Negli ultimi giorni il prezzo del petrolio è salito sopra i 120 dollari al barile a causa dell’effetto combinato tra le sanzioni UE alla Russia e la ripresa della domanda in Cina (dopo il rallentamento causato dal lockdown). Il fatto che l’apprezzamento sia avvenuto nonostante la decisione dell’OPEC di aumentare la produzione apre la porta alla possibilità che il trend rialzista possa proseguire.
Con queste premesse, diventa fondamentale prestare attenzione alle ultime previsioni sulla quotazione petrolio. Proprio le stime saranno l’argomento centrale del nostro post.
Se sei alla ricerca di previsioni petrolio sul secondo semestre 2022 ma anche di previsioni sui prezzi dell’oil 2023, sei nel posto giusto. Nei prossimi paragrafi analizzeremo il punto di vista di Goldman Sachs sull’argomento.
Il nostro consiglio è quello di affiancare alla lettura delle previsioni petrolio 2022, la pratica con un conto demo gratuito con l’obiettivo di imparare ad operare sul prezzo del greggio senza correre il rischio di perdere soldi veri. Un broker che mette a disposizione una demo gratuita (100 mila euro virtuali nel caso specifico) è eToro (qui il sito ufficiale).
Previsioni prezzo petrolio secondo semestre 2022: il contesto di riferimento
Per investire sul prezzo del petrolio è fondamentale prendere atto che il contesto di riferimento è nuovamente cambiato. L’Europa, dopo mesi di incertezza, è riuscita a trovare un accordo sulle sanzioni al petrolio russo. Come messo in evidenza dalla Commissione Europea, obiettivo dell’intesa è mettere fine alle importazioni del 90 per cento del greggio russo entro fine anno. Se il timing per il raggiungimento del target è ancora lungo, gli effetti si stanno già vedendo con la maggior parte delle raffinerie a livello globale che, per fronteggiare la forte domanda, sta lavorando quasi al limite della propria capacità.
L’introduzione delle sanzioni UE al petrolio russo, però, rischia di non raggiungere l’auspicato obiettivo di isolare sempre di Mosca, perchè paesi come l’India e la Cina hanno approfittato della decisione occidentale di isolare la Russia per comprare greggio moscovita a sconto. I dati sono molto chiari su questo punto: il mese scorso la Cina ha importato 800mila barili di petrolio russo al giorno (dato che non comprende il greggio fornito attraverso gli oleodotti), ben il 40 per cento in più rispetto ai volumi di gennaio; l’India ha invece importato via mare 700mila barili di greggio russo contro il valore nullo di gennaio.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, questi dati sono la conferma che l’offerta di petrolio resta anelastica dinanzi all’aumento dei prezzi. Ci sono forti movimenti ma tutto viene compensato dagli spostamenti della produzione.
Il cambio del contesto di riferimento è da tenere in debita considerazione prima di iniziare ad investire sul petrolio. A tal riguardo ricordiamo l’importanza di usare strumenti avanzati per operare. Un esempio è il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile replicare le strategie dei traders più bravi sul petrolio. Questa funzionalità può essere usata anche da chi è alle prime armi visto che è disponibile la demo gratuita da 100 mila euro virtuali.
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Previsioni prezzo petrolio secondo semestre 2022: i target
Sulla base delle considerazioni evidenziate nel precedente paragrafo, Goldman Sachs ha rivisto le sue previsioni sul prezzo del petrolio nel secondo semestre 2022. Secondo gli analisti il brent dovrebbe raggiungere una media di 135 dollari al barile. Il trend rialzista dovrebbe poi anche proseguire nei primi mesi dell’anno prossimo almeno fino a quando le scorte non saranno nuovamente normalizzate.
Interessante evidenziare che, rispetto alle precedenti previsioni sul prezzo del petrolio, GS ha incrementato io target di inizio 2023 di ben 10 dollari al barile!
Insomma, dal punto di vista degli analisti Usa, il prezzo del petrolio non si dovrebbe scostare più di tanto dai massimi a quota 140 dollari che furono raggiunti all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina (marzo 2022).
Se la previsione di Goldman Sachs può sembrare eccessiva, cosa dire allora della previsione elaborata dalla società di trading Trafigura secondo la quale i prezzi del petrolio potrebbero anche salire a 150 dollari al barile e oltre almeno fino a quando non ci dovesse essere un leggero calo della domanda globale?
Come si può ben intuire da queste proiezioni, lo scenario più probabile è quello dell’aumento del prezzo del petrolio per tutto il secondo trimestre 2022. Con target così alti, si possono sfruttare eventuali fasi di ribasso tecnico, per comprare a valori più bassi in vista di un rialzo. Puoi provare ad impostare una strategia simile facendo pratica con la demo eToro (qui il sito ufficiale).
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