Uno degli asset che ha tratto maggiore beneficio dall’aumento della tensione tra Russia e Ucraina è stato l’oro. Il prezzo del metallo giallo, in forte rialzo già nelle scorse settimane e sempre per la stessa ragione (ossia la crisi russo-ucraina) è volato questa mattina fino ai massimi degli ultimi 9 mesi raggiungendo quota 1948 dollari l’oncia (quotazione oro). Il nuovo balzo in avanti è stato causato dalle notizie sull’attacco russo contro Kiev.
Come si può vedere dal grafico in basso, oggi il valore del gold viaggia poco sotto i 1950 dollari l’oncia. Cosa significa tutto questo? In pratica l’oro dopo essersi portato su livelli record a causa delle crescenti paure per un conflitto tra Russia e Ucraina, si è prima preso una pausa di riflessione per poi spiccare il volo in scia alla notizia dell’attacco russo contro Kiev.
Fino a quando la tensione tra Russia e Ucraina sarà alta, gli investitori non potranno non rifugiarsi su asset sicuri come l’oro. Abbiamo avuto già modo di dirlo ma ci sembra il caso di ripetere che l’oro, in questo periodo, sta svolgendo tutta la sua funzione rifugio smentendo le voci che lo davano esautorato da questo ruolo anche a causa dell’ex boom delle criptovalute.
I forti movimenti messi a segno dall’oro possono essere sfruttati per fare trading in entrambe le direzioni (sia al rialzo che al ribasso). Il broker eToro può essere l’ideale per investire sull’oro in situazioni caratterizzate da forte incertezza poichè offre la demo gratuita per fare pratica.
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Per la cronaca, la Russia è oggi il terzo più grande produttore di oro a livello globale ma è anche un importante produttore di palladio e platino. Nel 2021, infatti, Mosca ha prodotto qualcosa come 2,6 milioni di once troy di palladio ovvero il 40% della produzione mineraria globale. La Russia ha anche prodotto 641.000 once di platino vale a dire circa 10 per cento della produzione totale.
Prezzo oro: il quadro tecnico
Cosa può succedere a questo punto? L’analisi tecnica consente di avere a disposizione alcuni utili elementi di valutazione. Le quotazioni dell’oro sono entrate in una zona di ipercomprato con un RSI di 75. In quel momento i prezzi erano pari a 1.914,15, vale a dire il livello più in alto da maggio 2021. Da quel momento il gold è tornato a 1.894,92 dollari.
Bisogna inoltre considerare che l’oro è rimasto rimasto al di sopra del livello caldo di 1.800 dollari per quasi tre settimane. A questo punto c’è da attendersi che i prezzi possa restare sopra quota 1.850 in un contesto generale di rafforzamento delle tensioni geopolitiche (il che significherebbe essenzialmente ulteriore aumento della tensione tra Russia-Ucraina.
I trader che operano nel breve termine, dovrebbero tenere in debita considerazione il range compreso tra i 50 giorni a 1.874,33 e il picco a 8 mesi raggiunto oggi a 1.914,15. Non è da escludere che con un’aumento della tensione lungo il confine est dell’Europa, il prezzo dell’oro possa salire anche a 1.920,26 dollari l’oncia. E’ questo il target che i trader rialzisti dovrebbero fissare.
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