Tra i titoli che oggi consigliamo di tenere d’occhio c’è Amazon. Il colosso dell’e-commerce pubblicherà a breve i conti del secondo trimestre 2022 ma a tenere banco oggi non sono solo le previsioni sulla trimestrale ma la decisione di aumentare il canone per i servizi Prime in tutta l’area europea. La mossa ha già reso instabile il titolo nell’after hours.
Dopo la chiusura delle contrattazioni regolari, Amazon è finita nel mirino dei venditori nella sessione after hours registrando un ribasso di oltre il 3,5 per cento. Una flessione di simile portata può significare solo una cosa: il titolo Amazon oggi potrebbe essere al centro di vendite anche consistenti nella sessione regolare di Wall Street. Il fatto che la view sulla quotata non sia delle migliori non deve però scoraggiare. In realtà, infatti, scegliendo strumenti operativi come il CFD Trading, è possibile speculare sul titolo Amazon sia al rialzo che al ribasso.
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Perchè il canone di Amazon Prime è stato aumentato?
A rendere noto l’incremento del costo di Amazon Prime è stato lo stesso colosso dell’e-commerce con una mail indirizzata ai clienti. Nella missiva si fa riferimento ai motivi che hanno spinto Amazon a decidere per l’incremento del costo dei servizi Prime evidenziando come, nel caso del mercato italiani, si tratti del primo rialzo dal lontano 2018.
Le ragioni del prezzo, si legge nella mail, sono da ricercare nell’incremento generale e sostanziale di tutti i costi complessivi dovuti all’inflazione. Tale rialzo, ha quindi evidenziato Amazon, impatta “sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia” che si basano su circostanze esterne, fuori dal controllo del colosso e-commerce. Come già accennato in precedenza, l’incremento non riguarda solo il mercato italiano ma tutti i più importanti mercati UE.
Insomma Amazon ha deciso di alzare il canone per i servizi Prime a causa della forte inflazione che a sua volta sta creando dinamiche rialziste inevitabili sui prezzi di gestione del servizio.
Di quanto aumenta il costo di Amazon Prime?
E vediamo adesso all’aspetto che più interessa gli utenti: a quanto ammonta l’aumento del canone di Amazon Prime in Italia? L’incremento è decisamente sensibile. Per quello che riguarda l’abbonamento mensile si passa da euro 3,99 a 4,99, mentre l’abbonamento annuale costerà 49,90 euro contro i precedenti 36 euro.
Per rendere meno indigesto in rialzo, il management di Amazon ha deciso di ampliare le sezioni di prodotti che sono disponibili per la consegna Prime veloce illimitata e senza costi aggiuntivi. Nella mail con cui i clienti vengono informati del rialzo, si fa riferimento alla attivazione e al miglioramento della consegna di generi alimentari con Amazon Fresh; all’aggiunta dell’intrattenimento digitale di qualità, come serie TV, film, musica, giochi e libri. Più nel dettaglio, Prime Video ha incrementato la raccolta di serie e film Amazon Originals e ha attivato l’accesso allo sport dal vivo, come la UEFA Champions League. Basteranno questi servizi in più a contenere le disdette oppure l’impatto dell’aumento del canone per i servizi Prime sarà forte? Staremo a vedere.
Per adesso non possiamo far altro che invitare i nostri lettori a leggere le previsioni sui conti trimestrali di Amazon per trovarsi preparati all’appuntamento con la diffusione dei risultati ufficiali. La trimestrale di Amazon sarà comunicata al mercato mercoledì dopo la chiusura degli scambi a Wall Street. Per quello che riguarda la scelta del broker da usare per investire in azioni Amazon, il nostro suggerimento è per eToro. Questo broker, infatti, consente di fare trading online sulle azioni senza commissioni oltre ad offrire una vasta gamma di strumenti di analisi. In più il deposito minimo di partenza è pari a soli 50 dollari.
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