Nvidia (NVDA) ha riportato i risultati del quarto trimestre dopo la chiusura dei mercati di mercoledì, superando le aspettative degli analisti sia in termini di utili che di ricavi e fornendo una solida previsione per il primo trimestre.
Il titolo di Nvidia è sceso dell’1,5% nel pre-market di giovedì, mentre gli investitori elaboravano il rapporto.
I risultati di Nvidia arrivano mentre l’azienda si prepara ad affrontare possibili dazi del 25% sui chip importati negli Stati Uniti e il rischio di ulteriori restrizioni sulle esportazioni verso la Cina.
Il colosso dell’IA sta inoltre affrontando le conseguenze delle affermazioni secondo cui la startup cinese DeepSeek avrebbe sviluppato i suoi modelli di intelligenza artificiale utilizzando chip Nvidia meno potenti rispetto a quelli dei concorrenti statunitensi, sollevando dubbi sul fatto che le Big Tech stiano investendo eccessivamente nell’IA.
Nel trimestre, Nvidia ha registrato un utile per azione (EPS) di 0,89 dollari su un fatturato di 39,3 miliardi di dollari. Wall Street si aspettava un EPS di 0,84 dollari su ricavi per 38,2 miliardi di dollari. L’azienda prevede un fatturato di 43 miliardi di dollari per il primo trimestre, con un margine di errore del 2%, superando la stima degli analisti di 42,3 miliardi di dollari.
I ricavi del segmento data center hanno raggiunto i 35,6 miliardi di dollari, superando le previsioni di 34 miliardi di dollari per il trimestre.
- Utile per azione (EPS): 0,89 dollari rispetto alle previsioni di 0,84 dollari
- Ricavi totali: 39,3 miliardi di dollari contro i 38,2 miliardi previsti
- Previsione per il Q1: 43 miliardi di dollari, superiore ai 42,3 miliardi stimati
- Ricavi data center: 35,6 miliardi di dollari, superando le aspettative di 34 miliardi
- Ricavi gaming: in calo dell’11% a causa di vincoli di fornitura
“Abbiamo aumentato con successo la produzione su larga scala dei supercomputer AI Blackwell, raggiungendo miliardi di dollari di vendite già nel primo trimestre,” ha dichiarato il CEO Jensen Huang in un comunicato. “L’IA sta avanzando a velocità della luce, mentre l’IA agentica e l’IA fisica pongono le basi per la prossima ondata di rivoluzione nelle industrie più grandi.”
Secondo la CFO di Nvidia, Colette Kress, i fornitori di servizi cloud hanno rappresentato il 50% dei ricavi del segmento data center nel trimestre, risultato simile a quello del terzo trimestre.
La linea di chip Blackwell dell’azienda ha contribuito con miliardi di dollari alle vendite del trimestre, ha affermato Kress.
“Abbiamo registrato 11,0 miliardi di dollari di ricavi derivanti dall’architettura Blackwell nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2025, il più rapido lancio di prodotto nella storia della nostra azienda.”
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Ricavi settore gaming in calo
Tuttavia, i ricavi del settore gaming di Nvidia sono diminuiti dell’11% su base annua nel quarto trimestre, a causa di vincoli di fornitura sui suoi ultimi chip per il gaming.
Nvidia è il leader indiscusso dei chip per l’intelligenza artificiale, e non sembra destinata a perdere il primato nel breve periodo. I suoi chip sono invidiati in tutta la Silicon Valley e oltre, e i concorrenti sono ancora lontani dal colmare il divario in termini di prestazioni.
Le Big Tech Amazon (AMZN), Google (GOOG, GOOGL), Meta (META) e Microsoft (MSFT) stanno investendo miliardi di dollari nella costruzione dei loro data center per l’IA, e una parte significativa di questi investimenti finisce direttamente nelle casse di Nvidia.
Tuttavia, le azioni di queste stesse aziende stanno incontrando difficoltà nei primi mesi del 2025.
La capogruppo di Google, Alphabet, è scesa di oltre l’8% dall’inizio dell’anno, Amazon ha perso il 2,5%, Microsoft è in calo del 5,3% e Apple (AAPL) ha perso più del 4%. Meta è l’unica eccezione, con un aumento del 14% delle sue azioni.
Prospettive per Nvidia nel campo dell’intelligenza artificiale
Huang ha anche fatto riferimento alle preoccupazioni secondo cui i modelli di IA di DeepSeek, sviluppati con chip Nvidia meno potenti, ma comunque capaci di eguagliare le prestazioni dei principali modelli statunitensi, potrebbero ridurre le vendite di Nvidia.
“La domanda per Blackwell è straordinaria, mentre l’IA di ragionamento introduce una nuova legge di scala: aumentare la capacità di calcolo per l’addestramento rende i modelli più intelligenti e aumentare la capacità di calcolo per il pensiero a lungo termine migliora la qualità delle risposte,” ha affermato.
Nvidia si trova di fronte alla minaccia del presidente Donald Trump di imporre dazi del 25% sui chip importati negli Stati Uniti, il che potrebbe costringere l’azienda ad aumentare i prezzi o ad assorbire parte del costo dei dazi, riducendo i margini di profitto. Nvidia collabora con TSMC per la produzione dei suoi processori, molti dei quali vengono fabbricati a Taiwan.
Trump ha inoltre minacciato di introdurre ulteriori restrizioni sulle esportazioni di chip Nvidia destinati alla Cina, il che potrebbe ridurre i ricavi dell’azienda nella regione.
Wall Street ha anche sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto delle Big Tech come Amazon, Google, Microsoft e Meta, che stanno sviluppando i propri chip per l’intelligenza artificiale personalizzati anziché affidarsi a quelli di Nvidia. L’idea è che, se questi chip riuscissero a eguagliare le prestazioni di quelli di Nvidia, le aziende potrebbero ridurre la loro dipendenza dal colosso dei semiconduttori.
Tuttavia, l’analista di Morgan Stanley Research, Joseph Moore, ha messo in guardia dal sovrastimare il potenziale di questi ASIC (circuiti integrati specifici per applicazioni).
“Avendo esaminato 20-25 alternative a Nvidia nel corso degli anni, la maggior parte delle quali non ha ottenuto un’adozione significativa, abbiamo osservato inizialmente entusiasmo per prezzo e potenziali prestazioni, che ha portato a un’implementazione iniziale,” ha scritto Moore. “Poi, quasi sempre, si assiste a un ritorno a Nvidia, che dispone dell’ecosistema più maturo, mentre le alternative vengono accantonate, talvolta in modo definitivo.”
Finora, i chip di Google e Amazon sono stati le eccezioni a questa tendenza, ma Moore sostiene che Nvidia stia comunque guadagnando quote di mercato nello spazio dell’IA.
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