Tesla ha aperto nel peggiore dei modi il 2023. Chi si attendeva che con l’inizio del nuovo anno il colosso dell’auto elettrica avrebbe svoltato provando a lasciarsi alle spalle un 2022 da incubo, ha avuto un brusco risveglio. La prima seduta del nuovo anno di Wall Street (ricordiamo che lunedì 2 gennaio il mercato azionario Usa è rimasto chiuso per festività e quindi il 2023 è stato inaugurato ieri) si è chiusa con Tesla sicuramente protagonista…ma in negativo.
Come amiamo ripetere su questo sito sono però i numeri a dare la dimensione del tracollo di Tesla: nella seduta di ieri la quotata di Musk ha perso ben il 12 per cento crollando a quota 102 dollari. Come si può vedere dal grafico in basso, a causa delle violente vendite che hanno affondato ieri il titolo Tesla, il ribasso maturato nell’ultimo anno è ulteriormente cresciuto.
Rispetto ad un anno fa le azioni Tesla valgono il 70 per cento di meno. Se i mercati non fosse imprevedibili e soprattutto le se prospettive per il futuro non fossero quelle che sono (recessione scontata nel nuovo anno) bisognerebbe approfittare di questi prezzi a super-saldo e comprare subito per poi sfruttare il rialzo delle quotazioni.
Purtroppo però questo ragionamento, spesso valido, va preso con le molle e quindi non è affatto detto che nei prossimi mesi Tesla possa iniziare un vero recupero. Anzi, a voler essere più precisi, la quotata di Musk figura negli elenchi delle azioni da shortare anche nel nuovo anno e questo non lascia presagire nulla di nuovo.
Ma si sa la speculazione segue strade spesso irrazionali e allora proviamo a restare sui fatti. Cosa ha determinato il nuovo crollo delle azioni Tesla è la prima domanda da porsi per cercare di avere elementi utili per capire come investire sul titolo.
Il crollo di Tesla è stato causato dalla pubblicazione dei dati sulle vendite trimestrali. Una flessione come quella che si è verificata lascerebbe pensare ad una forte contrazione delle vendite e invece no perchè, in realtà, il trimestre non è andato affatto male. La casa automobilistica, infatti, non è andata affatto male nel periodo in esame avendo consegnato oltre 405 mila veicoli che portano il totale delle vetture consegnate nel 2022 a 1,31 milioni.
Guardando ai dati storici si può subito evidenziare come sia i dati dell’ultimo trimestre che quell’intero anno siano da record. E allora se Tesla ha segnato vendite ai massimi, perchè il mercato ha reagito a questi numeri con bordate di vendite?
La spiegazione (irrazionale ma solo per chi non ha pratica con gli investimenti) è molto semplice: ci sono forti timori circa un possibile rallentamento della domanda nei prossimi mesi a causa proprio della recessione. Quindi è l’incertezza per il futuro la responsabile del crollo di Tesla.
Poco importa (agli investitori) se il 2022 di Tesla sia stato un anno molto positivo. Stando ai datti pubblicati dalla automobilistica Usa, le consegne dei modelli S e X sono state pari a 66.705 unità alla fine del 2022, evidenziando un rialzo del 167 per cento. In forte miglioramento anche le vendite dei modelli 3 e Y che sono salite del 36 per cento. Infine, per quello che riguarda la produzione, la quotata dell’auto elettrica ha prodotto 1,36 milioni di veicoli nel 2022, con un aumento del 47 per cento su base annua.
Come investire sulle azioni Tesla dopo il crollo di inizio anno
Come posizionarsi oggi sulle azioni Tesla alla luce del forte ribasso che il titolo ha segnato ieri. Inutile farsi illusioni perchè se anche oggi dovesse esserci un recupero esso sarebbe del tutto momentaneo. Del resto nel pre-market le azioni Tesla evidenziano un rialzo di appena 1,7 per cento che lascia ben poche speranze sull’andamento di oggi.
Come hanno evidenziato alcuni analisti che hanno ragionato sul tracollo che il titolo dell’auto elettrica ha segnato nel 2022, Elon Musk dovrebbe avere il coraggio di prendere per mano la sua società in questo uragano “invece che concentrarsi su Twitter” che invece era e resta una distrazione. Il tema non è nuovo: sono già alcuni mesi, infatti, in cui, in tanti affermano apertamente che il problema di Tesla sia diventato lo stesso Musk troppo preso da altre beghe.
Che tra le due questioni ci possa essere una qualche correlazione è testimoniato anche dai numeri: guardacaso nel solo ultimo trimestre 2022, ossia nel periodo in cui Musk è stato del tutto preso dall’affaire Twitter, il prezzo delle azioni Tesla è crollato del 54 per cento.
In conclusione: Tesla è sicuramente un ottimo titolo per chi vuole speculare. Lo scenari più probabile per i prossimi mesi è quello che vede una alternanza irregolare tra fasi di rilancio e fasi di ribasso. Insomma la volatilità è destinata a restare alta e questa è una situazione che potrebbero favorire i trader con un approccio più dinamico. Chi volesse investire sulle azioni Tesla può farlo con il broker eToro che offre due soluzioni: trading attraverso i CFD (con possibilità di speculare al ribasso con gli short) o acquisto di azioni reali (in tal caso non si applicano commissioni).
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