Il prossimo 4 febbraio dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street, verranno svelati i conti del quarto trimestre di Alphabet, la casa madre di Google. Mancano ancora un pò di giorni all’evento ma i trader che fossero interessati a cavalcare questo catalizzatore potenziale dovrebbero iniziare a farlo già da adesso anche perchè negli Stati Uniti l’attenzione sul dossier trimestrali è molto alta visto che in queste ultime settimane tante big dell’S&P 500 hanno diffuso i rispettivi conti. In questo contesto, le previsioni sui conti di Google sono già molto discusse tra i trader.
E proprio su queste stime faremo il punto nel nostro articolo. Prima di scendere nel dettaglio dei numeri, possiamo già anticipare che stando al consensus di Bloomberg le indicazioni sarebbero positive non solo su base annua ma anche rispetto al trimestre precedente. Una doppia buona notizia per gli investitori che oggi possono fare trading sulle azioni Alphabet ricorrendo a strumenti derivati altamente speculativi come i Contratti per Differenza. Un broker che propone i CFD è è il noto eToro che ha anche il vantaggio di mettere sempre a disposizione la demo gratuita con cui imparare ad operare senza rischi.
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Previsioni trimestrale Alphabet: cosa si attende il consensus
E adesso è arrivato il momento di vedere un pò di numeri. Il consensus Bloomberg prevede un EPS GAAP comparabile pari a 2,13 dollari che risulterebbe in forte rialzo rispetto agli 1,64 dollari messi a segno dalla casamadre di Google nel quarto trimestre di un anno fa. Scendendo nell’analisi, i ricavi di Alphabet sono visti a quota 96,67 miliardi, in crescita rispetto agli 86,31 miliardi di un anno fa (la progressione percentuale è del 12 per cento). Anche su base trimestrale il fatturato dovrebbe segnare una crescita pari al 9,5 per cento. Insomma una pioggia di indicazioni positive arrivano dagli analisti.
Come sempre, però, fondamentale sarà la prestazione delle varia divisioni in cui Alphabet si articola. In particolare a finire sotto la lente degli investitori sarà la divisione Google Services. Per questa unit glio esperti si attendono ricavi pari a 83,77 miliardi di euro decisamente sopra i 76,51 miliardi di dollari messi a segno nello stesso periodo di un anno. A spingere la Google Services dovrebbe essere sia Google Adv che Google Subscriptions & Platforms. Nel dettaglio la Google Advertising era e continuerà ad essere la più importante fonte di ricavi per il colosso di Mountain View con stime per 71,77 miliardi che, se confermate, significherebbero un bel balzo in avanti dai 65,85 miliardi del trimestre precedente mentre la Google Subscriptions & Platforms (unità che comprende YouTube Premium, Google Play e altri servizi in abbonamento) dovrebbe segnare ricavi per 12,02 miliardi sopra ai 10,65 miliardi del trimestre precedente.
Per quello che riguarda le altre unità, diciamo secondarie, Google Cloud e Other Bets dovrebbero segnar una crescita con il cloud computing che continuerebbe ad essere uno dei settori a maggiore potenziale per Alphabet. Le previsioni sono infatti per ricavi pari a 12,18 miliardi.
Comprare o vendere azioni Alphabet in vista della trimestrale
Come si può vedere dal grafico in alto, le azioni Alphabet nel corso dell’ultimo mese hanno già messo in cassaforte il 4,7 per cento mentre anno su anno la progressione è del 48 per cento. La casa madre di Google si è quindi apprezzata tantissimo sia nel breve che nel lungo termine.
Tenendo conto delle stime di Bloomberg, il trend dovrebbe proseguire anche dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Tra l’altro proprio nelle ultime ore gli analisti di Bernstein hanno deciso di alzare il target price sulla quotata dal precedente 185 dollari al nuovo 210 dollari proprio per inglobare le attese di cresciuta costante sulla divisione Google Search e quelle di un potenziale rialzo negli altri segmenti del business. Gli esperti, però, hanno mantenuto il rating market perform sulle azioni. Si tratta di una valutazione neutrale. Altri analisti come Oppenheimer e KeyBanc Capital Markets hanno invece confermato i rating positivi in essere portando il target price a 225 euro.
Per molti esperti intervenuti sulla quotata alla vigilia dei conti trimestrali, il vero nodo sarà sull’evoluzione del dossier AI in casa Google. Come noto infatti, Alphabet da tempo sta provando a dare una svolta alle proprie soluzioni cloud grazie all’integrazione con i nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa. Tale strategia, per forza di cose, porta Google a competere sia con l’Azure di Microsoft che con AWS di Amazon.
Una bella sfida che può dare grande visibilità a tutti i titoli coinvolti alimentando l’appeal speculativo.
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