La comparazione tra l’andamento dell’indice Dow Jones e quello del Nasdaq nel mese di ottobre offre interessanti punti di riflessione. Il mese scorso è stato decisamente particolare per il mercato azionario americano. Dopo un inizio in linea con il trend degli ultimi mesi (quindi un mezzo disastro), ecco che a metà ottobre è arrivata la svolta con una accelerazione che ha interessato, sia pure in misura differente, tutti i vari indici. Molto significativo il fatto che il recupero di fine mese sia avvenuto in un contesto per nulla favorevole (dollar index ancora molto alto, tassi di interesse vicini ai massimi del ciclo economico e trimestrali spesso deludenti).

In questo post, però, non ci interessa parlare dei fattori che hanno contribuito a determinare la svolta di metà ottobre della borsa Usa, ma evidenziare quanto diverso sia stato l’andamento di due tra gli indici più importanti della piazza americana: il Dow Jones e il Nasdaq. Il primo ha chiuso il mese di ottobre con un balzo del 14,4 per cento, registrando la performance migliore dal lontano 1976, mentre il paniere dei titoli tech, troppo condizionato dal chiaroscuro dei conti trimestrali dei colossi tech, si è dovuto accontentare di un miglioramento di appena il 5 per cento.

Praticamente tra la prestazione del Nasdaq e quella del Dow Jones c’è un divario di quasi 10 punti percentuali a favore della seconda. Non deve quindi stupire se la differenza tra i due indici è stata una delle più consistenti degli ultimi 40 anni. Per ritrovare divari di performace così ampi è necessario andare fino alla bolla delle dot-con. I grafici in basso riproducono l’andamento del Dow Jones e del Nasdaq.

Sopra il grafico del Nasdaq e sotto quello del Dow Jones.

Ora essendo la differenza molto rilevante, è spontaneo interrogarsi sulle ragioni che hanno portato ad una simile forbice. L’argomento interessa direttamente i trader che sono soliti fare trading online sugli indici di borsa. A tal proposito, cogliamo l’occasione per ricordare che grazie a broker come eToro si può speculare, attraverso i CFD, su entrambi gli indici da una stessa piattaforma partendo sempre dalla modalità demo.

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Perchè il Dow Jones può superare il Nasdaq

L’ipotesi secondo la quale il Dow Jones possa superare il Nasdaq è certamente suggestiva ma vediamo da dove nasce. Ad aver pesato sull’enorme divario tra le due performance nel mese di ottobre è stata la differente esposizione settoriale tra i due indici azionari di Wall Street. La struttura del Dow Jones è ponderata in base ai prezzi e grazie a questo meccanismo il settore della sanità occupa una posizione di rilievo nel paniere (pari al 22 pe cento). Dal canto suo, il settore dell’Information Technology rappresenta solo il 19 per cento del Dow.

I rapporti cambiano completamente nel Nasdaq. Il paniere dei titoli tech, infatti, è egemonizzato dalle quotate del settore IT che pesano per il 43 per cento contro un’esposizione al comparto sanitario che non arriva neppure al 9 per cento.

Da ciò si deduce che sono le differenze settoriali enormi a causare i forti differenziali di rendimento tra il Nasdaq e il Dow Jones da inizio anno ad oggi.

Per farla molto breve, essendo i titoli del settore tech egemoni sul Nasdaq e poichè il comparto tecnologico è in ritracciamento oramai da mesi, è ovvio che l’indice Nasdaq registri un rendimento molto più contenuto rispetto a quello degli altri panieri della borsa Usa.

Questa è la situazione presente: e in futuro cosa può accadere? Lo vedremo assieme nel prossimo paragrafo.

Trading Online Nasdaq o Dow Jones?

Alla luce delle prestazioni degli ultimi mesi, è meglio investire sul Nasdaq o sul Dow Jones? Tanto per iniziare è bene evidenziare che, come nel caso di tante altre decisioni d’investimento top-down, la scelta dell’indice su cui posizionarsi è molto legata alla direzione del value rispetto a quella del growth. premesso questo, le previsioni per i prossimi mesi convergono sulla prosecuzione del trend in atto. In poche parole ci sono ottime probabilità che l’indice Dow Jones continui a battere il Nasdaq. Tale scenario è tanto più probabile quanto più le azioni value e i titoli da dividendo continueranno a mantenere un forte appeal.

Secondo i trader che sono soliti operare sugli indici di borsa, il trend in atto dovrebbe restare inalterato fino a fine anno anche perchè, come insegna la storia, molto spesso la vendita di titoli in perdita fiscale spinge i ribassisti a puntare su una ulteriore sottoperformarmance nelle ultime settimane dell’anno. Del resto se fino ad oggi il trend ha visto il Dow Jones battere sistematicamente il Nasdaq è bene difficile che ci possano essere cambiamenti nell’ultima parte dell’anno.

Quindi se si tratta di scegliere se fare trading online sul Nasdaq o sul Dow Jones, va tenuto in considerazione che il forte peso di settori come Health Care, Financials e Industrials e lo scarso peso di settori come I.T. e Communication Services nel Dow Jones, rappresentano una ragione concreta per sfruttare il rimbalzo del trade value versus growth.

Chi volesse fare trading sul Dow Jones può usare lo strumento dei CFD: scegliendo il broker eToro (qui il sito ufficiale) si può avere la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per fare pratica senza rischi.

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