Ieri è stata una giornata alquanto movimentata per le azioni Tesla. La quotata di Musk è prima passata repentinamente da 257 dollari a 2,42 dollari per poi riuscire a bloccare il crollo in atto risalendo fino a quota 249 dollari. Un andamento a dir poco volatile che è stata innescato dalla pubblicazione dei dati sulle consegne di auto nel terzo trimestre.
In particolare, non appena i conti sono stati diffusi, le azioni Tesla sono andate a picco. Solo dopo il titolo ha invertito la discesa recuperando parte del rosso. Nell’after-hours il titolo Tesla evidenzia un ribasso di circa un punto percentuale e mezzo. Ma poteva andare molto peggio.
Di certo il forte dinamismo registrato ieri con i valori praticamente sulle montagne russe potrebbe avere un prolungamento anche nella seduta di borsa di oggi. Il punto è che quando c’è una situazioni di spiccata volatilità diventa anche difficile capire quale possa essere la direzione dei prezzi. Proprio per questa ragione andremo ad esaminare nel dettaglio i dati sulle vendite di Tesla (anche per provare a capire cosa al mercato non è piaciuto) ma faremo anche il punto sulle valutazioni degli analisti.
Una buona notizia però possiamo subito darla. Nonostante i dati non siano stati apprezzati dal mercato, gli esperti di Truist Securities hanno alzato il target price sulle azioni Tesla da 215 dollari a 236 dollari. Il verdetto di questi analisti è quindi chiaro: le azioni Tesla hanno un buon potenziale di upside rispetto a quelli che sono gli attuali prezzi. Un’indicazione interessante per chi già fa o è intenzionato a fare trading su questo titolo.
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Consegne auto Tesla sotto esame
Il focus dei trader è quindi sulle consegne di auto Tesla nel terzo trimestre 2024. Vediamo come è andata. Nonostante gli incentivi e i finanziamenti a basso costo, i dati sono risultati più bassi delle attese degli analisti.
Nel periodo compreso tra luglio e settembre il colosso dell’auto elettrica ha consegnato 462.890 veicoli con un aumento del 6,4 per cento rispetto al 2023 ma sotto le attese degli analisti che puntavano su consegne per quasi 470 mila unità. Quindi nonostante gli incentivi e i finanziamenti a basso costo, i dati sono risultati più bassi delle previsioni. Inutile dire che questa indicazione non può essere piaciuta al mercato e infatti, non appena il comunicato è stato diffuso, le azioni Tesla sono andate a picco.
Alla luce dell’aggiornamento del terzo trimestre 2024, per raggiungere l’obiettivo di 1,81 milioni di veicoli consegnati nel 2023, Tesla dovrò riuscire a vendere nell’ultimo trimestre oltre 516 mila euro. Si tratta di un target per nulla semplice.
Per quello che riguarda i singoli modelli, la Model 3 e la Model Y sono stati i più prodotti e i più consegnati nel terzo trimestre 2024 con, rispettivamente, 443.668 e 439.975 veicoli. Gli altri modelli, invece, hanno realizzato un totale di 22.915 vendite contro una produzione di 26.128 unità.
Accanto ai veicoli, Tesla ha anche consegnato 6,9 GWh di prodotti per l’accumulo di energia.
Questi, in sintesi, i dati sulle consegne di Tesla nel terzo trimestre 2024.
Cosa fare con le azioni Tesla? Obiettivi di prezzo e fattori di visibilità
Nonostante i dati poco brillanti sulle vendite di auto, gli analisti di Truist Securities hanno deciso di alzare il target price a 236 dollari confermando la valutazione hold. Secondo gli esperti, quindi, le azioni Tesla non sono da comprare ma solo da mantenere fermo restando che hanno un bel margine di rialzo.
Nel report si evidenzia il fatto che le stime di utile per azione di Tesla siano state solo leggermente modificato per tenere conto dell’equilibrio tra prezzi medi di vendita lievemente più alti e benefici di cambio. Il nuovo target price di 236 dollari è frutto dell’analisi del flusso di cassa scontato (DCF) che ora ingloba i tassi di interesse più bassi. Al tempo stesso la valutazione aggiornata riflette i più recenti dati finanziari di Tesla, la performance della quotata e le condizioni generali di un mercato, come quello dell’auto elettrica, che è sempre più ipercompetitivo.
Ma perchè gli analisti di Truist Securities, pur decidendo di incrementare il target price su Tesla, hanno preferito lasciare il rating a hold denotando quindi una view prudenziale? In pratica pur riconoscendo la performance costante delle consegne, il posizionamento su Tesla, almeno per adesso, non può ancora migliorare perchè il quadro continua ad essere incerto.
Archiviati i dati sulle consegne nel terzo trimestre 2024, ora l’attenzione degli investitori si sposterà al prossimo 10 ottobre quando Tesla dovrebbe presentare il nuovo Robotaxi. In quella circostanza è possibile che vengano anche forniti degli aggiornamenti sulla piattaforma next-gen e sullo sviluppo della guida autonoma.
L’appuntamento del 10 ottobre prossimo può offrire una buona visibilità al titolo che, a sua volta, si traduce in più occasioni operative per i trader. Per fare trading sulle azioni Tesla possono essere usati i CFD che hanno il vantaggio della leva. Tali strumenti derivati sono disponibili sulle piattaforme di broker come eToro e IQ Option ma anche su quelle di banche come Fineco.
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Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il fatto che le azioni Tesla sia schiacciate sotto quota 250 dollari potrebbe spingere i prezzi fino all’area compresa tra 232 e 233 dollari. Ovviamente uno scenario di questo tipo sarebbe possibile se i valori dovessero scendere ancora. I massimi annui di Tesla sono in area 265 dollari e risalgono a luglio. L’appuntamento del 10 ottobre potrebbe consentire al titolo di risalire fino a questo livello superato il quale si aprirebbe poi la strada verso i 275 dollari. Staremo a vedere.
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