Torniamo a parlare di indice della volatilità. L’argomento non è nuovo ai lettori del nostro sito anche perchè ci eravamo accupati del tema già in una guida opposita sul funzionamento dell’indice VIX. A differenza di allora, però, in questo circostanza attualizzermo l’argomento calandolo nel trend in corso a Wall Street in questa prima parte dell’anno.
Come certamente sopranno gli investitori che operano sui listini Usa, la borsa americana, dopo il sfarzi del 2021, non sta attraversando una fase positiva. Gli indici americani sono infatti in ribasso a causa dei timori per l’oramai prossimo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
In questo contesto capita sempre più spesso che sia proprio l’indice della volatilità a condizionare le scelte operative di investimento. In poche parole, i trader tendono a fare trading online lasciandosi trasportare dall’indice VIX. Questo approccio è giusto o sbagliato?
Poichè l’argomento è molto delicato, raccomandiamo ai nostri lettori di tenere un approccio prudente all’azionariato Usa perlomeno in questa fase. Il broker eToro può rivelarsi molto utile perchè mette a disposizione dei trader la possibilità di utilizzare un conto demo gratuito per fare pratica senza rischi. Per attivare l’account dimostrativo eToro non è necessario lasciare il sito ma è sufficiente seguire il link in basso.
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Indice VIX: cosa sta succedendo
Sembra passata una vita eppure, appena due anni fa, Wall Street volava molto in alto. Erano le settimane precedenti allo scoppio dell’emergenza covid19. Di lì a poco il mondo sarebbe cambiato mentre le borse avrebbero affrontato una delle fasi più delicate della loro storia recente. Il crollo dei mercati azionario globali che caratterizzò la primavera del 2020 fu struttato da molti investitori per comprare a prezzi stracciati asset che non si sarebbero mai potuti permettere in condizioni di normalità.
L’andamento dell’indice VIX sulla volatilità (grafico in basso) testimonia molto bene quanto avvenne tra febbraio e marzo 2020. A febbraio, il VIX oscillava in area 15 punti base mentre alla fine di marzo/inizio di aprire aveva sfondato quota 66 punti. La danza non era che all’inizio poichè, nei mesi successivi, l’indice della volatilità registrò una regressione tornando in quella che gli analisti chiamano area della sicurezza.
Perchè questo riferimento storico? Per un motivo semplice: la situazione in atto oggi, fatte le dovute proporzioni e tenendo conto non tanto della velocità quanto dell’ampiezza del movimento, ricorda molto da vicino quella del 2020.
Come si può vedere dal grafico in alto, a metà gennaio l’indice VIX era attestato sotto i 20 punti. Nel giro di pochi giorni c’è stato il rally punti. La situazione desta preoccupazione soprattutto per una ragione tecnica: la soglia di guardia è collocata a quota 30 punti. Insomma l’indice VIX oggi, a causa delle fortissime oscillazioni di prezzo registrata dai listini di Wall Street, è sopra il livello di allarme.
Come fare trading onlin e con l’indice VIX
Entriamo adesso nel vivo di questo post: quali sono le strategie da seguire per fare trading online in questa fase così delicata?
Non si può dire che, graficamente, si sia nei pressi di una V ad ingresso. Ciò significa che non bisognerebbe compiere l’errore di ritenere che la fase di ribasso sia pronta ad arrestarsi con conseguente evoluzione positiva. E’ invece molto probabile che, almeno fino a marzo se non addirittura maggio, ci possano essere forti oscillazioni della direzione con momenti di ribasso seguiti da rimbalzi più o meno ampi. Fondamentale diventa la gestione dell’indice VIX. Sarebbero da evitare tutti gli approcci che si basano su strategie di anticipazione del mercato. Fare short trading è una normale procedura di investimento per molti grandi investitori ma questi ultimi sanno come sfruttare i cali con le vendite allo scoperto.
I grandi trader, infatti, non aspettano che gli indici crollino per andare short ma lo fanno sistematicamente anche quando l’indice VIX si muove in un range molto tranquillo (tra i 10 e i 15 punti). Per riuscire ad utilizzare le posizioni corte con la disolvultura dei grandi investitori istituzionali, è fondamentale maturare una certa pratica. Anche i trader alle prime armi possono ambire a questo traguardo utilizzando il conto demo gratuito che broker affidabili come ad esempio il citato eToro, mettono a disposizione. In più scegliendo eToro è possibile iniziare a fare short trading con soldi veri a partire da un deposito minimo iniziale di soli 50 euro (tra i bassi del settore).
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Quando si verifica una correzione sui mercati, i trader con esperienza iniziano a smontare le posizioni corte create in precedenza per progettere il proprio investimento. Smobilitando, gli esperti portano a casa un certo profitto. Per farla breve chi la sa lunga tende a vendere a 20 o a 30 l’opzione put comprata in precedenza a 10. Grazie a questa mossa questi investitori riescono a compensare la perdita causata dal ribasso in atto sui mercati.
L’aspetto più interessante di tutto questo è che l’indice VIX non è quotato direttamente (come ad esempio l’S&P 500) ma può essere oggetto di trading online attraverso i CFD. Quando l’indice di volatilità registra un rialzo, ecco che sale il valore delle posizioni al ribasso con conseguente aumento dei profitti per quelli investitori che procedono con la chiusura degli short prendendo profitto (realizz). In questa situazione a restare bruciato è quell’investitore che, provando a salire sul treno della correzione, non ha fatto neppure in tempo a rendersi conto che i prezzi erano già rimbalzati.
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