lingottini di oro puro
Analisti divisi sulle previsioni oro 2025 ma l'orientamento è ottimista - BorsaInside

L’oro è stato uno degli asset che più hanno dato soddisfazione agli investitori nel corso del 2024. L’anno non è ancora finito ma passerà alla storia come quello più performante per il gold. Nei mesi scorsi, infatti, il prezzo dell’oro è passato da record in record finendo con l’attirare anche l’attenzione di quegli investitori che non si erano mai posizionati sul metallo giallo. Del resto con una crescita delle quotazioni di ben il 30 per cento nei giro di 10 mesi, restare indifferenti al rally dell’oro e alla capacità del metallo giallo di generare profitto era quasi impossibile.

Adesso però l’anno è quasi avviato alla conclusione e l’attenzione è già rivolta a quello che potrebbe accadere da gennaio prossimo. Quali sono le previsioni sul prezzo dell’oro per il 2025? Il trend rialzista è destinato a proseguire oppure ci potrebbe essere un rallentamento? E quindi come investire sull’oro? Meglio restare lunghi o passare a una strategia di short trading?

Le domande aperte sono tantissime e come sempre accade quando si parla di prediction, pensare di avere una risposta univoca da parte degli investitori è praticamente impossibile. Come i lettori potranno vedere proseguendo con la lettura di questo post, i target previsionali fissati dagli analisti sono spesso molto diversi tra loro. Abbiamo raccolto sei giudizi da parte di altrettanti analisti e non ce ne è uno che coincide con l’altro. Alcune previsioni sono tra loro uguali ma mai coincidenti.

6 previsioni degli analisti sul prezzo dell’oro 2025

La maggior parte degli analisti tende ad avere molta fiducia sulla prosecuzione della fase rialzista della quotazione oro ma non manca chi sta iniziando a fiutare il rischio che ci possa essere una discesa dei valori essendo i livelli raggiunti dal gold oramai insostenibili.

Nell’elenco seguente sono riportate 6 diversi previsioni sul prezzo dell’oro. Per ognuna di esse viene anche riportato quando il valore del gold dovrebbe raggiungere questo target.

Vediamo nel dettaglio:

  • Commerzbank vede l’oro a 2.600$ entro fine 2025
  • UBS vede l’oro a 2.700$ entro metà 2025
  • Bank of America: vede l’oro a 2,750$ nel 2025 ma con un record annuo a 3.000$
  • Macquarie ha fissato un range tra 2.600$ e 3.000$ per il valore dell’oro nel 2025
  • ANZ prevede l’oro a 2.900$ entro fine 2025
  • Goldman Sachs ha posto il target 2025 a 2.973$ prevedendo un rally delle quotazioni fino a 2,900$ già nella prima parte del nuovo anno.

Se c’è un tratto in comune tra tutte le previsioni sull’oro per il 2025 è l’assenza di un trend definito nel corso di tutto l’anno. Tutte le stime, infatti, vedono il prezzo dell’oro in movimento nel corso dell’anno con un picco che però poi sarà affiancato ad una fase di ritracciamento. Oro in movimento significa più occasioni di ingresso per i trader.

Per sfruttare i cambi di direzione del metallo giallo, l’acquisto di lingotti è controproducente sia perchè c’è sempre il problema della custodia e sia perchè, per evitare di incappare in un deprezzamento, questi beni andrebbero ceduti. Molto più pratici sono invece i CFD oro che consentono di fare trading sia al rialzo (long) che al ribasso (short) dando così la possibilità di sfruttare tutti i cambi di direzione dei prezzi. Nella tabella in basso sono riportati i broker che permettono di fare trading sui CFD oro.

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Cosa condizionerà il prezzo dell’oro nel 2025

La crisi geopolitica internazionale e il boom di acquisti di oro da parte delle banche centrali sono stati i due grandi catalizzatori del prezzo dell’oro nel corso del 2024. C’è da dire che il mutato approccio alla politica monetaria da parte delle banche centrali, avrebbe suggerito un ritracciamento del valore dell’oro già nei mesi estivi. E invece il valore del gold ha proseguito la sua crescita nonostante il ribasso dell’inflazione a livello globale. Questo particolare comportamento è stato spiegato dagli analisti alla luce proprio del boom di acquisti da parte delle banche centrali di tutto il mondo.

Ora le previsioni per il 2025 sono all’insegna della continuità con l’anno in corso per quello che riguarda proprio le mosse delle banche centrali. Gli acquisti di oro, a causa della tensione internazionale, saranno destinati a proseguire.

Un elemento di discontinuità potrebbe invece arrivare dalla vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane per il semplice fatto che essa potrebbe comportare un allentamento della tensione geopolitica. Ciò potrebbe frenare la corsa del gold anche se alcuni analisti nutrono seri dubbi sul fatto che Trump possa riuscire a portare maggiore serenità nelle relazioni globali (più plausibile per quello che riguarda la guerra Russia-Ucraina, molto di meno per quello che riguarda il Medio Oriente).

I fattori generali che condizionano il prezzo dell’oro

Accanto a catalizzatori specifici dell’anno, ci sono poi tutte quelle variabili più generali che per loro natura condizionano il prezzo dell’oro. Non è possibile investire sul gold se non si considerano questi fattori strutturali:

  • l’andamento della domanda e dell’offerta: settore industriale e gioielleria sono i più grandi consumatori di oro, tuttavia quando si parla di domanda e offerta vanno considerati anche i flussi e i deflussi sugli ETF e sui fondi a gestione attiva che investono sull’oro. Ad esempio l’oro che viene comprato con gli ETF influenza direttamente il suo prezzo in base alla domanda.
  • i tassi di interesse delle banche centrali: di solito con tassi di interesse bassi, l’oro ha più appeal perchè non generare interessi mentre con i tassi alti la domanda di oro potrebbe calare.
  • valore del dollaro Usa: essendo l’oro quotato in dollari, il valore del biglietto verde impatta su quello del gold e quindi se USD diventa più debole rispetto alle altre valute, allora l’oro diventa meno costo e la domanda tende a salire.
  • andamento dell’inflazione: quando l’inflazione sale, gli investitori tendono a rifugiarsi sui beni rifugio per salvare il proprio capitale.
  • le riserve delle banche centrali: se una banca centrale decide di aumentare le proprie riserve d’oro (acquistando), la domanda aumenta, spingendo i prezzi al rialzo. Al contrario, se le banche centrali vendono oro in grandi quantità, il valore del gold tende ad abbassarsi
  • le politiche fiscali e monetarie delle banche centrali: se le banche centrali iniettano liquidità nell’economia, il rischio di inflazione aumenta e di conseguenza gli investitori tendono a coprirsi con l’oro

Oltre a tutti questi fattori mai dimenticare poi il ruolo della speculazione. Sono gli stessi investitori che puntando a massimizzare il loro profitto nel breve termine possono causare oscillazioni di prezzo sul gold che non dipendono da alcun fattore fondamentale (per intendersi da quelli citati in precedenza).

Come investire sul prezzo dell’oro nel 2025

E allora come investire sull’oro nel 2025? Le strade a disposizione dei trader sono molteplici e tutto dipende sempre da quelli che sono i proprio obiettivi finanziari. Se l’intenzione è quella semplicemente di salvare il potere di acquisto dei propri risparmi, è all’oro fisico che è necessario guardare. Parliamo di oro da investimento e quindi di acquisto di monete e lingotto d’oro. Per operare in questo modo sarebbe necessario attendere un ritracciamento dei valori prima di procedere con l’acquisto. Comprare alle attuali valutazioni è infatti controproducente.

Diverso è invece il discorso nel caso in cui l’obiettivo sia puramente speculativo. Se l’intento è unicamente quello di trarre profitto dalle oscillazioni di valore del gold (al rialzo ma anche al ribasso), allora strumenti derivati come i CFD possono fare la differenza anche perchè consentono di operare a leva amplificando la portata dell’investimento (ma sale anche il livello di rischio).

Grazie ai CFD sull’oro nel 2025 si può investire in due modi:

  • long: se le previsioni sono per un rialzo dei prezzi
  • short: se le previsioni sono invece per un ribasso delle quotazioni

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Andamento del prezzo dell’oro negli ultimi 10 anni

In conclusione di questa guida dedicata alle previsioni oro 2025, riassumiamo come si è mosso il gold negli ultimi 10 anni proponendo ai lettori una sintesi delle principali tappe che hanno segnato questo decennio.

La stabilità iniziale e la flessione (2014-2015)

  • 2014: l’oro ha mantenuto una certa stabilità ma ha subito una leggera flessione dell’1,5%. Questo calo è stato causato dal rafforzamento del dollaro e dalle aspettative di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
  • 2015: il prezzo dell’oro ha registrato un ulteriore calo del 2,2%, dovuto al miglioramento della fiducia nei mercati azionari e a segnali di ripresa dell’economia statunitense.

I rialzi legati all’incertezza (2016-2019)

  • 2016: un’inversione di tendenza ha portato a un aumento dell’11%, stimolato da eventi globali come la Brexit e incertezze politiche in Europa.
  • 2017: l’oro ha continuato a crescere moderatamente (+2,3%) grazie a una politica monetaria più accomodante e un’inflazione crescente.
  • 2018: una nuova flessione (-1,4%) è stata associata all’aumento dei tassi di interesse statunitensi, che ha reso il dollaro più competitivo rispetto all’oro.
  • 2019: l’oro ha registrato un aumento significativo (+13%) a causa delle preoccupazioni per una recessione globale e delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Il picco della pandemia e gli effetti post-COVID (2020-2021)

  • 2020: la pandemia di COVID-19 ha innescato una crescita record del 28,2%, con gli investitori in cerca di beni rifugio.
  • 2021: il prezzo è leggermente calato (-3%) con la ripresa economica globale e la normalizzazione delle politiche monetarie.

Domanda sostenuta e nuovi massimi storici (2022-2024)

  • 2022: l’oro ha recuperato (+7,2%), sostenuto da una domanda robusta delle banche centrali e dall’incertezza economica.
  • 2023: un ulteriore incremento (+5,8%) è stato guidato dall’inflazione elevata e dalla crescente instabilità politica.
  • 2024: l’oro ha raggiunto un massimo storico, superando i 2.700 dollari l’oncia (+8% rispetto al 2023). Come abbiamo avuto modo di evidenziare nella guida, i conflitti geopolitici l’accumulo di riserve auree da parte delle banche centrali hanno spinto ulteriormente i prezzi.

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