tablet aperto sulla home di Google e grafico di borsa
Nessun rimbalzo per le azioni Alphabet ma analisti sono bullish - BorsaInside

Chi si attendeva un grande rimbalzo delle azioni Alphabet dopo il pesante sell-off di ieri è rimasto, almeno in parte, deluso. La casa madre di Google, reduce da una flessione del 5 per cento, non solo riesce neppure a muoversi in positivo ma anzi evidenzia una contrazione dell’1,33 per cento.

Tenendo conto anche di quello che è l’andamento generale di Wall Street, c’è come l’impressione che il tracollo dei titoli tech di neppure 24 ore fa possa non essere una partentesi isolata. In altri termini, forse è meglio prepararsi ad una fase di maggiore volatilità anche perchè stiamo parlando di titoli le cui quotazioni si erano gonfiate tantissimo negli ultimi mesi (forse troppo).

Tornando alle azioni Alphabet, non essendoci alcuna ripresa dopo il sell-off di ieri, la performance su base mensile non può che essere peggiorata. Come si può vedere chiaramente dai grafici, il valore di Alphabet nell’ultimo mese è ora più basso del 7 per cento (ma da inizio anno resta un ben verde del 25 per cento).

Questa la situazione grafica del titolo. Inutile dire che per gli investitori che sono a caccia di occasioni di ingresso a prezzi favorevoli, il crollo di Alphabet potrebbero essere un segnale molto attraente. Ma davvero è il momento giusto per comprare a prezzi più bassi oppure c’è la possibilità che i prezzi della quotata possano scendere ancora?

Per rispondere a queste domande è necessario analizzare la situazione del titolo anche tenendo conto delle valutazioni degli analisti.

Analisi azioni Alphabet dopo il crollo a Wall Street

La trimestrale di Alphabet non è stata affatto negativa visto che molti dei parametri del secondo trimestre 2024 hanno pure battuto le attese degli analisti. Giusto per dirne una, l’utile per azione della casa madre di Google è ammontato a 1,89 dollari mentre le stime puntavano su un EPS di 1,84 dollari.

Bene anche il fatturato che è salito a 84,74 miliardi di dollari battendo le attese ferme a 84,19 miliardi. L’utile netto è invece ammontato a 23,6 miliardi di dollari, evidenziando una dinamica positiva del 28 per cento su base annua ma soprattutto battendo le stime ferme a 22,9 miliardi di dollari.

In questo quadro decisamente positivo, la sola nota negativa potrebbe essere il fatturato da adv su YouTube che è si salito del 13 per cento anno su anno arrivando a quota 8,66 miliardi di dollari ma non ha raggiunto gli 8,93 miliardi attesi dal consensus.

Una nota negativa, invece, è arrivata dalla pubblicità su YouTube che, pur risultando in crescita del 13% rispetto all’anno precedente, si è fermata a 8,66 miliardi, al di sotto degli 8,93 miliardi che si aspettavano gli analisti.

Limitando l’analisi solo a questi dati, viene spontaneo chiedersi se il solo dato relativo a YouTube sia sufficiente per spiegare una simile contrazione dei valori. Ovviamente la risposta è negativa e infatti dietro al crollo delle azioni Alphabet ci potrebbe essere soprattutto la delusione per il fallimento delle trattative con società di cybersecurity Wiz. L’acquisizione avrebbe rappresentato la più grande operazione M&A di sempre di Alphabet che era pronta ad offrire 23 miliardi di dollari per rafforzare la sicurezza del Cloud. Invece nulla di fatto e ora Alphabet sarà costretta a procedere da sola investendo tantissime risorse. Tra l’altro proprio gli elevati investimenti previsti per i prossimi mesi e i prossimi anni potrebbero non essere stati interpretati con favore dal mercato in quanto troppo incidenti sui costi.

Ad ogni modo, nonostante il grande ribasso registrato ieri (e in prosecuzione oggi), la view degli analisti sul titolo resta positiva. Secondo Thomas Monteiro, capo degli analisti di Investing.com, la trimestrale di Alphabet conferma che la casa-madre di Google ha le carte in regola per crescere. Per l’esperto anche le attività che non hanno brillato più di tanto nell’ultimo trimestre, hanno buone probabilità di riprendere a crescere. Insomma la flessione sarebbe quasi un incidente isolato.

Vediamo però adesso cosa pensano broker e banche d’affari che coprono il titolo.

La view sulle azioni Alphabet resta bullish

La stragrande maggioranza degli analisti la pensa proprio come Monteiro in merito al crollo di Alphabet. Considerando un totale di 61 analisti con valutazione attiva, 49 vantano rating buy e 12 sono hold/neutral. Non c’è un solo rating sell sulle azioni Alphabet. Per nessun esperto, quindi, le azioni Google sono da vendere. Facendo una sintesi, si potrebbe assumere in outperform il rating medio su Alphabet.

Molto interessante anche il prezzo obiettivo medio espresso dai 61 analisti che coprono il titolo che è pari a 195,14 dollari. Rispetto al valore delle azioni il giorno precedente a quello del crollo, il potenziale di upside è del 7,34 per cento. Con il sell-off di ieri e la prosecuzione del calo in atto oggi, questa percentuale sale ancora. Ciò significa che è ancora più conveniente comprare azioni Alphabet. Di conseguenza il crollo di ieri diventa occasione per entrare sul titolo.

Chi volesse farlo può operare sempre sia con broker come eToro che con banche come Fineco.

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