Molti investitori cercare di emulare la filosofia di investimento di Warren Buffett. Qualcuno ci riesce, e qualcuno no. Ma tantissimi tengono d’occhio i titoli che Warren Buffett possiede attraverso la Berkshire Hathaway, sperando di copiarne le fortune senza che – evidentemente – ci sia qualcosa di sbagliato in questo.

D’altronde, Buffett ha alle spalle 80 anni di esperienza nel campo degli investimenti e nel corso della sua vita ha assistito a più di un mercato negativo. Ma tutti questi ribassi si sono inevitabilmente conclusi con un nuovo mercato rialzista e non c’è motivo di credere che la situazione attuale sia diversa. A questo proposito, Buffett ha detto che le flessioni del mercato sono “un’opportunità per aumentare la nostra proprietà di grandi aziende con un’ottima gestione a buoni prezzi”.

Ebbene, tra i titoli che Buffett consiglia di comprare oggi c’è sicuramente Amazon che, sebbene rappresenti meno dell’1% del portafoglio di Berkshire, si qualifica senza dubbio come una grande azienda e il titolo sembra troppo economico per lasciarselo scappare.

I problemi a breve termine non danneggeranno la crescita di Amazon

Come molti altri big del settore, anche Amazon sta fronteggiando seri problemi della catena di approvvigionamento e l’aumento dei costi hanno afflitto il settore della vendita al dettaglio negli ultimi tempi, con conseguente impatto sul conto economico. Sia sufficiente ricordare che la società di Jeff Bezos ha dovuto sostenere 10 miliardi di dollari di spese aggiuntive nella prima metà dell’anno, a causa delle pressioni inflazionistiche e dell’eccesso di capacità di adempimento. Inoltre, i consumatori hanno trascorso meno tempo a fare acquisti online, dato che l’impatto sociale della pandemia si è affievolito, aggravando ulteriormente le pressioni sui costi.

In tutto questo, Non sorprende che nell’ultimo anno Amazon abbia registrato una performance finanziaria relativamente deludente. Il fatturato è salito solo del 10% a 486 miliardi di dollari e la liquidità derivante dalle operazioni è crollata del 40% a 36 miliardi di dollari. Ancora peggio, l’azienda continuerà quasi certamente a lottare mentre l’inflazione rimane elevata, anche se il management prevede di “sfruttare” la capacità di adempimento in eccesso nella seconda metà dell’anno.

Di conseguenza, alcuni investitori hanno deciso di abbandonare il titolo, che ora viaggia al 26% dai massimi storici. Tuttavia, per Buffett la vendita del titolo sarebbe andata troppo oltre.

La valutazione attuale delle azioni è infatti di 2,9 volte il fatturato – un affare rispetto alla media triennale di 3,8 volte il fatturato – e alcuni investitori sembrano aver perso di vista il quadro generale. Amazon ha una forte presenza nell’e-commerce, nel cloud computing e nella pubblicità digitale, e si prevede che tutti e tre i mercati cresceranno rapidamente nei prossimi anni.

Il potenziale a lungo termine dell’azione Amazon

Amazon detiene attualmente una quota di mercato da leader mondiale nell’e-commerce ed è anche il marketplace più visitato al mondo con un ampio margine. Inoltre, il marchio Amazon è sinonimo di convenienza e questo dovrebbe mantenere l’azienda in cima al settore per il prossimo futuro. Secondo eMarketer, le vendite di e-commerce al dettaglio cresceranno del 10,6% all’anno fino a raggiungere 7,4 trilioni di dollari entro il 2025, lasciando ad Amazon un ampio spazio di crescita.

Per quanto riguarda il cloud computing, Amazon Web Services (AWS), uno dei grandi punti di forza della proposta Amazon, ha conquistato il 34% della spesa per l’infrastruttura cloud nel secondo trimestre, più di Microsoft Azure e Google Cloud di Alphabet messi insieme. AWS ha costantemente dettato il ritmo dell’innovazione nel settore e offre un numero di servizi (e di funzionalità all’interno di tali servizi) di gran lunga superiore a qualsiasi altro fornitore di cloud. Questo dovrebbe mantenere l’azienda all’avanguardia del cloud computing per gli anni a venire, e questo è importante per due motivi.

Si prevede infatti che la spesa per il cloud computing possa crescere del 16% all’anno fino a 1,6 trilioni di dollari entro il 2030. Inoltre, AWS raggiunge costantemente un margine operativo di circa il 30%, divenendo così molto più redditizia del resto delle attività di Amazon. In altre parole, man mano che AWS rappresenta una percentuale maggiore del fatturato totale, Amazon dovrebbe diventare sempre più redditizia.

Infine, non bisogna sottovalutare il ruolo di Amazon nel settore degli annunci digitali, facendo crescere la sua quota di mercato dal 2% nel 2016 al 6% nel 2021. Secondo eMarketer, questa cifra dovrebbe superare il 7% entro il 2030, considerato che Amazon continua a guadagnare terreno su Google e Meta Platforms…

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