di borsa. Nessun potenziale di upside, quindi, ma al contrario una prospettiva marcatamente ribassista per il titolo.
Ovviamente tra gli analisti non mancano le diverse sfumature e c’è chi, di recente, ha alzato il prezzo obiettivo pur lasciandolo nettamente sotto le quotazioni di borsa. Ad esempio gli esperti di Jefferies hanno rivisto il target price su ARM a 115 dollari dai precedenti 98 dollari. Più ottimismo rispetto al passato ma sempre nell’ambito di una valutazione che resta fortemente inferiore all’attuale valore del titolo.
Tirando quindi le somme, l’impressione è che il valore raggiunto dalle azioni ARM sia da tutti considerato troppo alto. Ciò significa che, nella migliore delle ipotesi, non c’è spazio per una ulteriore crescita mentre, nella peggiore, il titolo è destinato a ritracciare. Di certo, come abbiamo evidenziato ad inizio articolo, ARM è destinata a restare protagonista sul mercato.
Per fare trading sulle azioni del colosso dei microchip sfruttando sia un difficile rialzo che un più probabile ribasso si possono usare strumenti derivati come i CFD. I Contratti per Differenza hanno appunto il vantaggio di consentire sia il long trading (se la previsione è per un apprezzamento) che lo short trading (se la stima è per un ribasso).
Tra i migliori broker CFD presenti sul mercato consigliamo:
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