trader alle prese con dubbi
Fase attuale di incertezza per i mercati finanziari - Borsainside

E’ una fase molto particolare quella che i mercati finanziari globali stanno attraversando e non sempre è facile decifrare quello che avviene e, soprattutto, quello che potrà accadere prossimamente.

Restiamo però ai fatti. La seduta di ieri dei mercati finanziari è stata positiva tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Vero è che i mercati erano reduci da un’Ottava chiusa in ribasso, tuttavia l’avanzamento di ieri è comunque il segno che a prevalere non è il sentiment negativo e questo è fondamentale tenendo conto della “particolarità” del mese di settembre.

Il rialzo di ieri è avvenuto nonostante continuano ad esserci ancora diversi fattori di incertezza a partire all’aumento del costo dell’energia e fino ad arrivare ai tassi di interesse e alla volatilità (la quale, però, lato trader, ha il merito di creare le migliori occasioni di investimento).

L’impressione che si potrebbe avere guardando la prestazione di ieri delle borse globali è che il mercato stia anticipando buone notizie provenienti da Francoforte. La probabilità che la Banca Centrale Europea (BCE) possa decidere di bloccare l’aumento dei tassi nella riunione del prossimo 14 settembre è ora stimata al 60 per cento mentre per la Federal Reserve (FED), che si riunirà il 20 settembre, le probabilità superano arrivano addirittura al 90 per cento. In pratica è quasi assodato che i tassi FED resteranno fermi nella riunione del Fomc di settembre (per approfondire si rimanda a: Riunioni BCE e FED settembre 2023: cosa decideranno? Ecco le previsioni).

Oltre agli orientamenti di politica monetaria, un altro elemento di preoccupazione è l’andamento della quotazione petrolio con il WTI che ha registrato un aumento del 20 per cento negli ultimi 3 mesi, con prospettive di ulteriore rialzo come messo in evidenza dalle previsioni petrolio 2023.

Sempre restando tra le materie prime, va rilevato come anche il prezzo del gas sia aumentato a causa degli scioperi in Australia, paese che è uno fonte importante di forniture energetiche per l’Europa molto importante dopo il blocco delle relazioni con la Russia. Non è da escludere che con il rialzo dei prezzi del greggio ci possa essere un aumento anche dell’inflazione dell’Eurozona il che sarebbe un problema di non poco conto.

La situazione degli Stati Uniti, paese completamente indipendente dal punto di vista energetico, la situazione è nettamente diversa rispetto a quella dell’area Euro. Il trend dei tassi di interesse, infatti, sembra orientato al ribasso. C’è un market mover molto importante da cui si potranno fare interessanti deduzioni in merito alle future prossime intenzioni della FED: si tratta del sull’inflazione negli Stati Uniti che verrà pubblicato il 14 settembre prossimo e che sarà attentamente seguito dai mercati, in quanto cercano segnali di un possibile rallentamento verso l’obiettivo del 2 per cento fissato dalla Fed.

Sempre restando sui mercati internazionali, segnali molto interessanti sembrano arrivare dal fronte IPO (per la verità in crisi oramai dal 2022).

SoftBank ha annunciato un aumento della fascia di prezzo per l’IPO della sua controllata Arm, prevista per il 13 settembre. Stando alle indicazioni degli investitori questa IPO dovrebbe essere la sia la più grande dell’anno, con una capitalizzazione che supererà i 50 miliardi di dollari. Una valutazione simile riflette le aspettative di crescita del settore, in particolare nell’ambito dei chip per data center e dell’Intelligenza Artificiale, e indica un contesto positivo per l’industria tecnologica, che da diversi mesi è in una fase toro.

Tra l’altro il sentiment positivo riguarda anche Borsa Italiana con l’indice Euronext Growth Milan che include le PMI ad alto potenziale di crescita e in cui il settore tecnologico è molto rappresentato, che si è mostrato molto dinamico.

Cosa sta succedendo su Borsa Italiana?

E per quello che riguarda l’Italia, cosa sta succedendo nella nostra Piazza Affari? La questione che più di tutte ha animato il dibattito tra gli analisti e le preoccupazioni tra gli investitori, è quella relativa alla tassazione sugli extraprofitti delle banche. Ebbene su questo fronte caldo ci sono delle novità interessanti: i tecnici del servizio bilancio del Senato italiano avrebbero addirittura sollevato dubbi sulla costituzionalità della tassa sugli extraprofitti bancari proposta dal governo. Ricordiamo che la norma prevede un’aliquota del 40 per cento sul margine di interesse delle banche con sede in Italia che eccede del 5 per cento il margine di interesse del 2022.

L’effetto della notizia è stato immediato con i titoli del settore bancario che sono tornati a salire. E poichè il Ftse Mib è pieno zeppo di quotate del banking, non c’è da stupirsi se ieri il principale indice azionario di Borsa Italiana ha chiuso in verde.

Per quello che invece riguarda la seduta di oggi, le quotate da tenere sotto occhio sono quelle del settore petrolifero. Eni, Saipem e Tenaris, infatti, potrebbero segnare variazioni di prezzo interessanti visto che proprio oggi l’OPEC e l’EIA pubblicheranno il loro outlook sul mercato del petrolio. Tra l’alto oggi a Piazza Affari è anche un giorno di delisting: a dire addio al mercato azionario saranno KI Group e Sebino.

Come investire sui mercati finanziari globali da una sola piattaforma

Nei paragrafi precedenti abbiamo fatto riferimento a borse di tutto il mondo. La domanda viene spontanea: c’è un modo per investire su tutti questi mercati da una sola piattaforma e quindi senza sprecare tempo. La risposta è affermativa perchè oggi ci sono broker che consentono di esporti su migliaia e migliaia di asset (tra cui gli indici di borsa) da un solo account e a condizioni molto vantaggiose per quello che riguarda le commissioni.

Tra i migliori broker che si possono usare per operare sui mercati finanziari ci sono:

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