Come attendersi dalle quotazioni del gas naturale da qui a fine anno? Come si muoveranno i prezzi di quell’asset che, stando alle sime diffuse a cavallo tra settembre e ottobre 2022 doveva essere il protagonista assoluto dei mercati ma che invece ha rimediato un pesante contrazione?
In effetti, tenendo conto di quello che è stato fin qui l’andamento del prezzo del gas naturale (-55 per cento la prestazione da inizio anno) viene spontaneo chiedersi se le quotazioni sono destinate a rilanciarsi oppure se il periodo negativo si allungherà ancora di più. Nel caso in cui si dovesse concretizzare il primo scenario, comprare ai prezzi attuali può significare aprire la strada ad un forte profitto. Nel caso caso, invece, diventa inutili farsi illusioni e la sola strategia da seguire è di tipo ribassista.
Parliamo di due direzioni di investimento e allora la domanda è spontanea: cosa è possibile trarre profitto dal un calo di valore (in questo caso del gas naturale)? Lo strumento attraverso il quale speculare al ribasso si chiama CFD ovvero contratti per differenza. Sicuramente in tanti ne hanno sentito parlare ma non in relazione al gas naturale.
Ebbene anche su questa materia prima si può speculare con i CFD solo che sono in pochi i broker a consentirlo. Per ottimizzare i tempi, abbiano individuato quello che dal nostro punto di vista è uno dei migliori broker CFD che offre esposizione sul gas naturale: Instaforex. Ne parleremo meglio dopo ma già ora puoi aprire un conto demo gratuito per conoscere più da vicino il broker che abbiamo scelto per fare trading sul gas naturale sfruttando le previsioni aggiornate.
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La particolarità del gas naturale
Il gas naturale è una miscela di idrocarburi leggeri che si trova in depositi sotterranei o sottomarini. È composto principalmente da metano (CH4), ma può contenere anche piccole quantità di altri idrocarburi come etano, propano, butano e tracce di gas inerti come azoto e anidride carbonica.
Questa materia prima così importanti nasce dalla decomposizione di materia organica sepolta nel terreno per milioni di anni. È estratto mediante pozzi di perforazione e successivamente trattato per rimuovere impurità come acqua, zolfo e altri contaminanti. Una volta trattato, il gas naturale può essere utilizzato per diverse applicazioni. La geografia del gas naturale è molto settorializzata. I più importanti paesi produttori al mondo di gas naturale sono: gli Stati Unit (al primo posto), la Russia, l’Iran e il Qatar. L’Europa è unicamente un paese importatore: fino a prima dell’invasione dell’Ucraina, dalla Russia e successivamente da altri paesi.
Proprio la situazione dipendenza dell’Europa aveva fatto ipotizzare lo scorso settembre che le quotazioni del gas naturale potessero schizzar, complice l’arrivo dell’inverno, dopo lo stop ai rapporti con la Russia. Ciò non è avvenuto anche perchè l’inverno è stato molto mite.
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Perchè le quotazioni del gas naturale sono crollate
Da inizio anno ad oggi, il prezzo del gas naturale è crollato del 55 per cento! Nessuno si poteva attendere una flessione così consistente. A determinare il crollo del gas naturale sono stati tutti una serie di fattori come: il rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali (che fa calare l’avversione al rischio), il citato clima mite, la generalizzata contrazione della domanda e l’incremento dell’offerta di gas naturale liquefatto da parte della Cina.
Tutti questi motivi assieme hanno spinto verso il basso il prezzo del gas naturale.
Cosa condiziona il prezzo del gas naturale
Sono molteplici i fattori che condizionano il prezzo del gas naturale. Ovviamente c’è la questione della domanda e dell’offerta, ma ci sono anche altre variabili come ad esempio:
- Le infrastrutture di trasporto: non è un mistero che l’efficienza delle infrastrutture di trasporto del gas naturale, come gasdotti e terminali di liquefazione del gas naturale (GNL), possono influire sul prezzo. Se l’infrastruttura è scarsa o inefficiente, il costo di trasporto può aumentare, influenzando i prezzi.
- I fattori stagionali: la domanda di gas naturale varia seconda delle stagioni. Durante i mesi invernali, la domanda di gas per il riscaldamento aumenta, portando a un possibile aumento dei prezzi. Al contrario, durante i mesi estivi, quando la domanda di riscaldamento è più bassa, i prezzi possono diminuire.
- I prezzi delle materie prime correlate: le quotazioni di petrolio greggio e carbone, possono influenzare il prezzo del gas naturale. Ad esempio, se i prezzi del petrolio aumentano, può aumentare anche la domanda di gas naturale come alternativa più economica.
- I fattori geopolitici: i conflitti o le tensioni regionali influenzano direttamente il prezzo del gas naturale
- Le condizioni meteorologiche: inverni rigidi o estati calde influenzano la domanda di gas naturale per il riscaldamento o il raffreddamento degli edifici.
Cosa potrà spingere al rialzo il prezzo del gas naturale?
Alla luce di quanto abbiamo detto in precedenza, quali potrebbero essere i fattori in grado di ridare spinta al gas naturale (ragionando ovviamente per ipotesi)?
Da punto di vista dell’analisi fondamentale, la situazione appare decisamente compromessa. Come hanno commentato alcuni analisti, per rilanciare le quotazioni del gas naturale sarebbe anzitutto necessaria una ripresa dell’industria globale, target difficile da raggiungere visto che a incombere ovunque è lo spettro della recessione. In particolare sarebbe necessario un rilancio dell’attività industriale cinese che, alla luce di quella che è la situazione attuale, sembra davvero improbabile.
Altro fattore è il clima. Con le temperature che nei prossimi mesi non potranno che salire, la ripresa del settore industriale potrebbe addirittura non essere sufficiente per controbilanciare la riduzione della domanda per consumi quotidiani. Insomma il quadro non è dei migliori anche perchè pensare che nei prossimi mesi i consumi domestici di gas possano essere sostenuti, è utopia.
Morale: le stime sull’andamento di medio termine del gas naturale non possono essere positive. E allora quali previsioni si possono tracciare?
Prezzo Gas Naturale previsioni 2023: ecco il punto
Alla luce del contesto attuale non è da escludere che il prezzo del gas naturale si possa appiattire sul supporto a 2 dollari ma anche provare a sfondare questo supporto arrivando fino a quota 1,75/1,8 dollari.
Considerando quelle che sono le quotazioni attuali del gas naturale non si intravedono segnali per una bull-run che parte dai ribassi. Se già questo recupero è improbabile figuriamoci un rilancio verso i valori di inizio anno a 4 dollari.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, però, il ribasso presto interrompersi. Infatti le quotazioni potrebbero stabilizzarsi sui 2 dollari oppure, superato questo supporto, potrebbero rilanciarsi a causa dei volumi di acquisto e quindi allontanarsi dai minimi pluriennali attuali. Con questa ipotesi potrebbero crearsi i presupposti per un rialzo nella forchetta tra 2,5 e i 3 dollari.
Attenzione però a pensare che una evoluzione simile possa essere il segnale di un cambio di rotta ossia di una vera e propria inversione di tendenza. In realtà sarebbe tutto frutto di movimenti tecnici finalizzati ad allentare la tensione in vista poi del diverso scenario di autunno.
Come sfruttare le previsioni gas naturale per fare trading con Instaforex
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