
Da inizio anno le azioni Tesla sono in caduta libera avendo perso oltre il 44 per cento del loro valore. Il titolo di Musk resta in verde nel raffronto anno su anno (+22 per cento), tuttavia sono in tanti a sospettare che il legame troppo stretto con Trump si sia rivelando un boomerang.
In una fase in cui il titolo continua a soffrire, in tanti sembrano essersi dimenticati di un catalizzatore che in un futuro neppure troppo lontano potrebbe pesare tantissimo: il potenziale ottimo posizionamento della quotata sul mercato dei robotaxi. Si tratta di un settore che, secondo Brett Winton di Ark Invest, potrebbe valere trilioni di dollari. Dimensioni potenziali che sembrano suggerire solo una cosa: oggi Tesla crolla ma domani potrebbe avere un asso nella manica capace di generare una forte risalita.
Tesla e la rivoluzione dei robotaxi: un mercato da 10 trilioni di dollari
L’era dei robotaxi è alle porte e Tesla è pronta a dominare un mercato dal valore stimato di 10 trilioni di dollari. L’intelligenza artificiale sta trasformando ogni settore e il trasporto autonomo è tra le innovazioni più rivoluzionarie. Ogni giorno, i veicoli a guida autonoma diventano più sicuri, più sofisticati e più economici da gestire. Chi conquisterà questa nuova frontiera tecnologica avrà accesso a un’opportunità senza precedenti.
La sfida per il primato: Tesla VS Waymo
Attualmente, Waymo, controllata da Alphabet, sembra avere un leggero vantaggio grazie ai suoi robotaxi operativi a San Francisco, Phoenix e Los Angeles. Tuttavia, Tesla è pronta a scardinare lo status quo. La chiave per il successo sarà la capacità di offrire il maggior numero di corse sicure ed economiche, convincendo i clienti a preferire i robotaxi alle alternative tradizionali.
Uno degli aspetti fondamentali per l’adozione su larga scala dei robotaxi è la sicurezza. Al momento, Waymo registra circa 400.000 miglia senza incidenti segnalati, mentre Tesla è a quota 10.000 miglia per incidente. Ma il progresso tecnologico è vertiginoso: Tesla prevede di raggiungere le 700.000 miglia senza incidenti entro ottobre, superando sia Waymo che il tasso medio di incidenti dei veicoli guidati da esseri umani negli Stati Uniti.
Il fattore prezzo: Tesla vince la corsa al ribasso
Oltre alla sicurezza, il prezzo è l’altro grande fattore determinante. Il costo per miglio di un robotaxi sarà decisivo per l’adozione di massa: quando si scenderà a 0,25 dollari per miglio, il mercato globale del trasporto autonomo raggiungerà i 10 trilioni di dollari.
Waymo dipende da fornitori esterni, come Hyundai, per i suoi veicoli e utilizza costosi sensori LiDAR. Tesla, invece, ha un vantaggio chiave: produce autonomamente le proprie auto ed evita la tecnologia LiDAR, basandosi esclusivamente su telecamere e intelligenza artificiale. Questo approccio integrato verticalmente consente a Tesla di abbattere i costi di produzione e di manutenzione, garantendo tariffe più competitive per i clienti.
Il futuro di Tesla sono i roboraxi?
Tutto quello che abbiamo detto facendo riferimento all’analisi di Winton potrebbe sembrare fantascienza? Ebbene non lo è perchè i robotaxi sono già su strada e, con il continuo miglioramento della sicurezza e la riduzione dei costi, il loro impatto sarà dirompente. Tesla, con la sua capacità produttiva e la velocità di innovazione, è in pole position per guidare questa rivoluzione.
Le implicazioni economiche e sociali saranno enormi: i trasporti diventeranno più accessibili, il traffico potrà ridursi e nuove opportunità di business emergeranno. Il futuro della mobilità è autonomo, e Tesla è pronta a riscrivere le regole del gioco.
Inutile dire che una dinamica simile non può non condizionare l’andamento delle azioni Tesla. Il forte ribasso accumulato nei primi mesi del nuovo potrebbe quindi essere recuperato grazie proprio ai robotaxi.
In questa situazione i bassi prezzi attuali diventerebbero l’occasione per acquistare a sconto e prepararsi ad un futuro di crescita. Sempre che la stima di Ark Invest si dovesse realizzare.
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