Le azioni di NVIDIA Corporation (NASDAQ: NVDA) hanno continuato a scendere martedì, registrando un calo di oltre il 3% dopo che un’autorità di regolamentazione cinese ha annunciato l’apertura di un’indagine sull’azienda per possibili violazioni della legge antitrust del paese.
Lunedì 9 dicembre, il governo cinese ha comunicato che l’Amministrazione Statale per la Regolamentazione del Mercato (SAMR) ha avviato un’indagine sull’acquisizione di Mellanox da parte di Nvidia e su alcuni accordi presi durante tale operazione. L’acquisizione di Mellanox Technologies da parte di Nvidia nel 2020 richiese l’approvazione delle autorità antitrust cinesi a causa della significativa presenza operativa dell’azienda in Cina.
L’autorità per la concorrenza cinese aveva approvato l’acquisizione da 7 miliardi di dollari imponendo una condizione: i concorrenti dovevano essere informati di qualsiasi nuovo prodotto Mellanox entro 90 giorni dall’accesso di Nvidia a tali informazioni. L’indagine in corso mira a verificare se Nvidia abbia rispettato questa condizione o meno.
Secondo il South China Morning Post, il colosso dei chip per l’intelligenza artificiale (AI) Nvidia potrebbe affrontare una multa fino a 1 miliardo di dollari nell’ambito dell’inchiesta antitrust di Pechino. Questa mossa, considerata una risposta alle restrizioni sui chip imposte da Washington, segna la prima volta che l’autorità cinese apre un fascicolo su un accordo già concluso.
Secondo la legge antitrust cinese, le aziende che violano le normative possono essere multate per un importo compreso tra l’1 e il 10% delle loro vendite annuali dell’anno precedente. Tuttavia, non è specificato se ciò si applichi alle vendite globali o solo a quelle in Cina.
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Quali sfide rappresenta il mercato cinese
La Cina, compresa Hong Kong, rappresenta il terzo mercato più grande di Nvidia per fatturato, con vendite che hanno raggiunto i 10,3 miliardi di dollari nell’anno fiscale conclusosi il 24 gennaio (circa il 17% del totale dei ricavi dell’azienda). Tuttavia, è troppo presto per determinare l’importo esatto della possibile multa che Nvidia potrebbe dover affrontare.
“Nvidia vince per merito, come dimostrato dai risultati dei nostri benchmark e dal valore che offriamo ai clienti, i quali possono scegliere la soluzione migliore per loro. Lavoriamo duramente per offrire i migliori prodotti possibili in ogni regione e per rispettare i nostri impegni ovunque facciamo affari. Siamo lieti di rispondere a qualsiasi domanda che i regolatori possano avere sulle nostre attività.“
Nonostante un’importante spinta alle vendite da parte del fornitore TSMC, il principale produttore di chip AI ha subito un calo. Sebbene le forti vendite di TSMC evidenzino una robusta domanda per le GPU e i chip AI di Nvidia, il sentimento degli investitori è stato probabilmente oscurato dall’indagine antitrust in corso. I fattori da considerare in sintesi sono:
- L’apertura di un’indagine da parte del regolatore cinese per presunte violazioni della legge antitrust.
- La possibilità di una multa fino a 1 miliardo di dollari per il mancato rispetto degli impegni sull’acquisizione di Mellanox.
- La percezione di una mossa da parte della Cina come risposta alle restrizioni sui chip imposte dagli Stati Uniti.
- Storiche flessioni di Nvidia nel mese di dicembre, spesso legate a prese di profitto di fine anno.
Il calo continuo delle azioni di Nvidia oggi potrebbe essere dovuto anche alla scelta degli investitori di vendere dopo un precedente aumento. Storicamente, dicembre non è stato favorevole per Nvidia. Secondo Benzinga, il gigante dei semiconduttori entra spesso in una fase ribassista temporanea dopo la pubblicazione del rapporto sugli utili del terzo trimestre.
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La performance di Nvidia a novembre è generalmente forte, creando un ambiente favorevole per le prese di profitto di fine anno. Questo comportamento esercita una pressione al ribasso sul titolo. Tuttavia, i cali di dicembre come questi sono probabilmente temporanei, con il titolo destinato a rimbalzare nel primo trimestre, come avvenuto in passato.
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