L’arrivo del 2025 si preannuncia come un periodo di grande incertezza e potenziale volatilità per i mercati finanziari, e gli occhi di investitori, analisti e osservatori economici di tutto il mondo sono puntati su un evento chiave: l’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti. Questo cambio di leadership porta inevitabilmente con sé grandi aspettative, incognite e potenziali impatti sull’economia globale.
L’eredità di Trump e le prospettive per i mercati
Donald Trump è noto per il suo approccio alle politiche economiche abbastanza deciso, infatti, durante il suo primo mandato (2017-2021) aveva scatenato reazioni significative sui mercati. I tagli alle tasse e l’allentamento della regolamentazione avevano favorito una fase di crescita economica. Ora, con il suo ritorno alla Casa Bianca, ci si aspetta un ripristino a politiche simili, con un’attenzione particolare al sostegno delle grandi imprese e alla promozione della competitività americana.
Maxim Manturov, Responsabile della ricerca sugli investimenti di Freedom24, afferma che: “Con il ritorno di Donald Trump alla presidenza, i mercati finanziari sono pronti per un potenziale rialzo guidato dalle aspettative di tagli alle tasse e ai tassi della Fed, dalla deregolamentazione e dall’attenzione alla redditività aziendale. È probabile che l’amministrazione Trump dia priorità alle politiche che favoriscono le grandi imprese, soprattutto in settori come la tecnologia, le banche e l’energia. Questo potrebbe portare dell’ottimismo nel mercato azionario, in quanto gli investitori si aspettano un aumento degli utili grazie alla riduzione delle aliquote fiscali sulle imprese e degli oneri normativi.
Ma le implicazioni economiche più ampie sono più complesse. Mentre alcuni settori potrebbero prosperare con le politiche di Trump, altri potrebbero incontrare delle difficoltà, soprattutto quelli che dipendono dal commercio internazionale. L’aumento delle tariffe e le possibili ritorsioni da parte di altri Paesi potrebbero interrompere le catene di approvvigionamento e aumentare i costi per le aziende che dipendono dalle importazioni. Questa incertezza indebolirebbe la fiducia degli investitori in alcuni settori, soprattutto quelli con una significativa esposizione ai mercati globali. Nel complesso, se da un lato ci si aspetta una forte reazione iniziale del mercato, dall’altro la performance duratura dipenderà dall’efficacia con cui Trump riuscirà ad attuare il suo programma economico di fronte alla potenziale opposizione politica.”
L’impatto delle politiche di Trump sul mercato globale
Guardando al 2025, possiamo aspettarci che i mercati azionari statunitensi rispondano positivamente nei primi mesi dell’amministrazione Trump. La promessa di una politica economica volta alla crescita potrebbe stimolare un forte rally iniziale. Tuttavia, il panorama globale richiede cautela.
L’inflazione è prevista al ribasso entro la fine dell’anno in corso e potrebbe facilitare la capacità della Federal Reserve di ridurre i tassi di interesse, scesi per tre volte nella seconda metà del 2024 e portati, il 18 dicembre scorso, al 4,50%, attenuando così l’effetto delle politiche fiscali espansive. Nel 2025 sono previsti solo due nuovi tagli, anziché i quattro inizialmente annunciati. Una decisione dettata dalla fiducia che la banca centrale ripone nei riguardi dell’economia e la sua capacità di sostenere una certa espansione nonostante le tensioni sul versante dei prezzi.
Il ritorno del magnate statunitense potrebbe anche riaccendere tensioni commerciali a livello mondiale. Se dovesse ripetere le politiche del primo mandato, settori come l’industria manifatturiera e le società con forti legami con le catene di approvvigionamento di tutto il pianeta potrebbero trovarsi in difficoltà. La spinosa questione dei dazi dipenderà dalle negoziazioni che il nuovo Presidente degli USA metterà a segno, infatti ha già annunciato che vuole ridurre la dipendenza dalle importazioni con dazi del 60% alla Cina e dal 10 al 20% sul resto del mondo. Un’imposizione elevata rallenterebbe la crescita del Paese e nel breve termine una tassa sui consumi.
D’altronde, gli investitori potrebbero anche trovare delle opportunità. Ad esempio, i titoli delle aziende che beneficiano della produzione locale o delle esportazioni verso mercati meno colpiti dalle tensioni potrebbero registrare delle performance positive.
I settori in crescita e i tagli alle tasse
Se si guardano le previsioni del Pil, nell’ultimo trimestre del 2024, il valore è cresciuto oltre le aspettative attestandosi al 3,1%. Uno slancio derivato da un deciso aumento della spesa dei consumatori fino al 3,7% e dalla notevole espansione delle esportazioni e degli investimenti aziendali.
Una forte crescita rispetto a quella globale e degli altri mercati sviluppati. L’aumento degli utili proviene maggiormente dai “Magnifici Sette” del tech e solo una minima parte dal resto del mercato. Inoltre, i titoli industriali ed energetici, in particolare quelli legati agli hyperscaler e alla domanda di energia richiesta dall’IA generativa, dovrebbero essere i favoriti.
Trump durante la sua campagna elettorale ha dichiarato di voler ulteriormente tagliare le tasse delle imprese: con l’aliquota fiscale societaria che dal 21% passerebbe al 15% per le aziende che producono negli Stati Uniti. Un obiettivo che si prospetta però molto costoso, di circa 600 miliardi di dollari, ma che potrebbe essere compensato dai tagli alla spesa e dalla revoca di alcune disposizioni dell’Inflation Reduction Act sull’energia pulita. Invece, è certa l’estensione degli sgravi fiscali sulle persone, precedentemente introdotta nel 2017 e in scadenza nel 2025, che si traduce in un aspetto positivo. Le politiche di deregolamentazione annunciate da Trump potrebbero avere un impatto molto potente, e favorevole al mercato azionario, soprattutto nel settore finanziario ed energetico.
Le opportunità e i rischi per il 2025
L’insediamento di Trump alla Casa Bianca rappresenta un momento cruciale per i mercati finanziari. Mentre alcuni settori potrebbero godere di un boom grazie a politiche che avvantaggiano le imprese, altri potrebbero dover affrontare sfide significative derivanti da cambiamenti normativi e tensioni geopolitiche.
Gli investitori devono quindi adottare un approccio bilanciato e informato, tenendo conto sia delle opportunità che dei rischi. Monitorare attentamente l’evoluzione delle politiche economiche e delle relazioni internazionali sarà fondamentale per navigare con successo nei mercati del 2025. Come sempre, diversificare il portafoglio, adottare una prospettiva a lungo termine e fare affidamento a broker di azioni esperti e professionali può aiutare a mitigare i rischi e a massimizzare i rendimenti.
Ad esempio per investire in vista dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca si possono usare queste piattaforme:
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