I prezzi dell’oro sono aumentati del 3 per cento dall’inizio dell’anno, superando la soglia dei 2700 dollari, mentre le incertezze politiche e commerciali ridefiniscono il panorama economico globale. Con l’insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, l’attenzione si concentra sulle sue possibili strategie tariffarie, inclusa la controversa tariffa universale del 10–20 per cento. Se attuate, queste politiche potrebbero sconvolgere i flussi commerciali globali, aumentare la volatilità economica e riaffermare il ruolo dell’oro come bene rifugio per eccellenza.
I mercati stanno già anticipando una raffica di ordini esecutivi, segno di rapidi cambiamenti strutturali di politica che potrebbero avere impatti significati non solo sul mercato americano ma anche a livello globale. Tutto ciò non fa altro che alimentare l’ansia da parte degli operatori, sentiment che è destinato a durare almeno fin quando non ci sarà maggiore chiarezza.
E’ proprio in questo contesto a brillare l’oro. Ovviamente per la felicità dei tanti trader che, oramai da tempo, hanno attivato posizioni bullish sull’oro anche attraverso strumenti derivati come i CFD che non richiedono il possesso reale del sottostante (avere oro fisico è un problema perchè solleva la questione della custodia).
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Perchè l’oro è il solo asset a trarre vantaggio dalla generalizzata incertezza dei mercati
Sono state proprio le recenti pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti che hanno messo in evidenza la forza attrattiva strategica dell’oro. I dati economici provenienti dagli Usa hanno delineato un quadro inflazionistico complesso, con le potenziali tariffe dell’amministrazione Trump che, per forza di cose, sono destinate ad aggravare ancora di più il contesto. Storicamente, l’oro si è sempre dimostrato una copertura affidabile contro l’inflazione e le incertezze politiche. Una telefonata amichevole tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping durante il weekend ha temporaneamente allentato i premi di rischio nei mercati asiatici, ma l’incombente rischio di una guerra commerciale sottolinea la persistente domanda di oro come bene rifugio, soprattutto nei mercati emergenti.
Il rischio per l’oro sembra essere orientato al rialzo. Le tensioni politiche e le incertezze commerciali creano terreno fertile per la volatilità. Gli investitori seguiranno con attenzione le prime azioni esecutive di Trump, che dovrebbero definire il tono delle dinamiche di mercato e la traiettoria dell’oro nelle prossime settimane.
Tutta questa situazione è per forza di cose destinata a mantenere molto alto l’appeal sul gold. Una prospettiva ideale per i trader che intendono speculare sul metallo giallo e che ora possono farlo ricorrendo a tanti strumenti derivati tra cui i CFD oro. Questi ultimi hanno il vantaggio di consentire una speculazione orientata sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading). I contratti per differenza, inoltre, sono strumenti a leva e ciò amplifica la portata della propria operazione (ma sale anche il livello di rischio). Nella tabella in basso sono riportati i migliori broker per fare trading sull’oro con i CFD.
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