Elon Musk

La notizia sta facendo il giro del web: Elon Musk, patron di Tesla, ha nuovamente venduto azioni Tesla (ossia della sua stessa società). Nella comunità finanziaria, tutti parlano di questa operazione anche in considerazione di quelle che sono state le dimensioni della vendita.

Stando a quanto si può leggere in un documento SEC diffuso mercoledì, il quantitativo di azioni Tesla vendute da Musk avrebbe un valore pari a 6,9 miliardi di dollari. Complessivamente il patron del colosso dell’auto elettrica ha venduto 7,92 milioni di azioni Tesla.  

Le cifre sono quindi decisamente consistenti e già per questo motivo, è utile fare una riflessione su quanto avvenuto. Perchè Musk sta vedendo così tante azioni Tesla? Quale è il disegno che si cela dietro questa operazione? Risponderemo a questo interrogativo nel prossimo paragrafo. Per adesso ricordiamo ai nostri lettori che c’è la possibilità di fare trading online sulle azioni Tesla senza pagare commissioni. Per sfruttare questa occasione è necessario aprire un conto con il broker eToro (leggi qui la nostra recensione completa). Ricordiamo che con questo fornitore sono necessari solo 50 dollari per iniziare ad operare (+ accesso a tanti altri strumenti).

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Musk vende azioni Tesla: le ragioni

Per capire perchè Musk ha deciso di vendere così tante azioni Tesla è anzitutto necessario inquadrare il contesto di riferimento in cui tale operazione è avvenuta. Da settimane, infatti, il numero uno del colosso dell’auto elettrica, si sta preparando all’importante battaglia legale contro Twitter. Motivo della contesa è la questione dell’OPA sul noto social che Musk annunciò a fine aprire per poi annullare tutto.

Cosa centra la questione della causa Musk VS Twitter nella maxi vendita di azioni Tesla che il patron del colosso ha eseguito? A spiegarlo è lo stesso diretto interessato che, in un tweet, ha affermato che la decisione è stata frutto della necessità di evitare una vendita di emergenza per finanziare l’acquisizione di Twitter.

Ecco cosa ha scritto a riguardo il patron di Tesla su Twitter: “Nel (malaugurato) caso in cui Twitter ottenga la chiusura dell’accordo e che i partner non si facciano avanti, è importante evitare una vendita d’emergenza delle azioni Tesla“.

Sempre nello stesso tweet, Musk ha poi aggiunto che le azioni vendute saranno riacquistate se non si dovesse procedere con l’acquisto di Twitter. Ad ogni modo, ha poi concluso il manager, quella condotta è l’ultima operazione di vendita di azioni Tesla…almeno per ora.

Cosa si può desumere da tutte queste informazioni? Tanto per iniziare la decisione di vendere è direttamente connessa alla causa con Twitter. La mossa si configura come un provvedimento precauzionale nel caso in cui Twitter dovesse vincere la diatriba e quindi Musk dovesse essere costretto a comprarsi il social dando attuazione all’OPA. In quanto tale, va da sé che nel caso in cui il patron di Tesla dovesse invece vincere (e quindi non ci dovesse essere alcun acquisto), le azioni Tesla sarebbe riacquistate.

Insomma, ancora una volta, Musk mostra di essere un passo avanti a tutti con la maxi vendita di azioni Tesla. Vendendo parte dei titoli in suo possesso, il magnate incassa per tutelarsi nel caso in cui la causa contro Twitter dovesse andare male (ossia nel caso in cui ci dovesse essere una sentenza di acquisto). Non si tratta però solo di questo. Come messo in evidenza da Charu Chanana, strategist di Saxo Capital Markets Pte a Singapore, la tempistica dell’operazione è quantomeno singolare. Musk, infatti, non ha venduto in un momento qualsiasi, ma proprio prima della pubblicazione del dato sull’inflazione Usa (in calendario oggi). Coincidenze? Assolutamente no visto che le stime della vigilia suggeriscono che il mercato orso non sia poi così solido prospettando un periodo di instabilità per i titoli tech (tra cui proprio Tesla).

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