Nelle ultime settimane l’oro ha mostrato un certo appeal. Dopo essere stato in ombra per mesi interi (lasciando stupiti tutti coloro i quali ipotizzavano un rialzo dovuto alla natura di bene rifugio), il prezzo del gold ha registrato un certo dinamismo. Come si può vedere dal grafico in basso, ieri l’oro ha raggiunto quota 1725 dollari l’oncia, mettendo una certa distanza con i minimi che erano stati toccati il 26 settembre scorso a quota 1636 dollari. Questa mattina il prezzo del gold appare attestato in area 1710 dollari, in calo rispetto alla performance di 24 ore fa.
Da un lato, quindi, si è in presenza di una evidente ripartenza rispetto al trend dell’ultimo periodo ma dall’altro non sembrano esserci sufficienti segnali per parlare di deciso cambio di rotta in senso rialzista. Insomma l’oro non scende più ma, almeno per adesso, non sembra spiccare il volo. E allora come fare per capire quando sarà il momento di comprare oro?
Questa è la domanda a cui tutti i trader che sono soliti investire in oro vorrebbero dare una risposta. Nei prossimi paragrafi forniremo una serie di spunti che possono essere di aiuto. Prima di addentrarci nel discorso ricordiamo ai lettori che per speculare sul gold non è per forza necessario comprare oro fisico. Il possesso del gold implica anche la necessità di provvedere alla sua custodia. Viceversa con strumenti derivati come i CFD non si pongono questi problemi. I Contratti per Differenza riflettono l’andamento del prezzo dell’oro senza implicarne il possesso fisico. Per imparare a fare trading con i CFD sull’oro si può usare la demo gratuita da 100 mila euro che viene offerta dal broker eToro.
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Il rialzo del prezzo dell’oro è nelle mani della FED
Per capire quando sarà il momento per comprare oro è necessario guardare alle mosse della Federal Reserve. Se nei giorni scorsi il valore dell’oro è cresciuto è stato perchè tra gli analisti si è molto parlato della possibilità che la FED riducesse la sua aggressività monetaria. La pubblicazione di alcuni dati macro Usa negativi (da un punto di vista economico), ha aperto la porta all’ipotesi di una svolta moderata da parte della banche centrale Usa.
Questo è un chiaro segnale di quello che potrebbe accadere nel caso in cui se la FED decidesse di passare ad una politica accomodante. Del resto l’oro aveva raggiunto i suoi massimi a fine marzo (2050 dollari l’oncia) quando la FED non aveva ancora deciso di incrementare il costo del denaro al ritmo che successivamente si è imposto. Successivamente Jerome Powell ha attuato la svolta che ha portato il valore dell’oro a scendere progressivamente.
Ciò induce ad una conclusione ben precisa: servono rendimenti più bassi e un dollaro meno forte per poter permettere all’oro di risalire con costanza. In sintesi è necessario che la Banca Centrale Usa diventi più accomodante.
La domanda da porsi diventa quindi: ci sono segnali che la FED possa cambiare rotta. La risposta, purtroppo, è no. L’inflazione continua a restare su livelli molto alti e per provare a contenerla le banche centrali (sia la FED che la BCE) stanno provando a raffreddare l’economia.
Secondo Ned Naylor-Leyland, head of strategy gold and silver di Jupiter Am, il rialzo dei tassi da parte della FED starebbe innescando un atterraggio duro. Ciò potrebbe essere un vantaggio per il gold ma non nel breve termine. Si può ipotizzare che il prossimo anno, constatando la presenza di una recessione più dura del previsto, la Federal Reserve possa decidere di cambiare rotta e di allentare la politica monetaria. Una scenario simile contribuirebbe a dare una certa visibilità all’oro.
Rispendendo quindi alla domanda che dà il titolo al post: il momento migliore per comprare oro è quello in cui le banche centrali lasciano la politica monetaria aggressiva e optano per una svolta accomodante. Il timing di apertura delle posizioni, quindi, diventa la questione centrale.
Prezzo oro: quanto può salire con FED accomodante?
Ok la svolta accomodante della Federal Reserve, ma di quanto potrebbe salire il prezzo dell’oro con questo cambio di passo? Secondo Rupert Rowling, market analyst di Kinesis Money, il gold potrebbe tornare verso il picco di 2050 dollari che era stato toccato a marzo. Ciò confermerebbe l’esistenza di una correlazione inversa tra oro e dollaro. Adesso, però, scrive l’analista è necessario un rallentamento dei tassi per permettere al gold di risalire.
Insomma si torna al punto di partenza: se la FED cambia registro di politica monetaria, il prezzo dell’oro risale.
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