Il rischio recessione negli Stati Uniti è molto alto ed è quasi inevitabile che gli investitori inizino a correre ai ripari. Impostare la propria strategia trading in modo tale da anticipare gli eventi è una delle caratteristiche che distinguono l’investitore sul pezzo da quello che si lascia trascinare dalle situazioni.
In questo articolo forniremo una serie di spunti che possono essere di aiuto per capire come investire sul petrolio se gli Stati Uniti dovessero davvero finire in recessione. Concretamente rispondere a questo interrogativo significa tracciare delle stime sul possibile andamento del prezzo del petrolio domani se l’economia Usa dovesse piombare in recessione oggi.
Affrontare questo è più complicato di quello che si può ipotizzare. Il problema è che tra gli analisti non esiste convergenza di vedute sul rischio recessione in Usa. Per alcun esperti, il peggioramento del quadro macro è assodato mentre per altri non è detto che questo scenario sia inevitabile.
Secondo il punto di vista dell’amministratore delegato di JP Morgan Chase Jamie Dimon, gli Stati Uniti corrono il serio rischio di finire in recessione soprattutto se la Federal Reserve dovesse proseguire con il suo aumento dei tassi di interesse. Ragionando in termini di probabilità, Dimon ritiene che ci sia una possibilità su tre che gli Usa possano finire in recessione per 6-9 ma c’è anche la possibilità che il quadro possa essere addirittura peggiore. Il pessimismo “moderato” del numero uno di JP Morgan Chase è quasi nulla in confronto a quello dell’presidente della Federal Reserve Alan Blinder secondo il quale le probabilità di una recessione in Usa sono comprese tra il 50 e il 60 per cento. Un modo un pò contorto per ammettere che ci sono più possibilità che negli Stati Uniti si verifichi una recessione che probabilità che non si verifichi.
Alla luce di questa prospettiva, quali potrebbero essere le conseguenze sul prezzo del petrolio? Lo vedremo nel prossimo paragrafo.
Prima di approfondire questo tema, però, ricordiamo ai nostri lettori che con i CFD si può speculare sia sul rialzo del greggio (long) che sul ribasso (short). Fondamentale è curare la scelta del broker. Su Borsainside consigliamo spesso eToro (leggi qui le opinioni 2022 aggiornate) per un motivo semplice: con questa piattaforma è possibile avere subito e gratis la demo gratuita per esercitarsi.
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Prezzo petrolio previsioni: conseguenze in caso di recessione
Dal punto di vista teorico, il rialzo del prezzo del petrolio è spesso indicato come uno dei motivo alla base dello scoppio di una recessione. In realtà, però, i prezzi del greggio alti sono solo un elemento di innesco o uno dei fattori che determinano la spinta recessiva. In poche parole, il rally della quotazione petrolio, da solo non è un elemento sufficiente per far finire un’economia in recessione.
Premesso questo, quando scoppia una recessione, i prezzi del greggio potrebbero addirittura crollare. Senza andare troppo a ritroso, nel 2008, crisi finanziaria + recessione, i prezzi del greggio passarono dai 134 dollari al barile di giugno ai 39 dollari al barile nel febbraio 2009.
Ciò significa che, in linea di tendenza, i prezzi del petrolio tendono a scendere quando si verifica una recessione a meno che ci sia una mano esterna che impedisce questo movimento naturale. La manina potrebbe essere quella dell’OPEC…
Fermo restando i precedenti storici, una recessione adesso o nei prossimi mesi sarebbe comunque un fattore negativo anche alla luce del contesto generale visto che il mondo si stava appena riprendendo da due anni difficilissimi (covid19 e lockdown). Non occorre la sfera di cristallo per comprendere che una recessione in questo momento sposterebbe ancora più in avanti la ripresa economica determinando un livello di commercio più bassi e quindi minori movimenti globali e un calo della produzione.
Cosa fare, quindi? Sicuramente va preso atto di tutto questo senza però scordare che comunque una recessione è una parentesi che prima o poi si supera.
Tornando ai prezzi del greggio, sarà fondamentale capire se il ribasso che sarà determinato dalla recessione, verrà poi seguito da un rilancio dei prezzi o da un assestamento su livelli più bassi. In altre parole, alla fine della recessione, il prezzo del petrolio tornerà ad essere più vicino ai 100 dollari al barile o agli 80 dollari al barile?
Questa è la vera sfida su cui si gioca tutto. In entrambi i casi, comunque, ricordiamo che è possibile fare CFD trading sul petrolio da una sola piattaforma (+ demo gratuita) grazie al broker eToro.
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