In tanti si attendevano il crollo delle azioni Microsoft a causa dell’interruzione di tantissimi sistemi informatici basati su Windows in tutto il mondo ma a cadere rovinosamente a Wall Street nell’ultima di Ottava è stata una quotata che con il tech non centra assolutamente nulla: American Express. Il titolo della società di pagamenti digitali sta cedendo quasi 5 punti percentuali scivolando sotto i 240 dollari per l motivo più vecchio del mondo: una trimestrale deludente.
American Express, infatti, figura nella lista delle quotate che oggi erano alle prese con i conti del secondo trimestre. A causa delle forti vendite la quotata ha nettamente ridimensionato il suo rialzo su base mensile che è ora pari al 3 per cento mentre non ci sono grandi impatti nella prestazione da inizio anno che resta positiva per il 26 per cento.
La flessione in atto sulle azioni American Express può essere l’occasione per entrare sul titolo. I trader alla finestra da tempo potrebbero sfruttare il ribasso per comprare azioni della quotata a prezzi più bassi rispetto a quelli di giorni fa.
Prima di procedere, però, è bene dare un occhio più ravvicinato alla trimestrale della quotata anche per provare a capire perchè al mercato non sono andati giù i risultati.
I conti trimestrali American Express nel dettaglio
Ciò che si evince dai risultati trimestrali di American Express è la presenza di indicazioni contrastanti. In particolare gli utili della società sono stati superiori alle previsioni degli analisti mentre le vendite totali non sono riuscite a centrare il consensus.
Parlando di numeri, l’utile per azione rettificato (EPS) ha registrato una progressione del 21 per cento attestandosi a quota 3,49 dollari, ben sopra i 3,23 dollari stimati alla vigilia. Il fatturato trimestrale della società però non è andato oltre i 16,3 miliardi di dollari mentre le previsioni della vigilia erano ferme a 16,59 miliardi di dollari.
Nella conference call a commento dei conti trimestrali, il presidente e amministratore delegato Stephen J. Squeri ha posto l’accento sulle vendite da record dell’azienda nel trimestre che sono risultate in aumento dell’8 per cento rispetto alle 15,1 miliardi di dollari messe a segno nello stesso periodo di un anno fa. L’incremento delle vendite di Microsoft è stato posto in relazione con le maggiori entrare da interessi e i le più ampie spese da parte dei titolari di carte di credito. Anche la crescita costante delle commissioni riscosse ha impattato sulle vendite.
Oltre ad aver fornito i dati sul secondo trimestre, il management della quotata Usa ha anche diffuso delle indicazioni sull’intero esercizio. In particolare, stando alle previsioni, l’utile 2024 è visto in una forchetta compresa tra 13,3 e 13,8 dollari. Si tratta di un range che batte quello stimato dagli analisti che è pari a 12,97 dollari (dato medio).
Le previsioni molto robuste sull’utile netto 2024 sono il segnale che i fondamentali di American Express sono solidi. Un argomento che va a favore della possibilità di sfruttare proprio il ribasso di oggi per comprare a prezzi più bassi. Chi volesse può farlo sia con broker come eToro che con banche come Fineco.
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