Molti trader si interrogano circa l’opportunità o meno di investire in azioni Nvidia nonostante il rialzo molto forte che il colosso dell’intelligenza artificiale ha registrato. C’è ancora spazio per un apprezzamento del titolo oppure la corsa sta per arrivare al capolinea? C’è un aspetto del trend di crescita delle azioni Nvidia che solo i più assidui followers del titolo sembrano aver compreso: dopo mesi di ininterrotto apprezzamento, il livello di market cap delle azioni Nvidia è arrivato ad oltre 3,4 mila miliardi di dollari posizionando il colosso dell’AI alle spalle di giganti come Microsoft o Apple nella classifica mondiale dei titoli a più ampia capitalizzazione di mercato. In realtà non si tratta solo di questo perchè la verità è che l’attuale capitalizzazione di mercato di Nvidia è ad un passo dall’essere pari a quella di tutto l’indice Nikkei.
Un record da capogiro che, come messo in evidenza in più occasioni su questo sito, non è escluso che possa dare alla testa soprattutto a quei trader che, galvanizzati dai profitti, perdono di vista il contatto con la realtà. Il punto è che le crescite infinite in borsa non esistono e che, prima o poi, scatta sempre la necessità di un riequilibrio. Uno scenario simile praticamente non sarebbe un problema perchè si può sempre cavalcare il ribasso attraverso strumenti derivati come i CFD che permettono di fare short trading. Tutti i broker più popolari al mondo consentono ovviamente di fare CFD trading con le azioni Nvidia.
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Sui mercati l’appeal per le azioni Nvidia è ancora molto forte
In borsa è tutta una questione di appeal nel senso che finchè esso resta alto e quindi il sentiment resta ottimista, lo spazio per una crescita è garantito. Ebbene, secondo un recente sondaggio che è stato condotto da Bank of America, i cosiddetti Magnifici Sette del Nasdaq ossia Nvidia, Apple, Microsoft Amazon, Alphabet, Tesla e Meta continuano ad essere al top nella classifica dell’appeal presso i trader.
Attenzione però ai segnali che arrivano dal mercato perchè il cosiddetto tasso di risposta (un parametro che ci permette di avere un metro dell’appeal) si è attestato a settembre al 43 per cento contro il 54 per cento di agosto. Qualcosa, quindi, sta cambiando non fosse altro per effetto delle modifiche introdotte dalla FED nella politica monetaria. Per la cronaca alle spalle delle Magnifiche Sette si collocano due asset molto diversi tra loro come
Da quello che abbiamo fin qui detto risulta evidente come un peso consistente nella direzione che le azioni Nvidia andranno a prendere sarà legato proprio alle mosse delle banche centrali.
Centrali le decisioni della FED sui tassi
Dopo mesi di attesa, la Federal Reserve nel board di settembre ha deciso di abbassare i tassi di riferimento di 50 punti base. Si è trattato del primo intervento della banca centrale americana. Le previsioni per i prossimi board indicano una precisa volontà di procedere con altri ribassi fino a quando il contesto macro consentirà questa politica.
Allargando l’orizzonte alle banche centrali di tutto il mondo, emerge come ben il 71 per cento dei più importanti istituti stia allentando la politica monetaria. Si tratta della percentuale più alta dai tempi dell’emergenza COVID-19 del 2020 ma soprattutto di una percentuale che è in linea con quella della crisi finanziaria e della recessione del 2001.
Proprio questo è il contesto che è necessario tenere presente prima di posizionarsi sulle azioni Nvidia. Come si può notare dal grafico in alto, le azioni Nvidia nell’ultimo mese sono salite del 24 per cento e da inizio anno del 180 per cento. Ottima anche la prestazione anno su anno con un secco +220 per cento. Fino a quando il contesto sarà favorevole le azioni Nvidia continueranno a salire anche se ad un ritmo più “umano” rispetto a quello degli ultimi mesi.
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