Il prezzo del petrolio West Texas Intermediate (WTI) ha registrato un lieve aumento dopo la sessione di mercato di martedì 7 gennaio 2025, a seguito della pubblicazione di dati da parte dell’American Petroleum Institute (API). L’organizzazione ha segnalato un calo delle scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti più ampio di quelle che erano le aspettative iniziali. La variazione ha quindi spinto il prezzo del WTI a 74,70 dollari al barile.
Scendendo più nel dettaglio, dal rapporto API relativo alla settimana settimana terminata il 3 gennaio, risulta che le scorte di greggio sono diminuite di circa 4 milioni di barili. Si tratta di una flessione decisamente più marcata rispetto alla riduzione di 1,4 milioni di barili evidenziata nella settimana precedente e alle stime di ribasso di 250.000 barili previste dagli economisti.
Lasciando perdere le implicazioni economiche del dato, dal punto di vista operativo l’inattesa diminuzione ha riacceso l’interesse dei trader verso il petrolio anche perchè, da tempo, speculare su questa materia prima è diventato più semplice e più alla portata di tutti grazie a strumenti di tipo derivato come i CFD che consentono di operare a leva amplificando la portata dell’investimento stesso (ma sale anche il livello di rischio). Uno dei migliori broker per fare trading con i CFD sul petrolio è FP Markets.
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Un indicatore cruciale del mercato petrolifero
Il prezzo del WTI è un indicatore fondamentale per valutare lo stato del mercato petrolifero, sia negli Stati Uniti che a livello globale. L’aumento delle quotazioni petrolifere registrato dopo la pubblicazione del rapporto suggerisce che gli investitori stanno intendendo la riduzione delle scorte nell’ultima settimana come un possibile segnale di maggiore domanda o di minore produzione. Il mix tra questi due fattori, almeno in base a quello che dicono i precedenti storici, potrebbero sostenere i prezzi nel breve termine. Attenzione a non banalizzare però perchè per comprendere appieno l’impatto di questi dati, è sempre necessario considerarli nel contesto di tendenze economiche globali e della stabilità geopolitica.
Aumenti nelle scorte di benzina e distillati
Tornando ai dati dell’ultimo rapporto API, il report ha evidenziato un significativo incremento delle scorte di benzina e distillati. Nel dettaglio le riserve di benzina sono aumentate di 7,3 milioni di barili, mentre quelle di distillati (che comprendo il diesel e i combustibili per riscaldamento) hanno segnato un rialzo di 3,2 milioni di barili. Senza scomodare grandi sistemi, non è da escludere che l’aumento possa essere attribuito a una produzione costante delle raffinerie o a una temporanea riduzione della domanda nei mercati dei consumatori.
Tirando le somme, la combinazione di una diminuzione delle scorte di greggio e un aumento delle scorte di prodotti raffinati di fatto crea una prospettiva contrastante per il mercato del WTI. Se da un lato la riduzione delle riserve di greggio è da sostegno a un potenziale rialzo dei prezzi, l’accumulo di benzina e distillati, a sua volta, potrebbe invece mitigare l’impatto positivo visto che potrebbe essere il segnale di un possibile surplus di prodotti finiti.
Cosa fare con il petrolio?
Il WTI rimane un indicatore chiave del mercato energetico. Il calo inaspettato delle scorte di greggio riportato dall’API ha generato ottimismo tra gli investitori, facendo aumentare i prezzi al barile. Tuttavia, l’andamento futuro dei prezzi dipenderà da diversi fattori, tra cui la domanda globale, le politiche di produzione dell’OPEC e le condizioni economiche generali. Di conseguenza non è da escludere che la tenuta di quota 74$ possa anche essere messa a rischio nel caso in cui i grandi catalizzatori dovessero tornare a pesare negativamente.
La sola cosa certa è che, anche in vista del prossimo insediamento di Trump, il prezzo del petrolio potrebbe registrare una discreta volatilità creando un ambiente più favorevole per l’implementazione di strategie trading. In questo contesto i CFD si possono rivelare lo strumento migliore per operare sull’asset in ottica speculativa. Nella tabella in basso sono riportati tutti i broker che permettono di fare trading con i CFD petrolio.
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