Una bolla con dentro emoticon tech
La bolla dei titoli tech da rischio e occasione per tutti - BorsaInside

E’ la domanda che i trader di tutto il mondo si stanno ponendo oramai da alcuni giorni: il crollo delle azioni tech a Wall Street è davvero il segnale dell’esplosione della bolla dei titoli tecnologici? Ognuno ha la sua risposta e, come sempre avviene in questi casi, c’è chi guarda il bicchiere mezzo pieno e chi invece quello mezzo vuoto. Il fatto che neppure ieri il Nasdaq sia riuscito a rimbalzare dopo la il sell-off di giovedì aggiunge preoccupazione alla preoccupazione.

Il paniere dei titoli tech ha infatti perso lo 0,93 per cento scendendo a quota 17.181,72 punti con il risultato di diffondere ancora più preoccupazioni tra gli investitori. 1.000 miliardi di market cap bruciati in pochissimi giorni sono una ragione sufficiente per considerare un riposizionamento dei portafogli soprattutto se essi sono troppo esposti sulle azioni tecnologie. E’ questo il ragionamento più razionale che molti trader stanno facendo in queste ore. Altri, invece, stanno addirittura considerando l’ipotesi di tagliare in modo massiccio l’esposizione sui titoli tech proprio perchè il crollo potrebbe essere solo all’inizio e quindi è meglio vendere adesso prima che sia troppo tardi.

In entrambi i casi il tema è sempre lo stesso: è esplosa la bolla dei titoli tech?

Visto che nessuno ha una risposta sicura a questa domanda, vale la pena mutare approccio. Quello che ci chiediamo è se la bolla dei colossi tech fosse in realtà una grande occasione sia per le società coinvolte che per gli stessi investitori. Insomma visto che nessuno può dire con certezza se il crollo di Wall Street è il segnale di una bolla, facciamo del problema un’opportunità ragionando sulle occasioni che si potrebbero aprire.

I tre motivi per cui la bolla tech potrebbe essere un’occasione per tutti

Una bolla potrebbe essere un’occasione invece che una sciagura? Non ci sarebbe nulla di strano se dovesse esserlo anche perchè è risaputo che la stessa “crisi” rappresenta sempre un’opportunità. Nel caso dell’ipotizzata bolla dei titoli tech, le ragioni per cui essa sarebbe un’opportunità sono ben tre.

Tanto per iniziare c’è da evidenziare che di recente Nvidia ha lanciato il chip H200. Si tratta di una innovazione fondamentale che dovrebbe addirittura rivoluzionare le applicazioni IA grazie alla nuova tecnologia HBM3E. Il chip migliorerà le prestazioni di elaborazione dati e attirerà di certo un grande interessa da parte dei potenziali clienti. Insomma indietro non si torna e anche se dovesse esserci una bolla, oramai tutto il mondo della tecnologia è comunque destinato ad essere costantemente rivoluzionato grazie allo sviluppo dell’IA.

C’è poi da considerare che SK Hynix, fornitore di fondamentale importanza per la stessa Nvidia, ha registrato una domanda crescente per i chip HBM3E. La produzione di massa è già partita e proprio SK Hynix è oramai un player centrale nella catena di fornitura dell’intelligenza artificiale stessa. Anche in questo caso, quindi, il dado è tratto e indietro non è possibile tornare.

Fin ora abbiamo posto l’accento sui motivi tecnici per cui il settore dell’intelligenza artificiale, che sempre di più caratterizza il comparto tech tanto da essere quasi una cosa sola, è destinato a restare e a crescere “neutralizzando” i rischi derivati da una bolla.

Dal punto di vista più operativo, invece, è innegabile che le aspettative molto alte possano aver portato ad una sopravvalutazione dei titoli tech generando una spiccata volatilità. Assumendo come vero questo scenario, le quotate del settore (a partire da Nvidia) hanno la loro grande occasione per dimostrare di essere in grado di tenere il ritmo e quindi evitare che le attese del mercato possano essere ridimensionate.

La verità è che la sostenibilità a lungo termine del comparto dell’intelligenza artificiale sarà legata alla capacità dei player del settore di tradurre in fatti le attese del mercato. Questa sarà la sfida di tutti i prossimi mesi. Assumendo quest’ottica la bolla dei titoli tech oggi di nuovo tanto temuta, diventa una occasione.

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Anche per i trader la bolla dei titoli tech è occasione di investimento?

Fin ad ora abbiamo posto l’accento sui motivi per cui la bolla dei titoli tech può essere una grande sfida per le società del settore. In realtà, questa ipotesi, è un’occasione anche per i trader. E’ infatti risaputo che quando maggiore è la volatilità, tanto maggiori sono gli spazi per fare trading. Ovviamente salgono anche i rischi ma un buon trader è in grado di sfruttarli al meglio.

Per tradare azioni tech al rialzo o al ribasso si possono usare i CFD che sono lo strumento più speculativo per investire in azioni. I Contratti per Differenza sono disponibili sia sulle piattaforme dei broker come eToro che su quelle di banche come Fineco.

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