Stai cercando un titolo a buon prezzo da comprare a Wall Street nella seduta di oggi? Te ne possiamo dare subito uno: PayPal. Una quotata espressione di un brand famoso in tutto il mondo che si accinge ad aprire l’ultima seduta settimanale di scambi con un pesante fardello: il crollo registrato nell’after-hours in scia alla pubblicazione dei conti semestrali.
Quello che caratterizza il titolo PayPal in vista dell’avvio delle contrattazioni, infatti, non è un semplice ribasso ma un vero e proprio tracollo a doppia cifra, Come si può anche vedere dal grafico in basso, le azioni PayPal perdono oltre 13 punti percentuali. La tendenza a vendere azioni PayPal che si sta profilando in vista dell’apertura della seduta di oggi è da mettere in correlazione con la pubblicazione dei conti trimestrali della quotata (su cui focalizzeremo tra poco la nostra attenzione).
Il punto è che la debolezza di PayPal non è storia delle ultime 24 ore. Analizzando le performance del titolo su vari frame temporali, infatti, è possibile notare come il titolo PayPal sia da tempo in affanno.
Ecco alcuni dati per meglio inquadrare il tutto: nell’ultimo mese le azioni PayPal hanno perso il 4,6 per cento; negli ultimi 6 mesi la flessione è stata del 22 per cento e da inizio anno del 14 per cento. Insomma, da qualsiasi latitudine si guardi, l’impressione è che le azioni PayPal possano essere davvero il titolo da comprare grazie ai prezzi a sconto.
Chiarito questo aspetto, vediamo adesso come è andato il trimestrale del gruppo dei pagamenti digitali.
Trimestrale PayPal: tutti i dettagli
PayPal ha presentato i conti trimestrali dopo la chiusura della borsa di Wall Street. Immediatamente si sono scatenate le vendite con il titolo che è affondato nell’after-hours.
Vediamo i conti. La società ha chiuso il trimestre con un utile netto pari a 1,03 miliardi di dollari che è corrisposto ad un utile non GAAP di 1,16 dollari per azione. Non è andata male anche perchè le stime erano per un utile non GAAP di 1,15 dollari. Anche il fatturato ha battuto le stime della vigilia attestandosi quota 7,3 miliardi di dollari contro i 7,27 miliardi di un anno fa. E per finire anche il volume totale dei pagamenti arrivando a quota 376,5 miliardi di dollari, ha superato le stime che erano ferme a 368,87 miliardi. Insomma abbiamo a che fare con tutta una serie di parametri che sono stati migliori delle attese della vigilia.
Ma se tutti questi dati sono stati migliori delle stime, perchè mai PayPal è andata a picco (e con tutta probabilità aprirà anche la seduta di oggi in ribasso)?
Una possibile spiegazione possiamo trovarla in un aspetto specifico della trimestrale: il margine operativo rettificato.
Il dato è stato pari al 21,4 per cento per il secondo trimestre e il problema è che le attese erano per il 22 per cento. Se aggiungiamo il fatto che la stima del 22 per cento era stata data dallo stesso management di PayPal, si può comprendere perchè il mercato sia rimasto così deluso. Altro parametro di criticità che potrebbe essere alla base delle forti vendite sulle azioni PayPal è il tasso di acquisizione delle transazioni che è stato dell’1,74 per cento, sotto all’1,9 per cento stimato.
Questi parametri potrebbero aver determinato il calo delle azioni PayPal e a nulla sembrano essere valse le rassicurazioni che sono arrivate direttamente dal CEO Dan Schulman che, durante la conference call di presentazione, ha ribadito di avere la massima fiducia che le attività di PayPal siano sulla buona strada visto che stiamo “stiamo vedendo chiari segnali che gli investimenti che abbiamo fatto stanno pagando“.
Comprare azioni PayPal a sconto? Cosa dice l’analisi tecnica
Una buona regola dei mercati è di comprare quando un titolo è in ribasso per poi vendere nel momento in cui il valore dovesse salire. Esperienza insegna che non è affatto detto che un titolo disponibile a buon prezzo sia destinato ad apprezzarsi. Ci devono essere le condizioni affinchè ciò avvenga.
E allora dal punto di vista dell’analisi tecnica, il fatto che il prezzo delle azioni PayPal abbia violato il supporto a quota 72 dollari non è che possa far propendere per l’ottimismo. E’ invece possibile che i prezzi possano scendere ancora. La domanda è: fino a che punto?
Si può pensare che i prezzi possano scendere fino a 71 dollari anche rapidamente. Da li si possono poi portare in area 65 dollari. Se dovesse esserci una evoluzione di questo tipo, la strategia da seguire sarebbe di tipo ribassista. Non è da escludere che una volta raggiunto questo livello i prezzi possano calare ancora.
In poche parole l’emorragia delle quotazioni di PayPal potrebbe non essere che all’inizio. Ciò significa che si può attendere (se non si vuole andare short) per comprare su prezzi ancora più convenienti.
Visto che abbiamo parlato di short trading, ossia di speculazione al ribasso, come fare per investire in questo modo? Si tende a comprare azioni, infatti, quando si pensa che i valori siano destinati a salire. E quando si ritiene che i prezzi possano calare?
In questo caso uno strumento che può essere molto utile sono i CFD (Contratti per Differenza). Tra i migliori broker CFD per fare trading sulle azioni PayPal ci sono:
- eToro: si operare con i CFD sulle azioni di PayPal, sia in fase rialzista che ribassista. Usando i CFD si ha un grande vantaggio (che però implica anche in forte rischio): la possibilità di operare con la leva finanziaria.
Aumenta le tue competenze con un account eToro virtuale da $100.000 > più informazioni sul sito eToro <
- FinecoBank: è la banca italiana numero 1 per l’equity trading e offre 50 OPERAZIONI GRATUITE e 12 mesi senza spese fisse. La sua piattaforma è la leader in Italia anche grazie a commissioni che si abbassano se l’attività di trading sale.
Fai trading solo con i NR1 > Maggiori info sul sito ufficiale, clicca qui >
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Piattaforme consigliate per investire su azioni
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.