Non è un mistero che nell’ultimo anno l’ammontare dei dividendi staccati sulle borse mondiali sia profondamente aumentato. In questo contesto per così dire “generoso” le azioni italiane non solo non sfigurano ma sono tra quelle hanno remunerato meglio i loro azionisti. Ma quali sono le dimensioni del monte-dividendi 2024 e cosa attendersi per il futuro? A fare il punto su questa questione sono stati gli analisti di Janus Henderson nel loro report Global Dividend Index. L’analisi è focalizzata proprio sugli stacchi di dividendi globali nel corso del secondo trimestre 2024. Stando ai calcoli degli analisti, le cedole hanno raggiunto quota 606,1 miliardi di dollari, con un rialzo dell’8,2 per cento. Si tratta di un ammontare impressionante come impressionante è il dato specifico italiano: 16 miliardi di euro di dividendi nel secondo trimestre 2024 grazie soprattutto al boom delle cedole delle banche.
L’analisi di Janus è stata condotta tra le 1.200 aziende più capitalizzate al mondo. Vero è che anche le aziende con market cap limitata possono staccare il dividendo, tuttavia il campione degli analisti è rappresentativo del 90 per cento del totale dei dividendi mondiali e quindi può essere ritenuto molto affidabile.
Ma vediamo più nel dettaglio i punti toccati dal report Global Dividend Index. Ricordiamo che per investire in azioni ad alto dividendo si può operare sia direttamente comprando titoli che in modo derivato con i CFD.
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Dividendi mondiali 2024: i dati del secondo trimestre 2024
Su base nominale nel secondo trimestre 2024 le cedole pagate sono cresciute del 5,8 per cento raggiungendo, come detto, quota 601,1 miliardi di dollari. Si tratta di un vero e proprio record storico.
Un boom di questa portata (ancora più palese se si considera la base sottostante) ha una spiegazione ben precisa. I dividendi 2024 sono cresciuti perchè per la prima volta nella loro storia Meta e Alphabet hanno remunerato i loro azionisti. Ad ogni modo nel report è evidenziato come il 92 per cento delle società abbia distribuito dividendi uguali o superiori su base annua. Non solo ma un settore su tre ha messo a segno una crescita sottostante a doppia cifra ed appena tre settori in tutto hanno registrato un calo.
Insomma siamo in una fase d’oro dei dividendi e non ci sono motivi per non pensare che il trend fin qui emerso possa proseguire anche nei prossimi trimestri.
Del resto come ha affermato Jane Shoemake, Client Portfolio Manager del Global Equity Income team di Janus Henderson, proprio il fatto che i colossi tech abbiano iniziato a pagare cedole (oltre alle americane Meta e Alphabet anche la cinese Alibaba ha iniziato a far felici i suoi azionisti) dovrebbeD portare i dividendi globali 2024 (ossia quelli riferiti all’intero anno) a crescere dell’1,1 per cento.
Quali sono le azioni con i dividendi in maggior aumento
Il rialzo dei dividendi globali messo a fuoco dall’analisi di Janus è, appunto, un dato complessivo. Ci sono poi varie sfumature a livello geografico ossia ci sono alcuni mercati azionari che hanno fatto registrare un aumento maggiore dei dividendi e altri che si sono dovuti accontentare di performance più contenute.
A Wall Street i dividendi hanno segnato un aumento dell’8,6 per cento ma questo rialzo, come facilmente intuibile, è avvenuto grazie all’arrivo delle prime cedole di Meta e Alphabet. Il peso delle cedole dei due colossi tech sul balzo complessivo dei dividendi delle azioni americane è enorme: ben il 40 per cento. Praticamente, fatte le dovute proporzioni, con i dividendi si è verificata la stessa cosa avvenuta sull’S&P500 che si è gonfiato tantissimo grazie al rally delle Magnifiche 7 (tra cui ci sono Meta e Google).
Anche ai dividendi delle borse europee è andata molto bene visto che le cedole hanno segnato un aumento del 7,7 per cento attestandosi a quota 204,6 miliardi di dollari. A livello nazionale i paesi che hanno fatto meglio sono stati Francia, Svizzera, Spagna e l’Italia. Anche il dato europeo merita però un appunto. I dividendi delle borse europee sono schizzati grazie al boom delle cedole delle banche. Esse, a loro volta, si sono gonfiate grazie all’aumento dei tassi di interesse.
In Italia, i dividendi del secondo trimestre hanno segnato un rialzo del 26,4 per cento su base sottostante, attestandosi a quota 17,2 miliardi di dollari (16,0 miliardi di euro). Per le azioni italiane è stato record storico di dividendi. Mai così in alto.
Spostandoci ai mercati azionari asiatici, la borsa del Giappone ha centrato un nuovo record di dividendi in yen mentre l’ammontare è rimasto costante sulla borsa di Hong Kong.
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Le previsioni sui prossimi mesi 2024
Come anticipato in precedenza, nel report di Janus c’è anche un riferimento alle prospettive per i prossimi trimestri. Secondo gli analisti il 2024 si dovrebbe chiudere con una crescita della base sottostante del 6,4 per cento a quota 1,74 trilioni di dollari e con un aumento del nominale atteso del 4,7 per cento. Entrambe le stime sono migliorative rispetto a quelle precedenti (+5 per cento e +3,9 per cento).
Insomma non solo i dividendi delle azioni globali hanno archiviato un trimestre da record ma tutto lascia intendere che l’intero anno sia destinato ad entrare nella storia.
Cosa possono fare gli investitori dinanzi a questi dati? Una strategia sempre valida è quella di inserire in portafoglio azioni che staccano cedole in progressivo aumento nel corso degli anni. Su questi titoli si può operare sia con broker come eToro che con banche come Fineco.
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