Un’altra settimana sta per volgere al termine sui mercati finanziari. Nonostante la borsa di Wall Street sia ancora aperta, è comunque già possibile fare un bilancio che abbastanza chiaro su quello che è avvenuto nel corso dell’ultima di Ottava. 

Da un lato abbiamo le borse europee che hanno chiuso le rispettivi sedute con segni rossi più o meno evidenti. Dall’altro abbiamo invece il petrolio che, grazie all’assist fornito dall’AIE, ha messo a segno un discreto apprezzamento. In mezzo c’è il Bitcoin che dopo essersi lasciato alle spalle una lunga fase negativa, sta continuano a mostrare quella che Craig Erlam, analista di mercato senior, Regno Unito e EMEA, OANDA, ha definito “resilienza”. 

Ma vediamo nel dettaglio quale è la consegna dei mercati per il fine settimana. 

Iniziamo dalle borse che oggi sono apparse molto condizionate dalle prossime decisioni di politica monetaria delle banche centrali. A tenere banco sono le mosse della FED. Da giorno, oramai, gli investitori si interrogano su quanti saranno i rialzi dei tassi FED nel corso del 2022. BofA e Goldman Sachs hanno paventato la possibilità che nel corso dell’anno corrente ci possano essere anche 7 rialzi dei tassi.

Sullo sfondo ci sono le recenti dichiarazioni del membro votante Bullard il quale ha affermato che non è da escludere, vista la grave emergenza rappresentata dall’inflazione, che ci possano essere delle riunioni non programmate del Fomc. Inutile dire che questa è una prospettiva che non piace al mercato. 

Dal nostro punto di vista siamo sempre più convinti che le decisioni di politica monetaria della FED saranno il grande driver da considerare per fare trading sui mercati azionari. A tal riguardo ricordiamo che scegliendo un broker autorizzato come eToro per operare, è possibile ricevere subito la demo gratuita per fare pratica. 

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Se le borse non se la passano bene, il petrolio è invece tornato a salire come dimostra il grafico relativo all’andamento del prezzo del greggio

I prezzi dell’oil sono tornati ad alzarsi dopo che he l’AIE ha deciso di incrementare le previsioni per la domanda 2022 confermando che  l’OPEC+ non è riuscita a centrare i suoi obiettivi di produzione a gennaio.

All’apprezzamento del petrolio corrisponde una discesa dell’oro. Come messo in evidenza dall’analista di Oanda a pesare è stato il balzo dei rendimenti avvenuto ieri in scia ai dati sull’inflazione. A causa di questi parametri, l’oro ha chiuso in ribasso non riuscendo così a centrare l’ottavo giorno di guadagni su nove. In generale il metallo giallo continua ad essere considerato un favorito anche se le aspettative di rialzo dei tassi sono salite.

E’ molto probabile che l’oro stia beneficiando della sua funzione di copertura contro l’andamento dell’inflazione. In questo contesto Oanda non prevede un crollo dei valori del gold ma un trend caratterizzato da guadagni più contenuti. Una situazione, aggiungiamo noi, che può essere sfruttata per fare trading attraverso i CFD. Fondamentale è utilizzare broker come ad esempio il citato eToro che permettono di fare pratica con la demo prima di passare a soldi veri. L’account dimostrativo eToro può essere attivato seguendo il link in basso. 

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La settimana del Bitcoin

E il Bitcoin? La fase di più acuta paura per la criptovaluta più importante sembra essere superata. Bitcoin si è riportato sopra i 40 mila dollari e questa è una buona notizia. 

Come messo in evidenza da Oanda, il BTC ha mostrato di avere una certa resilienza in un contesto caratterizzato da mercati volatili. I prezzi del Bitcoin, infatti, continuano a fermarsi attorno alla resistenza di 45.500 dollari.

L’eredità consegnata dalla settimana oggi conclusa è così riassumibile: rispetto alle Ottave precedenti, il legame tra la criptovaluta e le borse (soprattutto l’indice Nasdaq) sembra essersi indebolito. Mentre, infatti, l’azionariato resta sotto pressione, Bitcoin prova a muoversi di luce propria.

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