Un grafico finanziario a colonne in toni di verde con il logo di Google in alto a sinistra
Azioni Alphabet (Google) in calo dopo richiesta del DOJ di vendere Chrome - BorsaInside.com

Il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti sta cercando di smantellare uno dei colossi tecnologici più potenti al mondo. Questa mossa arriva dopo una sentenza di settembre in cui un tribunale ha stabilito che Google ha violato le leggi antitrust.

Le azioni di Alphabet, la società madre di Google, hanno subito un crollo superiore al 5% giovedì, dopo che i procuratori hanno delineato rimedi che potrebbero trasformare radicalmente il modo in cui il gigante tecnologico conduce il proprio business.

La sentenza di settembre: un monopolio illegale nel mercato delle ricerche

Il giudice distrettuale Amit Mehta aveva stabilito che Google ha monopolizzato illegalmente il mercato delle ricerche, utilizzando decine di miliardi di dollari per mantenere il motore di ricerca come opzione predefinita su smartphone e browser.

Oltre a fermare queste pratiche, il DOJ propone altre misure drastiche: non solo impedire a Google di impostare il suo motore di ricerca come predefinito sui telefoni Pixel, ma anche costringerlo a vendere il suo browser di punta, Chrome, il più utilizzato al mondo.

Implicazioni sul mercato azionario

Le azioni di classe C di Alphabet hanno chiuso la giornata con un calo del 4,5%, seguito da ulteriori ribassi nel trading post-mercato. L’eventualità di una vendita di Chrome rappresenta un punto critico: Chrome non è solo un browser, ma anche una piattaforma essenziale per alimentare il business pubblicitario di Google, la sua maggiore fonte di entrate.

Inoltre, Chrome è stato il canale attraverso cui molti utenti hanno scoperto Gemini, l’offerta principale di intelligenza artificiale di Google, che attualmente riassume i risultati delle ricerche e potrebbe presto seguire gli utenti nella loro navigazione web.

Un’operazione complessa e controversa

L’idea di una vendita di Chrome, però, presenta diverse difficoltà. Come osservato da Bloomberg, le poche aziende che potrebbero permettersi un’acquisizione di questa portata, come Amazon, sono già sotto scrutinio antitrust.

In risposta alle proposte del DOJ, il responsabile legale di Alphabet, Kent Walker, ha criticato duramente le richieste, affermando che queste misure metterebbero a rischio la sicurezza e la privacy degli utenti e avrebbero un impatto negativo sull’innovazione tecnologica negli Stati Uniti.

“L’approccio del DOJ comporterebbe un’ingerenza governativa senza precedenti, che danneggerebbe i consumatori, gli sviluppatori e le piccole imprese americane, mettendo a rischio la leadership economica e tecnologica globale degli Stati Uniti proprio quando è più necessaria” ha dichiarato Walker in una nota ufficiale.

Curiosamente, alcune delle misure proposte potrebbero, almeno nel breve termine, migliorare i margini di profitto di Google. Secondo Barron’s, i cosiddetti “costi di acquisizione del traffico”, ovvero i pagamenti per mantenere Google come motore di ricerca predefinito, sono ammontati a 40 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2024, rappresentando quasi il 40% dei costi di ricavo dell’azienda. Eliminare tali costi potrebbe incrementare immediatamente i margini lordi.

Quali previsioni per il titolo Alphabet?

La decisione finale del giudice Mehta sulle proposte del DOJ è attesa per agosto 2025. Tuttavia, Alphabet ha già annunciato che intende fare appello contro qualsiasi verdetto sfavorevole. Rimane inoltre incerto l’atteggiamento della prossima amministrazione Trump nei confronti del caso, avviato durante il primo mandato dell’ex presidente e proseguito sotto Biden.

Per gli investitori, questa vicenda rappresenta una doppia sfida: da un lato, il rischio di frammentazione di una delle aziende tecnologiche più solide e redditizie al mondo; dall’altro, l’opportunità di analizzare i potenziali vantaggi derivanti da un ripensamento delle strategie di spesa di Google. Con una decisione definitiva ancora lontana, il mercato rimane volatile, ma anche ricco di opportunità per chi sa leggere i segnali di cambiamento.

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