Siamo davvero al crepuscolo delle azioni FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google)? E’ questa la domanda che, con insistenza, rimbalza negli ambienti degli investitori già da alcuni giorni, più precisamente dal momento in cui il colosso dello streaming Netflix ha pubblicato i conti del suo primo trimestre.
La forte contrazione dei nuovi abbonati alla piattaforma (la prima in un decennio!) unita alle previsioni cupe per i prossimi trimestri sempre sul fronte dei nuovi utenti, hanno spinto molti analisti ad affermare se non sia il caso di dichiarare la fine dei FAANG visto il venir meno del peso della N di Netflix.
Alla base di questa domanda ci sono ovviamente anche altri motivi: se la N è spacciata a causa del futuro incerto che attende Netflix, la F di Facebook è già da tempo prima di senso visto la trasformazione della società di Zuckerberg in Meta Platforms e la G di Google non ha oramai più senso da anni visto che la società a monte si chiama Alphabet.
Insomma ben 3 lettere sulle 5 dell’acronimo FAANG non esistono più e quindi, a logico, anche le FAANG dovrebbero essere accantonate.
A Wall Street, però, tutto passo e tutto si evolve e allora la domanda che a questo punto è più che lecito porsi riguarda il chi (o cosa) prenderà il posto delle azioni FAANG? Visto che ancora non c’è nulla di ufficiale, sono le ipotesi (alcune molto fantasiose) a rincorrersi.
Tra le varie tesi che abbiamo visionato, ci sembra essere molto interessante quella di Investing.com. Secondo il noto sito finanziario, l’epoca delle FAANG potrebbe essere arrivata al capolinea. A dirlo, più che la caduta delle varie lettere, sono i numeri.
L’indice FANG+ post-Covid è arrivato a rendere il 200 per cento fino a novembre 2021 (mese in cui sono stati raggiunti i massimi) mentre oggi registra un calo di ben il 30 per cento rispetto a quei top. Scendendo nel dettaglio, le azioni Meta hanno perso ben il 50 per cento mentre le quotazioni di Netflix sono scese del 70 per cento rispetto ai rispettivi massimi. In questo contesto, i competitors non sono stati affatto fermi. TikTok, Snapchat e Disney hanno ideato piattaforme che, inutile nascondersi, sembrano avere molto più appeal verso le nuove generazioni.
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Cosa resta in piedi delle FAANG
Del vecchio acronimo FAANG restano in piedi solo la A di Apple, la A di Amazon e la G di Google (da rivedere finalmente in A di Alphabet ma solo per correttezza grammaticale). Queste tre quotate, infatti, hanno perso rispetto ai rispettivi massimi solo il 10, il 20 e il 15 per cento, praticamente nulla in confronto ai ritracciamenti di Meta e di Netflix.
E allora la tesi di Investing è quella di prendere atto di questo cambio e creare un nuovo acronimo che includa la T di Tesla e la D di Disney a discapito di Meta e Netflix?
Il nuovo indice che potrebbe prendere il posto del FAANG potrebbe essere il TAAGD (Tesla, Apple, Amazon, Google (Alphabet) e Disney.
Che ne pensate di questa ipotesi suggestiva? Questo nuovo indice può davvero andare a sostituire il vecchio FAANG? A dirlo saranno sempre e solo i numeri e le tesi. Per adesso è evidente che l’andamento dell’indice TAAGD sia decisamente più interessante rispetto a quello FAANG. La perdita c’è sempre ma è molto più contenuta e ciò grazie all’estromissione delle oramai decadute Meta (ex facebook) e Netflix.
Come investire sulle TAAGD
Lato investitore cosa cambierebbe con il passaggio dalle FAANG alle TAAGD? Praticamente nulla. Già oggi, infatti, è possibile fare trading online sulle azioni che compongono questo nuovo cartello (Tesla, Amazon, Apple, Google e Disney. Di più: scegliendo un broker come ad esempio eToro è possibile tradare senza pagare commissioni. In più con eToro il deposito minimo iniziale è bassissimo essendo pari solo a 50 euro.
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