Il colosso tecnologico sudcoreano Samsung Electronics ha avvertito mercoledì che i dazi statunitensi potrebbero ridurre la domanda di prodotti come gli smartphone, rendendo difficile prevedere le performance future.
Samsung ha dichiarato di aspettarsi maggiori incertezze per il suo business dei semiconduttori nel corso dell’anno, mentre le spedizioni di smartphone subiranno pressioni al ribasso nel secondo trimestre.
Le prospettive caute di uno dei maggiori produttori di elettronica al mondo riflettono le incognite legate al commercio globale a causa della guerra dei dazi avviata dal presidente statunitense Donald Trump, e arrivano un giorno dopo il ritiro delle previsioni annuali da parte di General Motors.
Il principale produttore mondiale di chip di memoria ha riportato un modesto aumento dell’utile operativo nel primo trimestre, poiché i clienti, preoccupati dai dazi USA, si sono affrettati ad acquistare smartphone e chip standard, mitigando l’impatto delle scarse performance del business dei chip per intelligenza artificiale.
Samsung ha registrato un utile operativo di 6,7 trilioni di won (4,68 miliardi di dollari) per il trimestre conclusosi a marzo, in aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente, in linea con le stime preliminari. Le azioni di Samsung, tra i titoli tecnologici peggiori nel 2024, sono scese dello 0,4% in linea con l’andamento del mercato.
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Restrizioni su AI e produzione decentralizzata: le mosse di Samsung per contenere i rischi
I pesanti dazi statunitensi sui beni cinesi e le crescenti restrizioni alla vendita di chip AI verso la Cina, principale mercato di Samsung, minacciano di ridurre la domanda per componenti elettronici come chip e schermi per smartphone prodotti dall’azienda.
- Dazi USA sospesi fino a luglio potrebbero colpire Vietnam e Corea del Sud
- Samsung valuta di spostare la produzione di TV ed elettrodomestici
- Previsioni positive per la domanda di chip nel secondo trimestre
- Rischi per la domanda futura a causa di spedizioni anticipate
I dazi “reciproci” imposti da Trump, la maggior parte dei quali sospesi fino a luglio, rischiano di colpire decine di paesi, tra cui Vietnam e Corea del Sud, dove Samsung produce smartphone e display.
Samsung ha dichiarato di stare valutando il trasferimento della produzione di TV e elettrodomestici in risposta ai dazi. Secondo l’azienda, la domanda di chip dovrebbe restare solida nel secondo trimestre, trainata dai server per intelligenza artificiale e da acquisti anticipati dopo la sospensione dei dazi.
Tuttavia, ha avvertito che l’anticipo delle spedizioni da parte di alcuni clienti potrebbe ridurre la domanda più avanti nel corso dell’anno. «Riteniamo che le incertezze sulla domanda stiano crescendo nella seconda metà dell’anno a causa dei recenti cambiamenti nelle politiche tariffarie dei principali paesi e del rafforzamento dei controlli sulle esportazioni di chip AI», ha dichiarato Kim Jae-june, vicepresidente di Samsung per la divisione memoria, durante una conference call sui risultati.
Il CFO Park Soon-cheol ha aggiunto tuttavia che «ci aspettiamo con cautela che le performance complessive migliorino gradualmente nella seconda metà dell’anno, ipotizzando un allentamento delle attuali incertezze».
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Mobile in crescita, ma la concorrenza sui chip AI penalizza Samsung
Alcuni analisti sono rimasti scettici, affermando che l’azienda non ha fornito indicazioni dettagliate sul suo business dei chip AI in difficoltà.
- Mancano previsioni concrete sulla ripresa della divisione AI
- Il settore mobile segna un utile record grazie alla serie Galaxy S
- La produzione di smartphone è stata anticipata nei paesi chiave
- Le vendite di chip HBM sono in calo a causa dei controlli USA
«Con la domanda anticipata ancora in corso e l’incertezza macroeconomica persistente, la spiegazione sulla ripresa nella seconda metà dopo un primo semestre debole è risultata poco convincente», ha affermato Ryu Young-ho, analista senior di NH Investment & Securities.
Il comparto dispositivi mobili e reti di Samsung ha registrato un aumento del 23% dell’utile, a 4,3 trilioni di won nel trimestre, raggiungendo il livello più alto degli ultimi quattro anni, grazie al lancio dell’ultimo modello Galaxy S con funzionalità AI. Samsung ha intensificato la produzione di smartphone in Vietnam, India e Corea del Sud in vista dei dazi statunitensi, ha riferito una fonte a Reuters.
Nonostante le buone performance del comparto mobile, l’utile operativo della divisione chip è crollato del 42% a 1,1 trilioni di won rispetto all’anno precedente, nonostante le scorte accumulate da alcuni clienti. Samsung ha registrato un calo delle vendite di High Bandwidth Memory (HBM), utilizzata nei processori AI, anche a causa delle restrizioni statunitensi sull’export di chip per intelligenza artificiale.
L’azienda ha dichiarato di aver fornito campioni dei suoi chip HBM3E migliorati a importanti clienti, e si aspetta che le vendite di HBM, toccato il minimo nel primo trimestre, “crescano gradualmente” dal secondo trimestre, senza però fornire obiettivi precisi.
Secondo gli analisti, circa un terzo dei ricavi HBM di Samsung proviene dalla Cina, e l’azienda è indietro rispetto alla rivale SK Hynix nella fornitura di questi chip a Nvidia negli Stati Uniti.
La scorsa settimana, SK Hynix ha registrato il secondo miglior utile operativo trimestrale della sua storia, con un aumento del 158% a 7,4 trilioni di won, spinto dalla forte domanda legata all’intelligenza artificiale. I ricavi sono aumentati del 10%, raggiungendo 79,1 trilioni di won nel periodo gennaio-marzo, in linea con la stima precedente di 79 trilioni.
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