Mai come in questa fase la geopolitica condiziona l’andamento del prezzo del petrolio. Dietro il rally delle quotazioni petrolifere (sia WTI che Brent sono da giorni in forte rialzo) c’è l’aggravamento della tensione tra Russia e Ucraina. Il rischio concreto di una invasione di Mosca viene percepito sempre di più dagli investitori con conseguente forte tensione non solo sul greggio ma su tutte le materie prime.
La settimana dei mercati si è aperta con il petrolio WTI scambiato a 94,15 dollari, in rialzo dell’1,1 per cento rispetto alla precedente valutazione, e il greggio Brent in rialzo dell’1,12 per cento a 95,1 dollari al barile. C’è sostanziale convergenza tra gli addetti ai lavori sul fatto che il prezzo del petrolio possa arrivare a 100 dollari al barile nel caso in cui la crisi tra i due paesi dovesse sfociare in uno scontro armato.
Secondo gli esperti di ING, già lo scorso venerdì il prezzo del greggio aveva registrato una forte progressione in avanti in scia agli ammonimenti degli Usa nei confronti della Russia. Il trend è poi proseguito anche successivamente con gli investitori che comprano spaventati dalla possibilità che, già questa settimana, ci possa essere un’invasione russa dell’Ucraina.
Alla luce di questa prospettiva, hanno commentato gli analisti di ING, è abbastanza palese che gli sviluppi relativi alla situazione Russia/Ucraina saranno fondamentali per decidere la direzione dei prezzi del greggio nel breve termine. Non solo ma le novità sulla crisi russo-ucraina saranno anche il driver principale di tutte le materie prime. Infatti, aggiungiamo noi, è proprio in scia alle preoccupazioni per una possibile guerra che il future sull’oro è schizzato fino a $1.854 per oncia, tornando ai livelli di novembre 2021.
E’ quindi evidente che l’aggravamento del quadro geopolitico sta spingendo in alto sia il prezzo del petrolio che quello dell’oro. Nel primo caso i motivi del rally sono facilmente intuibili mentre, per quello che riguarda il gold, è proprio la necessità di rifugiarsi in beni sicuri a determinare la progressione.
Ricordiamo che oggi è possibile investire su entrambe le materie prime operando da una sola piattaforma. Tutto questo è possibile scegliendo un broker affidabile come ad esempio eToro che offre anche un conto demo gratuito da 100 mila euro virtuali per imparare a fare pratica senza correre il rischio di perdere soldi veri.
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Come investire sul prezzo del petrolio adesso
Per investire sul prezzo del petrolio in questa fase geopolitica molto particolare è fondamentale essere sul pezzo e provare ad attenersi ai fatti piuttosto che a quelle che sono le dichiarazioni. I fatti dicono che oggi è in programma l’incontro tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro dell’Ucraina.
Domani invece lo stesso cancelliere tedesco sarà a Mosca per un a questo punto cruciale meeting con il premier russo Putin. In questa crisi, la Germania ha mostra di essere uno dei paesi europei con maggiore potere di persuasione verso i russi. Se è vero che da giorni sulla stampa rimbalzano notizie su quella che potrebbe essere addirittura la data dell’attacco russo all’Ucraina, è altrettanto vero che tutti gli scenari sono possibili.
Non c’è però solo la tensione tra Russia e Ucraina a condizionare il valore del greggio. Il dato sull’inflazione Usa pubblicato la scorsa settimana induce al pessimismo. I prezzi al consumo sono infatti saliti al 7,5 per cento, nettamente sopra al 7,4 per cento atteso dagli analisti ma soprattutto picco massimo da ben 40 anni. Secondo gli analisti è possibile che il nuovo balzo dell’inflazione Usa possa spingere la FED a essere molto aggressiva nelle prossime riunioni.
Tra l’altro la crisi nella supply chain e il rally dei prezzi delle materie prime (a partire da petrolio e gas naturale) hanno causato forti vendite da parte dei traders che si sono rifugiati su asset più sicuri a partire dall’oro e, per quello che riguarda il Forex, dallo Yen giapponese.
Come si può evincere dal report settimanale Commitments of Traders (COT) elaborato dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e contenente tutta una serie di informazioni relative alle posizioni sul Future Petrolio Greggio WTI da parte dei trader, il sentiment prevalente è quello che vede un ulteriore rialzo del valore dell’oil.
A questo punto non è da escludere che non solo il prezzo del petrolio possa salire fino a 100 dollari al barile ma possa anche andare oltre questo muro.
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