L’intelligenza artificiale potrebbe presto veder ridimensionato il proprio appeal a vantaggio di una AI che sembra essere più evoluta e al passo con i tempi. Non tutti la conoscono ma la cosiddetta intelligenza artificiale generativa (GAI) potrebbe addirittura far dimenticare l’intelligenza artificiale standard.
Di cosa si tratta concretamente? E, visto che il nostro sito si rivolge ad investitori e non ad ingegneri, come si può sfruttare questo trend futurista per investire? Ergo, ci sono già titoli che sono esposti alla GAI oppure è ancora troppo presto per effettuare delle proiezioni e sarà necessario attendere per capire quali quotate saranno meglio capaci di sfruttare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale standard?
In questo nostro post proveremo a dare una risposta a tutti questi interrogativi.
Prima di parlare della GAI da un punto di vista prettamente tecnico, possiamo già anticipare che da tempo ci sono quotate di primissimo piano che sono molto attive nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa. Parliamo di titoli come ad esempio Microsoft oppure MetaPlatforms che, certamente, già figurano nei portafogli di investimento di molti trader.
Inutile dire che titoli come quelli citati possono essere comprati su tantissime piattaforme trading. Le azioni dei colossi tech, infatti, sono presenza fissa nelle liste asset disponibili dei migliori broker.
Premesso questo il nostro suggerimento è quello di usare broker come ad esempio FP Markets che hanno il vantaggio di proporre tantissimi strumenti aggiuntivi che possono risultare molto utili per la normale attività di trading. Parleremo di FP Markets nella seconda parte dell’articolo. Già ora però possiamo fornire il link per aprire gratis un conto demo con cui conoscere più da vicino il broker.
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Cosa è l’intelligenza artificiale generativa (GAI)
Senza stare a perderci nei dettagli, l’intelligenza artificiale generativa (in inglese “Generative Artificial Intelligence”) altro non è che una forma particolare di intelligenza artificiale che si concentra sulla creazione di contenuti originali e creativi. A differenza delle forme di intelligenza artificiale che si limitano a compiti specifici e predefiniti, grazie al riconoscimento vocale o alla classificazione delle immagini, l’intelligenza artificiale generativa è in grado di generare nuovi contenuti in modo autonomo. Ovviamente è necessario che il software sia addestrato a procedere in questo modo da un modello di apprendimento automatico.
Attualmente ad alimentare le le reti di intelligenza artificiale generativa ci pensano le reti neurali ricorrenti (RNN) e le reti neurali generative (GAN). Questi blocchi sono addestrati su grandi quantità di dati e sono in grado di apprendere i modelli e le strutture presenti in tali dati. A seguito dell’apprendimento, poi, possono generare nuovi contenuti simili a quelli presenti nel set di dati di addestramento.
L’intelligenza artificiale generativa può essere utilizzata in diversi campi, come l’arte, la musica, la scrittura e il design. Ad esempio, possono essere addestrate reti neurali generative per creare dipinti o composizioni musicali originali ma anche nella scrittura di ogni tipo.
Insomma se l’intelligenza artificiale standard ad un certo punto si ferma e non va oltre, la GAI fa un passo in avanti verso la generazione autonoma di contenuti. Non è necessario essere dei grandi esperti per comprendere che le potenzialità di un sistema simile potrebbero essere quasi infinite.
La storia della GAI è tutta da scrivere, tuttavia non va tralasciato il fatto che già adesso ci siano dei punti interrogativi. Come e più dell’intelligenza artificiale classica, anche quella generativa potrebbe essere usata per la produzione di contenuti falsi o manipolati. Non è quindi da escludere che ci possano essere interventi restrittivi e regolatori da parte del legislatore. Tutto questo, però, sicuramente non potrà accadere nel breve termine, arco temporale in cui la GAI può essere sfruttata in ottica investimento.
Ed è a tal proposito che entrano in ballo le società che sono più esposte su questo nuovo tema.
Ecco le azioni meglio posizionate sulla GAI
Alle potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa è dedicata una lunga analisi realizzata dall’analista William Blair. Gli esperti, tanto per iniziare, hanno dichiarato che sarebbe un grave errore liquidare l’intelligenza artificiale generativa come una semplice trovata di marketing poichè in realtà le potenzialità di questa branca evoluta dell’AI sono enormi.
Premesso questo, gli analisti si attendono che a beneficiare nel breve termine del GAI siano soprattutto quelli che vengono definiti come i colossi iper-scalatori del tech e quindi Alphabet, Meta, Microsoft e NVIDIA. Tutte e 4 queste società hanno dalla loro parte la possibili8tà di usare set enormi di dati di cui sono proprietari e piattaforme cloud su larga scala per riuscire così ad addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni in grado di favorire i servizi GAI. Nello specifico è proprio l’evoluzione dell’infrastruttura cloud ad offrire a queste società un valore aggiunto considerevole nella competizione a breve termine, non fosse altro per “l’elevato costo dell’addestramento dei modelli e i vincoli di fornitura dell’hardware”.
Insomma Alphabet, Meta, Microsoft e NVIDIA hanno già a disposizione mezzi e funzionalità per poter prendere per prime il treno dell’intelligenza artificiale generativa. E se si volesse fare una ulteriore scrematura alla ricerca del titoli meglio posizionato in assoluto? Secondo il report il vincitore dei vincitori non potrebbe che essere NVIDIA grazie alla sua posizione dominante nelle GPU e nel software AI correlato.
Quindi chi volesse sfruttare quello che a tutti gli effetti si profila come un trend tutto rivolto al futuro quale è la GAI, è ai 4 titoli che abbiamo citato in precedenza che si dovrebbe guardare.
E qui entra in ballo il broker FP Markets.
Come fare trading di CFD sulle azioni con FP Markets
FP Markets è uno dei broker a livello mondiale che meglio curano l’offerta di asset azionari. Non lo diciamo noi ma lo dicono i numeri visto che su FP Markets ci sono oltre 10.000 CFD su azioni di tutto il mondo tra cui, immancabili, quelle dei colossi tech.
Per fare trading sulle azioni, FP Markets (qui è possibile trovare una recensione aggiornata) mette a disposizione due diverse piattaforme:
La prima opzione è la IRESS che si configura come Direct Market Access (DMA) CFD su azioni e consente l’accesso a più di 10.000 azioni CFD su piattaforme di scambio globali. Grazie al modello di prezzo Direct Market Access (DMA) è possibile avere accesso al libro degli ordini garantendosi un’esposizione precisa e molto trasparente dei trade aperti.
L’alternativa è invece rappresentata dalla famosa MetaTrader 5 (versione evoluta della MT4). Anche essa garantisce l’accesso a più di 1000 azioni CFD su piattaforme di scambio globali.
Le condizioni generali applicate da FP Markets sono poi molto competitive anche rispetto agli altri broker dello stesso tipo. A fare la differenza è anche la presenza del sistema di Copy Trading FP Markets grazie al quale è possibile trovare, seguire e copiare automaticamente i trader di successo (ad esempio quelli più profittevoli sulle 4 azioni che abbiamo citato in questo articolo.
Completano poi il quadro dell’offerta di FP Markets questi altri punti di forza:
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Investire sull’intelligenza artificiale generativa conviene? Conclusioni
Ma torniamo al report di William Blair sulle prospettive dell’intelligenza artificiale generativa. Abbiamo già detto che per l’analista il GAI non è un fenomeno di marketing. Secondo gli esperti, infatti, la capacità di generare in modo autonomo nuovi contenuti è quello che rende il GAI così potente e interessante. Insomma siamo dinanzi ad una intelligenza artificiale che pensa quello che potrebbe fare e non lo fa soltanto. E’ un passo in avanti che solleva interrogativi sugli effetti che la GAI può avere sulle “capacità creative e di apprendimento del cervello umano“.
Accanto alla potenza e alla semplicità della tecnologia (usabilità), gli analisti ritengono che l’intelligenza artificiale generativa possa cambiare le carte stesse di tutto il sistema visto che può essere applicata a tutti i settori industriali e tenendo conto della sua capacità di “alimentare una nuova ondata di produttività e innovazione nell’economia globale“.
Insomma siamo dinanzi a qualcosa che è completamente diverso dalle altre forme di evoluzione tecnologica.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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