Il tanto atteso election day ha dato i suoi risultati, decretando la vittoria dell’ex presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Donald Trump. Ora non resta che osservare gli effetti sul preannunciato cambio di direzione, o cambio di passo, su vari aspetti di rilevanza internazionale, a cominciare dalle soluzioni negli scenari di conflitto.
Quello su cui vogliamo concentrarci in questo momento sono però gli effetti sui mercati finanziari, e in particolar modo le dovute considerazioni sui prodotti come gli ETF dedicati, creati appositamente per puntare sulla vittoria di uno o dell’altro candidato.
Ora che i giochi sono fatti, e sappiamo che il nuovo inquilino della Casa Bianca è il tycoon, cosa dobbiamo aspettarci sotto il profilo del rendimento di questi prodotti finanziari?
Cos’è e come funziona l’ETF “God bless America”
Questo ETF si rivolge a chi punta sulla rielezione di Donald Trump e che si aspetta quindi che determinati titoli traggano beneficio dal suo ritorno alla Casa Bianca.
Bloomberg spiega che l’ETF God bless America è “un fondo negoziato in borsa costituito negli Stati Uniti e finalizzato all’apprezzamento del capitale. L’ETF seleziona investimenti da un universo di titoli azionari quotati negli Stati Uniti con capitalizzazione di mercato pari almeno ad 1 miliardo di dollari, eliminando quelli che hanno enfatizzato l’attivismo politico di sinistra o liberale e le agende sociali a scapito dei rendimenti degli azionisti“.
Possiamo quindi affermare che si tratta di un ETF che scommette sul fatto che alcune aziende saranno penalizzate rispetto ad altre, in seguito al cambio di direzione atteso con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Tra le aziende che molto probabilmente non trarranno beneficio dalla guida repubblicana ad esempio quelle attente a tematiche sociali e sostenibili.
Gli ETF su scelte politiche NANC e KRUZ
I recenti ETF dedicati ciascuno allo scenario di vittoria di uno dei due candidati, Donald Trump e Kamala Harris, non sono gli unici prodotti finanziari collegati a scelte politiche.
Vi sono infatti altri ETF di questo tipo che sono stati lanciati in passato. Nel mese di febbraio per esempio, il gestore patrimoniale Subversive Capital Advisor, e la piattaforma Unusual Whales, hanno lanciato due ETF relativi al posizionamento sui mercati in base alle scelte politiche corrispondenti.
Stiamo parlando di Unusual Whales Subversive Democratic ETF (NANC) e Unusual Whales Subversive Republican ETF (KRUZ). Il primo riprende il nome dell’ex presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi, mentre il secondo si riferisce al senatore repubblicano Ted Cruz.
In questo caso abbiamo il primo ETF che scommette su aziende maggiormente selezionate dai legislatori di indirizzo democratico, e il secondo ETF che punta sulle società favorite dai Repubblicani, basandosi sulle comunicazioni obbligatorie rilasciate alla SEC degli Stati Uniti.
Sia l’uno che l’altro ETF in questione hanno commissioni dello 0,75%, e partono dal presupposto che i membri del Congresso Usa possano contare su un “pacchetto informazioni” al quale il pubblico retail non ha accesso, al netto dei tempi tecnici di circa 10-20 giorni che intercorrono tra l’investimento e la comunicazione al mercato.
Su quali azioni investire con la vittoria di Trump?
Se da una parte è chiaro che non possiamo sapere con assoluta certezza su quali azioni conviene investire all’indomani dell’esito delle elezioni presidenziali, che hanno decretato la vittoria di Donald Trump, dall’altra possiamo sicuramente partire da alcuni dati interessanti.
Possiamo infatti osservare la correlazione esistente tra investimenti finanziari e appartenenza politica. Ad esempio è emerso che le decisioni in fatto di investimenti degli esponenti politici sono spesso coerenti con il gruppo di appartenenza.
Vediamo quindi che gli esponenti democratici preferiscono aziende innovative e tecnologiche, oppure società con una forte impronta green, che scommettono su sostenibilità e tematiche ESG.
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I Repubblicani invece optano più di frequente per campioni della old economy, vale a dire finanza, energia, costruzioni e trasporti. Questi settori dovrebbero trarre beneficio dall’esito della tornata elettorale e dalla conseguente vittoria del candidato repubblicano, che dovrebbero esprimere un’azione politica basata sul taglio delle tasse e sulla deregulation.
Gabriel Debach, market analyst di eToro, ha messo in evidenza, a tal proposito, che “quest’anno l’ETF NANC ha registrato un impressionante +26,5%, superando KRUZ, che si è fermato a +13,88%. La differenza non è casuale: i democratici, attraverso NANC, hanno preferito posizionarsi in aziende tecnologiche e innovative come NVIDIA, Microsoft e Amazon, settori che hanno dominato il 2024 grazie alla domanda crescente per intelligenza artificiale e soluzioni digitali. Al contrario, i repubblicani rappresentati da KRUZ hanno privilegiato una diversificazione maggiore, mantenendo una forte esposizione su finanza ed energia, con posizioni importanti in JPMorgan e Chevron“.
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