logo di Nvidia con molle a simboleggiare un rimbalzo
Forte recupero per le azioni Nvidia dopo tre sedute di forte rosso - BorsaInside

Le azioni Nvidia tornano ad essere ben comprate e il Nasdaq ne approfitta per chiudere la seduta in rialzo dopo una serie di giornate non semplici. Può essere riassunto con queste parole quanto accaduto ieri sul mercato americano. Il dato saliente è che dopo tre giornate caratterizzate da un forte ritracciamento, le azioni Nvidia sono rimbalzate chiudendo avanti del 6,8 per cento. Le cicatrici dello sbandamento, però, si vedono tutte visto che la performance a 5 giorni del colosso dell’intelligenze artificiale è del 10 per cento. Nulla di preoccupante se si tiene conto che il titolo Nvidia da inizio anno ad oggi svetta con un rialzo del 147 per cento e anche su base annua evidenzia un verde a tripla cifra (+211 per cento).

Nonostante questo dato di fatto fortemente ottimista, gli investitori già si interrogano sul valore da dare al crollo delle ultime tre sedute e su quello da assegnare al rimbalzo di ieri. Si è trattato solo di movimenti di tipo tecnico o ci sono dei segnali che sarebbe un errore non cogliere? Per rispondere a questi interrogativi ci sono due cose da fare: cercare di comprendere i motivi alla base della fase negativa e dare un occhio a quelle che sono le stime più aggiornate degli analisti.

Perchè le azioni Nvidia sono crollate?

Il recente sell-off che per tre sedute di fina ha interessato le azioni Nvidia sembra essere dovuto unicamente a fattori di tipo tecnico che, a loro volta, hanno sfruttato notizie negative sul conto della quotata.

La verità più probabile è che le azioni Nvidia erano cresciute tantissimo soprattutto nelle ultime settimane e da qui la necessità di una pausa di riflessione. Chi ha venduto lo ha fatto sfruttando la rivelazione dell’amministratore delegato del gruppo Jensen Huang sulla vendita di qualcosa come 95 milioni di dollari di azioni avvenuta poco dopo il raggiungimento da parte della quotata del primato nella classifica globale dei titoli a maggiore market cap. Il fatto che la vendita realizzata dal CEO fosse programmata da tempo è quasi passato in secondo piano nella spasmodica ricerca di una responsabilità nel passo falso compito dal colosso dell’AI (e durato ben tre giorni).

E invece è proprio questo passaggio ad essere centrale e a far risultare la maxi vendita di azioni decisa dal CEO della quotata il classico appiglio per spiegare quello che solo l’analisi tecnica potrebbe.

Tirando quindi le somme: l’ipotesi più probabile è che le azioni Nvidia abbiano ritracciamento semplicemente perchè tanti trader hanno preferito prendere profitto dopo il lungo rally progettano un eventuale rientro sul titolo a prezzi più bassi. In questo contesto la notizia dell’operazione condotta dal CEO è stata solo un appiglio. Tra l’altro quella realizzata dagli investitori che hanno incassato i realizzi del loro investimento è una strategia diffusissima.

L’unico “neo” in questa spiegazione è di tipo psicologico. Nel trading online la psicologia e la realtà spesso si intersecano. E così la flessione di Nvidia ha riportato in vita le mai del tutto sopite preoccupazioni sul possibile scoppio di una bolla dell’AI. Alcuni analisti hanno ripreso dai cassetti della storia della finanza la vicenda di Cisco Systems. Nel 2020 il produttore di apparecchiature di rete divenne la quotata a più alta market cap al mondo per poi crollare di ben l’80 per cento nel momento in cui le società delle telecomunicazioni ridussero gli investimenti in infrastrutture. Anche Nvidia crollerà non appena ci sarà un taglio della spesa per l’AI? Nulla si può escludere ma l’intelligenza artificiale sembra essere fatta per restare a lungo nel mondo contemporaneo.

Quale è il prezzo giusto delle azioni Nvidia? Un punto di vista interessante

Le azioni Nvidia, dopo il recupero messo a segno a Wall Street nella seduta di ieri, scambiano a circa 127 dollari. Secondo una recente analisi di Ray Wang di Constellation Research, il prezzo corretto del colosso tech sarebbe di 200 dollari. A questo target, sempre secondo il punto di vista dell’analista, Nvidia potrebbe arrivare nel giro dei prossimi 12 mesi.

Cosa significherebbe questa stima? Se le azioni Nvidia possono salire di oltre 70 dollari nel giro di un anno, allora comprare alle valutazioni attuali sarebbe un affare. Di più: il recente ritracciamento che la quotata ha evidenziato nelle ultime tre sedute può aver creato condizioni ancora migliori per entrare sul titolo a prezzi convenienti.

Una buona notizia per i trader che da tempo attendevano l’occasione per comprare azioni Nvidia. Ricordiamo che sul titolo si può investire sia direttamente (diventando azionisti della quotata) che indirettamente con i CFDS (in questo caso si specula sulle differenze di prezzo senza possesso del sottostante). Entrambe le opzioni possono essere implementate con broker come eToro e con banche come Fineco.

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Per quello che riguarda i motivi per cui le azioni Nvidia potrebbero arrivare a 200 dollari nel giro di un anno, Wang ne cita ben 7. I più interessanti sono l’alta barriera di ingresso (è oramai assodato che serva molto tempo per lanciare sul mercato un nuovo chip e che ci siano pochissimi concorrenti a Nvidia che siano in grado di farlo); gli altrettanto alti costi di switching (il software CUDA blocca tutto e quindi per potere avere accesso ai chip stessi, al software e all’intero stack si resta bloccati a lungo) e la quota di mercato dominante (secondo una recente analisi di BofA Securities ad oggi Nvidia ha in mano almeno l’80 per cento del mercato mondiale dell’hardware IA.

Questi tre motivi saranno anche differenti tra loro ma sono rivelatori tutti dello stesso aspetto: Nvidia non ha concorrenti e fornisce beni e servizi indispensabili ai colossi tech che vogliono sviluppare una loro intelligenza artificiale.

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