Il prezzo del petrolio è tornato a crescere. Dopo un ritracciamento fisiologico durato pochissimi giorni, le quotazioni petroliere non solo si sono riportate sopra i 100 dollari al barile ma hanno allungato verso i 110 dollari.
Il ritorno del rally era solo una questione di tempo. Come hanno messo in evidenza molti analisti, infatti, il quadro di riferimento (guerra in Ucraina e sanzioni alla Russia) è rimasto immutato e quindi, attendersi un cambio di rotta in questo contesto, era alquanto inverosimile.
Rialzo del prezzo del petrolio e soprattutto ritorno delle prospettive long sono assist che chi intende fare trading online sul greggio non può non tenere in considerazione. Comprare petrolio è quindi la strada da seguire? La risposta spetta al singolo e alle sue valutazioni. Ciò che possiamo fare noi è ricordare che quando si parla di acquisto di greggio non si fa certo riferimento ai barili. Oggi, infatti, è possibile fare trading sul petrolio usando strumenti derivati come ad esempio i CFD che riproducono l’andamento delle quotazioni.
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Perchè prezzo petrolio è tornato a crescere
Mentre è in corso la redazione del post, il prezzo del petrolio WTI registra una progressione dell’1 per cento a 104 dollari al barile mentre il Brent è in rilazo dello 0,6 per cento a 107 dollari al barile. Nei giorni scorsi, i prezzi si erano abbassati in scia alle notizie negative giunta dalla Cina su una nuova ondata di covid.
La decisione delle autorità di Pechino di chiudere interi distretti a causa di aumenti locali del numero dei contagiati, aveva fatto temere una contrazione della domanda di petrolio da parte del colosso asiatico. In pratica se nei giorni scorsi il prezzo del greggio è calato è stato a causa del ritorno sulla scena di un principio che i trader hanno imparato bene a conoscere durante gli anni del covid19: più casi, più lockdown, meno movimento e quindi calo della domanda di petrolio.
L’andamento del prezzo del greggio nei giorni successivi al ribasso ha dimostrato come il rischio di ripiombare in situazioni superare dal tempo fosse quasi nullo. Come hanno messo in evidenza alcuni analisti oggi sono le tensioni geopolitiche internazionali ad impattare sul prezzo del petrolio. Il peso del covid19 è praticamente zero.
Andando più nel dettaglio, dietro al nuovo rialzo delle valutazioni del greggio, c’è anche il calo registrato dalle scorte settimanali di petrolio Usa. La flessione ha dato nuova spinta ai prezzi con i trader che hanno rivelato un certo entusiasmo a comprare petrolio ogni qualvolta che il greggio Brent registra un ribasso sotto ai 100 dollari. Nel report dell’AIE ci sono due espressioni a cui i compratori di petrolio hanno dato molta rilevanza:
- crisi dell’offerta
- più grande crisi dell’offerta da decenni (in relazione alle sanzioni contro gli Stati Uniti).
Queste due espressioni, concretamete, non aggiugono nulla di nuovo. Nel suo ultimo report l’AIE si è infatti limitata a ribadire ciò che tutti sanno (anche se a volte si fa difficoltà ad ammettere) ossia che in assenza di accordo tra Russia e Ucraina, il prezzo del petrolio è destinato a crescere ancora. E’ questo il grande catalizzatore che chi fa trading online sul petrolio deve tenere in considerazione.
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Attenzione perchè anche nel caso in cui un domani tra russi ed ucraini ci dovesse essere un accordo non è affatto detto che il ribasso del petrolio del greggio sia destinato ad essere duraturo. Infatti, come messo in evidenza da alcuni analisti, se anche ci dovessere essere un accordo, la Russia resterebbe fuori dai mercati a lungo e questo sarebbe un elemento di cui tenere conto nelle proprie strategie.
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