Nuovo crollo delle azioni Nvidia e immediato ritorno delle preoccupazioni circa l’effettiva sostenibilità delle altissime valutazioni che caratterizzano il titolo tech. L’orologio del tempo nella prima seduta settembrina di Wall Street (il mercato azionario americano lunedì scorso è rimasto chiuso per la festività del Labor Day) è sembrato tornare indietro a inizio agosto quando tutti gli indici azionari americani registrarono un pesante sell-off con Nvidia in forte ribasso.
Tornando all’attualità, Il colosso dell’intelligenza artificiale ha chiuso la seduta di ieri con una flessione del 9,5 per cento attestandosi a quota 108 dollari. Che la strada fosse tutta in salita lo si era intuito già dalle indicazioni del pre-market (Nvidia in ribasso del 7 per cento) che sono state poi confermate (e peggiorate) dalla sessione regolare. Come si può vedere dal grafico in basso, a causa del nuovo crollo, Nvidia presenta ora un rosso del 13 per cento nel confronto su base settimanale mentre mese su mese è presente un verde del 9 per cento. Come dicevamo già in occasione del tracollo di agosto, il forte ribasso messo a segno nelle ultime ore non deve comunque impensierire perchè stiamo pur sempre parlando di una quotata che è in rialzo di oltre il 100 per cento da inizio anno.
Allo stesso tempo, però, sarebbe il caso di non trascurare il segnale che arriva dai mercati anche perchè, il tracollo di ieri arriva dopo quello di agosto e quindi non c’è più un solo inizio che qualcosa non vada più come prima ma ce ne sono ben due!
E allora provare a capire perchè le azioni Nvidia crollano e cercare di intuire ciò che potrebbe accadere al titolo nel breve e medio termine diventano degli obblighi quasi inderogabili. Il rischio è di procedere in modo fideistico non guardando in faccia la realtà (e i problemi).
Crollo Nvidia manda al tappeto la borsa di Wall Street
Come già accadde ad agosto, anche adesso il violento sell-off che ha affondato Nvidia ha avuto ripercussioni su tutta la borsa americana.
Il Dow Jones Industrial Average ha segnato un calo dell’1,2% per cento, l’S&P 500 è sceso dell’1,3 per cento e il Nasdaq Composite ha segnato la prestazione peggiore perdendo l’1,8%. Il pessimo inizio di mese della borsa Usa è stato causato dalla combinazione letale tra due fattori diversi: da un lato c’è appunto l’incertezza per le prospettive del settore tech e in special modo per il comporto dei semiconduttori (dove Nvidia è leader di mercato) mentre dall’altro ci sono le preoccupazioni per l’andamento generale dell’economia globale visto che gli ultimi market mover sono stati piuttosto deludenti.
Nvidia ha quindi avuto una parte nel forte ribasso degli indici azionari americani, ma non è stata la sola responsabile. Il ribasso della produzione manifatturiera da luglio ad agosto evidenziato dal report di S&P Global e la lettura inferiore alle attese dell’indice ISM (Institute for Supply Management) manifatturiero, hanno confermato che c’è qualcosa che non va più come prima nell’economia Usa. A questo punto il taglio dei tassi FED previsto da tutti gli analisti nella prossima riunione della banca centrale Usa diventa fondamentale. Un eventuale rinvio potrebbe aggravare seriamente il quadro macro Usa.
Situazione dinamica e in evoluzione, quindi, con i dati macro che vengono interpretati in modo se non schizofrenico, comunque molto nervoso dai trader. Ma al tempo stesso una situazione interessante in ottica investimenti.
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I motivi del crollo delle azioni Nvidia
Tornando a Nvidia, il nuovo crollo registrato dal titolo ha origine sempre nelle stesse problematiche già messe in evidenza un mese fa.
Le ragioni del ribasso sono fondamentalmente tre:
- La vendita da parte del CEO della quotata di metà delle sue azioni. La mossa può essere spacciata per qualsiasi cosa dal management ma agli occhi degli investitore resta sempre quello che sono operazioni di questo tipo ossia segnali di sfiducia da parte dello stesso vertice.
- Le accuse dell’Antitrust sulla manipolazione del mercato: si infittiscono le accuse di aver volutamente reso impossibile anche il semplice affiancamento di chip di altre marche a quelli di Nvidia oltre al fatto che la società è nel mirino anche per le pratiche tese ad impedire ai clienti di cambiare fornitore
- La sempre più accesa concorrenza da parte del mercato: fino a pochi mesi fa oltre ad Nvidia non c’era nessuno, ma adesso i competitor stanno finalmente mostrando di essere in grado di minacciare il monopolio di Nvidia nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale.
Questi tre fattori nel loro insieme sono alla base del nuovo sell-off di Nvidia.
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Cosa fare con le azioni Nvidia: comprare o attendere?
Quando abbiamo evidenziato nel precedente paragrafo potrebbe indurre a pensare che le prospettive per Nvidia siano destinate a peggiorare. Una preoccupazione di questo tipo era e resta eccessiva perchè gli ultimi conti trimestrali di Nvidia sono stati molto forti (vendite e profitti hanno battute le attese) e soprattutto perchè le previsioni per i prossimi trimestri sono altrettanto robuste. Se a ciò aggiungiamo il fatto che il destino del settore tech è inesorabilmente quello dell’intelligenza artificiale e che, attualmente, Nvidia domina il settore della produzione di chip per AI, non possiamo che essere ottimisti sulle prospettive.
Le borse però tendono sempre ad anticipare quello che avverrà in futuro e i segnali che arrivano dai mercati non devono mai essere trascurati. E allora il fatto che Nvidia, dopo il crollo di ieri, si sia allontanata di oltre il 15 per cento dai massimi, può suggerire che forse è il caso di mettere da parte i dogmi sulla crescita ad oltranza del titolo. In altre parole il rally di Nvidia potrebbe non essere finito ma dopo il tracollo di ieri è meglio prepararsi all’eventualità che esso possa interrompersi prima o poi.
Nel breve termine la situazione appare ancora più incerta. Nell’after-hours il titolo sta segnando un ribasso del 2,5 per cento e di conseguenza anche la seduta di oggi potrebbe essere alquanto incerta. I trader che operando in ottica speculativa possono trovare nei CFD Nvidia dei strumenti adatti per sfruttare questa situazione. I CFD sulle azioni Nvidia si possono trovare sia sulle piattaforme di broker come eToro e IQ Option che su quelle che banche come Fineco.
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