wall street toro

L’accordo raggiunto tra Democratici e Repubblicani sull’innalzamento provvisorio del tetto del debito Usa sarà il grande catalizzatore della settimana. Wall Street ieri è stata chiusa (assieme alla borsa di Londra) e quindi per poter saggiare la reazione del mercato sarà necessario attendere oggi. In realtà si può facilmente immaginare quello che potrebbe essere l’approccio dei traders se si considera che già venerdì, quando l’intesa era solo possibile e non certa, gli indici americani avevano messo a segno una forte prestazione.

Come già avvenuto in passato (l’innalzamento del tetto al debito americano è un problema che le varie amministrazioni Usa hanno sempre preferito affrontare allo stesso modo…ossia con continui rinvii), anche questa volta tutto sembra essere già scritto: nervosismo fino a quando l’intesa non arriva e poi, una volta annunciato l’accordo, si festeggia con gli acquisti.

In realtà, e questo lo evidenziano molto bene alcuni analisti, chi sceglie di investire in borsa farebbe bene a tenere un approccio prudente in questi giorni, perchè vero che c’è un’intesa, tuttavia ci sono ancora dei nodi che vanno interpretati.

E così Javier Molina, analista di mercato senior presso il broker eToro (qui la nostra recensione completa), ha ricordato a tutti che l’accordo per venire ratificato dovrà passare dal voto del Congresso. Il problema è che quel ramo del Parlamento americano è molto diviso al suo interno e quindi è preferibile non dare nulla per scontato.

Anche secondo Bankinter, la ratifica da parte del congresso dell’intesa raggiunta tra i due partiti non è affatto scontata. Rispetto al passato, le camere Usa vivono una situazione di profonda polarizzazione politica. Infatti il Congresso repubblicano è in mano ai Repubblicani e il Senato ai Democratici ma in entrambi i casi le maggioranze sono davvero risicate (222 contro 213 e 51 contro 49). Quindi tutto resta possibile.

Tra l’altro non è da escludere anche che i tempi stessi dell’approvazione formale possano essere più lunghi. Ma senza questo via libera le spese previste per l’arco temporale dall’1 al 5 giugno non potranno essere affrontate…insomma quello che si profila è una situazione decisamente movimentata con molte scadenze a ridosso (e la speranza è che l’intesa venga comunque ratificata al Congresso).

Proprio a tal riguardo, il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha posticipato dal primo al 5 giugno il giorno “X”, termine ultimo dopo il quale gli Stati Uniti non saranno più in grado di grado di onorare i proprio impegni di pagamento. E se la Yellen ha deciso di agire in questo modo è perchè evidentemente è consapevole che ai deputati servirà più tempo per ratificare un’intesa che, questa volta, è stata davvero trovata sul filo del rasoio. L’obiettivo della proroga accordata dalla Yellen è evitare il probabile caos che la vecchia scadenza avrebbe comportato.

A fare chiarezza definitiva sul nodo dei giorni sono sempre gli esperti di Bankinter per i quali se è vero che il rischio più grave vale a dire il blocco parziale dell’amministrazione e lo scenario di default, sono stati evitati, tuttavia servono almeno 3 giorni dal momento in cui l’accordo nella sua interezza è disponibile fino al via libera da parte del Congresso e ciò significa che l’approvazione possa arrivare dopo la scadenza.

Insomma ieri la borsa Usa è rimasta chiusa ma altamente probabile che nei prossimi giorni proprio la questione del voto all’accordo sul tetto del debito, possa favorire una certa volatilità. Si tratta di uno scenario che gli investitori possono usare per speculare sull’andamento degli indici Usa. A tal riguardo ricordiamo che proprio il broker eToro offre la demo gratuita da 100 mila euro per imparare a fare trading con i i CFD sugli indici senza correre il rischio di perdere soldi reali.

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