Il prezzo del petrolio continua ad essere sotto pressione. Questa mattina le quotazioni petrolifere si muovono nettamente sotto i 100 dollari al barile confermando una tendenza ben precisa che è in atto oramai da tempo.
Più nel dettaglio, mentre è in corso la redazione del post, il prezzo del petrolio versione WTI segna un ribasso dell’1 per cento a quota 93,5 dollari mentre il greggio Brent è in calo dell’1,11 per cento a quota 99,4 dollari. Per prendere visione del movimento in atto sulle quotazioni petrolifere, si può usare il grafico in basso.
Quella di oggi non è una giornata come le altre per l’oro nero. Il calendario odierno, infatti, prevede la riunione dell’OPEC. Sul tavolo del summit tra i paesi produttori di greggio c’è l’ipotesi aumento della produzione di greggio anche se tutto resta da vedere.
Come si può vedere dal grafico in alto, il prezzo del petrolio ha aperto il mese di agosto all’insegna della debolezza proseguendo con lo stesso trend emerso negli ultimi due mesi. A pesare è sempre il rischio di un forte rallentamento della domanda globale.
Come hanno fatto notare alcuni analisti, il ribasso che il greggio ha registrato da inizio giugno ad oggi ha praticamente cancellato tutto il guadagno che si era accumulato nei mesi precedenti in scia all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e alla conseguente tensione geopolitica tra Mosca e l’occidente.
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Prezzo petrolio previsioni meeting OPEC
Preso atto del contesto descritto nel precedente paragrafo, quali sono le previsioni in vista delle decisioni OPEC+ di oggi? Secondo la maggior parte degli analisti, se davvero dovesse essere deciso un aumento della produzione, esso sarebbe comunque di lieve entità. Inutile quindi attendersi grandi rialzi della produzione. Ovviamente questa impostazione non può non impattare sui movimenti del prezzo del petrolio. Tra l’altro il summit dell’OPEC+ giunge in un momento molto particolare: il presidente Joe Biden ha infatti recentemente esortato l’Arabia Saudita ad incrementare la produzione di greggio. Resta da vedere come si muoverà Riad dinanzi a queste pressioni.
Prezzo petrolio condizionato da rischio crisi globale
OPEC+ o non OPEC+ la verità è che le quotazioni petrolifere risentono troppo delle tensioni economiche globale. Immaginare un rialzo sostanzioso del valore del greggio in un contesto che vede gli Usa ufficialmente in recessione tecnica (il PIL americano ha infatti subito una forte contrazione negli ultimi due trimestri) non è semplice.
Secondo gli analisti di Haitong Futures, è palese che lo slancio rialzista che aveva caratterizzato la quotazione del petrolio durante la primavera sia venuto meno progressivamente. Non solo ma per gli esperti è plausibile che nel momento in cui la situazione della domanda e dell’offerta dovessero evidenziare altri segnali di deterioramento, allora il valore del greggio guiderà “il declino delle materie prime“.
Stando ad alcuni recenti sondaggi, le industrie di Usa, Europa e Asia sono alle prese con forti difficoltà dovute al fatto che la domanda globale è sempre più marcatamente in calo mentre la politica zero contagi covid perseguita dalla Cina si palesa come un meccanismo che impedisce di guardare con più sicurezza al futuro.
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