Novembre sarà un mese ricco di spunti per chi vuole investire a Wall Street. Tra elezioni presidenziali e scelte di politica monetaria da parte della FED, gli spunti operativi di certo non mancheranno. E allora vediamo quali sono le previsioni per il nuovo mese tenendo conto anche delle indicazioni che arrivano dalla stagionalità.
Elezioni Usa in primo piano
Domani 5 novembre prenderanno il via le elezioni presidenziali americane. L’esito del voto è incerto anche se l’asticella pende decisamente a favore di Trump. E’ da almeno un mese che Wall Street (e di riflesso tutti i mercati globali) si sta preparando all’appuntamento riflettendo l’incertezza sul risultato in una maggiore volatilità. In un contesto in cui i sondaggi non sono chiari sul possibile vincitore, ecco che i trader hanno già emesso il loro verdetto: meglio orientarsi sui beni rifugio.
Secondo Michael Brown, Senior Research Strategist di Pepperstone London, a prescindere da chi vincerà, la maggiore o minore avversione al rischio sarà determinata dal livello di certezza del risultato. Una reazione “normale” visto che i mercati puntano sempre a cercare la certezza e se davvero il responso delle elezioni Usa 2024 dovesse essere chiaro, allora i trader che fin qui hanno preferito coprire il rischio legato proprio alle elezioni potrebbero sciogliere le loro posizioni e tornare in ballo.
Premesso questo, le previsioni sembrano suggerire la possibilità che i mercati azionari globali possano registrare una spiccata volatilità proprio nel corso delle ore di voto del 5 novembre replicando un atteggiamento molto simile a quello visto durante il referendum sulla Brexit e le elezioni statunitensi del 2016. Ora è vero che non sta scritto da nessuna parte che la storia sia destinata sempre a ripetersi, tuttavia il più recente andamento della borsa di Wall Street, ha rilevato non poche similitudini con quello che è avvenuto in passato.
Sulle elezioni Usa possono essere utili questi approfondimenti:
- Elezioni presidenziali Usa salveranno Wall Street nel terzo trimestre 2024? Ecco come investire
- Azioni big tech americane: 4 previsioni a seconda del risultato delle elezioni Usa
Tasi FED verso un nuovo ribasso nella riunione del 7 novembre?
Calendario alla mano, tutto il movimento che sarà generato dalle elazioni Usa non potrà non intersecarsi con l’altro grande catalizzatore di novembre della borsa Usa: la riunione di politica monetaria della FED. Secondo Saverio Berlinzani, Senior Analyst di ActivTrades, è palese che il tema centrale della prima di novembre sia la riunione FED di giovedì 7.
Le previsioni sono convergenti su un nuovo possibile ribasso dei tassi di riferimento più contenuto rispetto a quello operato nel board di settembre. Il costo del denaro dovrebbe calare di 25 punti base portando i FED Funds al 4.75 per cento. Secondo l’analista una decisione simile dovrebbe portare a maggiore volatilità su tutti i mercati globali a partire da quello delle valute. Attenzione però perchè non è neppure da escludere un ritorno del risk off che potrebbe portare ad una certa confusione sulle borse.
Tirando quindi le somme, la volatilità che potrebbe essere provocata da un esito poco chiaro delle elezioni presidenziali americane potrebbe andarsi ad affiancare a quella generata dal nuovo taglio del costo del denaro da parte della FED. Una “sommatoria di volatilità” potrebbe però avere anche un esito positivo almeno dal punto di vista operativo: i trader potrebbero avere maggiori occasioni di ingresso sui mercati. In tal caso più che comprare azioni (già si sprecano i report delle varie banche d’affari americane su quello che conviene fare a seconda dell’esito del voto) si può pensare di operare con strumenti derivati come i CFD che consentono di speculare al rialzo (long trading) o al ribasso (short trading) senza possesso del sottostante.
Piattaforme consigliate per fare trading su Wall Street
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Wall Street previsioni novembre 2024: cosa insegna la stagionalità
Dopo esserci occupati dei due grandi catalizzatori da considerare per investire su Wall Street a novembre, vediamo cosa dice la stagionalità.
La storia insegna che novembre è un mese tendenzialmente positivo per la borsa americana con gli indici che tendono a seguire la ripresa di ottobre. Focalizzando l’attenzione sugli archi temporali da 3 anni a 30 anni, l’indice S&P 500 si è sempre apprezzato nel mese di novembre evidenziando un numero di occorrenze superiore al 50 per cento per ognuno dei periodi analizzati. Da evidenziare che gli altri indici della borsa Usa, Nasdaq 100 e Dow Jones, essendo correlati con l’S&P 500, hanno fatto altrettanto.
Sull’andamento di Wall Street a novembre tendono ad impattare, accanto al ciclo stagionale, anche tutta una serie di psicologici e operativi a partire dall’ormai vicinanza alla fine dell’anno ad arrivare al cosiddetto Santa Claus Rally che inizia proprio nel mese di novembre allungandosi fino ai primi giorni di gennaio. Nella lunga storia di Wall Street, il Santa Claus Rally ha sempre portato con sè enormi aspettative di rialzo del mercato azionario.
Le previsioni basate sulla stagionalità sono si rilevanti ai fini della composizione di una strategia trading, tuttavia dovrebbero essere integrate anche con altri parametri sia di tipo tecnico che fondamentale. Nel caso specifico del mese di novembre 2024, è evidente che la tendenza che emerge dalla stagionalità debba anche tenere conto del fatto che si tratti di un mese “elettorale” e del contesto di politica monetaria in atto con la FED che, dopo aver rotto gli indugi nel board di settembre, ora è pronta ad effettuare altri tagli del costo del denaro sempre se l’inflazione dovesse consentirlo.
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