La giornata di ieri ha visto tutte le più importanti borse mondiali registrare apprezzamenti molto consistenti. Dagli Usa al Giappone passando per le piazze europee, gli indici si sono tinti di un verde molto intenso, come non si vedeva da tempo. Per un attimo in tanti hanno avuto l’impressione di essere tornati a mesi e mesi fa quando l’inflazione doveva essere solo transitoria e nessuno immaginava che la FED avrebbe poi dato vita ad una così lunga stagione di rialzo dei tassi di riferimento come è invece poi avvenuto (e come continua ad avvenire).
Ovviamente il ritorno dell’euforia è in realtà solo apparente perchè dietro i fasti degli acquisti indiscriminati che ieri hanno caratterizzato Wall Street, Tokyo e tutte le borse europee, si cela il solito sentiment negativo.
Chiarito questo aspetto, un trader sul pezzo non può non chiedersi cosa sia successo al mercato azionario mondiale nella giornata di ieri. Insomma come si può spiegare un rimbalzo così forte e così esteso geograficamente?
Come sempre avviene in questi casi, ogni analista tende ad offrire la propria interpretazione. La vulgata dominate è quella che ha messo in relazione il rally delle borse mondiali con la buona trimestrale rilasciata ieri da Bank of America. Essendo questo un argomento deboluccio (vero è che stiamo parlando di BofA ma è francamente inverosimile imputare ai conti di questa banca il forte rimbalzo registrato dai mercati azionari mondiali) ecco che è poi arrivata una ulteriore integrazione della spiegazione: Bank of America è andata bene e in più non sono andate male neppure le trimestrali di altre quotate secondarie. Francamente questo secondo argomento ci appare più debole del primo. Come spesso avviene, prima succedono gli eventi (ossia il recupero dei mercati) e poi si va a caccia con il lumicino delle notizie che potrebbero giustificare quanto avvenuto.
Dal nostro punto di vista, quanto avvenuto ieri sui mercati di tutto il mondo centra davvero poco con la trimestrale di BofA. Sicuramente i conti della banca d’affari americana hanno fatto bene all’umore degli investitori ma il vero catalizzatore che spiega quanto avvenuto ieri è da ricercare nelle dichiarazioni del Presidente della Fed di St.Louis James Bullard. Il banchiere ha affermato che la FED dovrebbe procedere in modo più duro nell’anno in corso (magari operando due rialzi dei tassi di riferimento da 0,75 punti ognuno nei due board annuali residui – novembre e poi dicembre) per poi prendersi una pausa di riflessione il prossimo anno (almeno all’inizio).
Ci sono due spunti interessanti nelle parole di Bullard:
- La FED sarà molto rigorosa fino alla fine del 2022: si tratta di una tesi già nota e, secondo molti analisti già incorporata nelle valutazioni del mercato
- La FED nel 2023 dovrebbe prendersi una pausa di riflessione per quantificare l’impatto delle sue mosse aggressive sull’economia reale: si tratta di una tesi nuova, del tutto inedita rispetto a quelli che erano stati i precedenti annunci.
L’aspetto numero 2 è quello alla base del forte recupero messo a segno da Wall Street ieri e poi, a cascata, da tutte le altre borse mondiali. Se poi si tiene conto che il Presidente della Fed di St.Louis James Bullar non è un membro qualsiasi ma rappresenta una sorta di fonte attendibile su quello che poi effettivamente avverrà successivamente, si può capire perchè gli acquisti sull’azionario sia stati così forti.
Ovviamente la forte progressione in avanti registrata dalle borse mondiali, ha permesso ai trader rialzisti di fare festa. Come abbiamo già detto ad inizio articolo era da mesi che non si vedevano così tanti sorrisi sui mercati. Chi volesse entrare sugli indici per cavalcare la possibile coda lunga di questa euforia può farlo attraverso i Contratti per Differenza. Per imparare ad usare questo tipo di strumento derivato si può usare la demo eToro (è gratuita).
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Attenzione agli eccessi di euforia
Cosa potrebbe accadere adesso sui mercati? Dinanzi ad eventi come quello di ieri, ognuno tende ad assumere il suo punto di vista. Ci sono due possibilità: il bear market in atto è più leggero rispetto a quello di altri precedenti e di conseguenza non ci saranno più forti ribassi oppure non è da escludere che si possa verificare un peggioramento e in questo caso il bottom si farà ancora attendere.
A prescindere dalla linea di pensiero, una cosa è certa: oggi più che mai è necessario essere molto prudenti perchè il quadro generale resta fluido. C’è una guerra in corso che si potrebbe allargare…
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